Nel suo tweet, Navalny ha detto: «Putin non è riuscito ad assassinarmi e ora prova a mettermi in carcere»
Il dissidente russo, Aleksej Navalny, ha pubblicato un tweet in cui accusa l’autorità penitenziaria russa di avere chiesto il suo arresto in contumacia. L’attivista è uno dei principali oppositori del presidente russo, Vladimir Putin, ed è stato accusato dalle autorità russe di essersi appropriato per usi personali dei fondi del suo partito. Navalny ha finora respinto le accuse di Mosca dicendo di considerare le azioni legali contro di lui causate da una precisa volontà politica. Nel suo tweet, Navalny ha detto: «Putin non è riuscito ad assassinarmi e ora prova a mettermi in carcere».
Le polemiche sull’avvelenamento
Navalny è sotto l’attenzione mediatica internazionale dal 20 agosto del 2020 quando ha avuto un malore mentre si trovava su un volo in Russia diretto a Omsk. Fin da subito la famiglia ha sospettato che l’attivista fosse stato avvelenato dalle forze governative e ha chiesto il suo trasferimento in Germania dove è stato ricoverato in coma per oltre un mese. Le autorità tedesche hanno detto di avere le prove dell’avvelenamento di Navalny causato dall’agente nervino Novichok, una sostanza già usata in passato dalle forze speciali per uccidere altri soggetti sgraditi al regime.
Le sanzioni e la telefonata
La Russia ha finora negato ogni coinvolgimento. Ma l’Unione europea e il Regno Unito hanno approvato negli scorsi mesi diverse sanzioni contro i funzionari che sarebbero stati coinvolti nel caso. Le misure hanno causato contro sanzioni da parte del governo russo che ha detto che ribatterà colpo su colpo a ogni azione ostile attuata dagli stati europei. A dicembre il presidente russo, Vladimir Putin, è nuovamente intervenuto sul caso per dire che, se dietro il malore di Navalny ci fossero stati i servizi segreti russi, quest’ultimi «avrebbero portato a termine il compito». Sempre a dicembre Navany aveva poi pubblicato una registrazione in cui, fingendosi un funzionario, era riuscito a ottenere la confessione del suo tentato avvelenamento da parte di un agente dell’Fsb, i servizi segreti russi. Nel frattempo, il 24 dicembre le autorità russe hanno arrestato una stretta collaboratrice dell’attivista, Lyubov Sobol.
© Riproduzione riservata