- Prima di arrivare a Peng Shuai, una nota introduttiva. Lo sport professionistico ha iniziato la sua transumanza verso est non appena il mondo occidentale non è più stato in grado di garantire le crescenti parcelle richieste dai vertici di una moltitudine di discipline.
- Il Gran Premio del Bahrein si corre là, da quasi vent’anni, presumibilmente non per ragioni turistiche; pazienza se, a Manama, chi protesta per lo stato di polizia imposto dalla famiglia reale Al Khalifa finisce all’ergastolo.
- Nel weekend appena passato, hanno chiesto a Lewis Hamilton se si sentisse a suo agio a correre a Jeddah, Arabia Saudita, dove si discrimina, reprime e censura in allegria, tanto che Reporter senza frontiere classifica l’emirato in zona retrocessione per le libertà di espressione.
Ecco perché lo sport non può permettersi di boicottare la Cina


06 dicembre 2021 • 21:09Aggiornato, 09 dicembre 2021 • 18:51