Ci sono state almeno tre scosse molto violente. Sono segnalati edifici crollati e migliaia di persone senza energia elettrica nella prefettura di Ishikawa, epicentro del sisma
Inizia la conta dei danni per il terremoto che ha colpito il Giappone, con epicentro nella prefettura di Ishikawa. Sono decine gli edifici crollati o danneggiati, mentre almeno 33mila cittadini della località interessate sono rimaste senza elettricità. Alcune persone sono segnalate sotto le macerie, nella città di Noto, facendo prendere forma al bilancio di danni e feriti.
La città di Wajima sembra essere la più colpita: decine di case sono crollate. Le autorità per il nucleare hanno escluso, fin dal primo momento, rischi come quelli di 12 anni fa a Fukushima. E soprattutto a poche ore dalle scosse, è stata annunciata la fine dell’allerta tsunami: il pericolo è stato «ampiamente scongiurato».
Il governo ha inviato mille soldati nelle zone dell’epicentro per aiutare la popolazione a far fronte alla primissima emergenza.
Il terremoto in Giappone
L'Istituto geofisico statunitense (Usgs) ha riferito di un terremoto molto forte, di magnitudo 7,5, che ha colpito la costa centro-occidentale del Giappone. Il forte sisma era stato preceduto da una scossa di magnitudo 5,5, sempre nella stessa zona. Ancora una successiva scossa, stimata intorno a 6,5 di magnitudo, è stata avverita poco dopo. I terremoti sono stati registrati nella prefettura di Ishikawa, ad una profondità di 10 chilometri.
Da qui è stata diramata l’allerta Tsunami: «Tutti i residenti devono evacuare immediatamente su terreni più elevati», ha dichiarato l'emittente nazionale Nhk. Si tratta della prima vera allerta tsunami dal 2011, quando fu danneggiata anche la centrale nucleare di Fukushima.
La serie di terremoti sono stati sentiti anche a Tokyo, capitale del paese – a circa 500 chilometri di distanza – e in tutta la regione di Kanto. Allerte tsunami sono state emesse anche nelle prefetture di Niigata, Toyama, Yamagata, Fukui, Hyogo nonché lungo la costa del mar del Giappone.
Secondo le prime informazioni, lo tsunami potrebbe colpire le zone fino a 300 chilometri dall'epicentro. Sono state segnalate già prime onde, alte circa 1,20 metri, sulla città di Wajima.
Tsunami, allarme anche in Russia
I terremoti avvenuti in Giappone hanno fatto scattare l’allerta anche in Russa. Il ministero per le Emergenze di Mosca ha riferito che le aree della costa occidentale dell'isola di Sakhalin, vicino al Giappone, erano a rischio tsunami. Quindi è stata disposta l’evacuazione della popolazione locale.
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