Secondo fonti anonime del governo indiano il ministro degli Esteri cinese Wang Lì incontrerà il suo omologo a New Delhi il prossimo 25 marzo. Una visita di alto rango che non accadeva da oltre due anni, da quando tra i due paesi ci sono state delle tensioni militari lungo il confine conteso
La guerra muta le relazioni diplomatiche tra i paesi. Nascono nuovi equilibri geopolitici in diverse regioni del mondo come sta accadendo in medioriente, alcuni rapporti si intensificano oppure giungono a un punto di rottura cambiando le strategie di politica internazionali degli stati.
Non è ancora chiara la posizione della Cina e gli alleati Nato hanno chiesto a Pechino di «assumersi le responsabilità» e condannare apertamente l’invasione russa in Ucraina.
Xi Jinping e il suo ministro degli Esteri Wang Li stanno cercando di capire che posizione assumere. In questo senso il viaggio, non ancora confermato da fonti ufficiali, del ministro degli Esteri cinesi in India è rilevante.
Si tratta della prima visita tra alti funzionari dei due paesi da quando nel giugno del 2020 venti soldati indiani e quattro militari cinesi sono stati uccisi durante uno scontro ad alta quota in una delle aree contese tra i due paesi nell’Himalaya occidentale.
Un evento che ha provocato tensioni e crisi diplomatiche tra i due stati. Negli ultimi due anni i comandanti militari dei due paesi si sono incontrati ben 15 volte con pochi progressi se non quello di aver accettato di ritirare le truppe da tre punti lungo il confine conteso himalayano.
Tuttavia, numerosi soldati sono ancora schierati in diverse postazioni militari situate in altre zone dell’area.
Le distensioni
Wang Lì è in tour in Asia e dopo essere stato in Pakistan è atteso in Nepal e in India, secondo quanto riportato da diversi organi di stampa che citano fonti anonime del governo di New Delhi. Non è chiaro ancora cosa voglia discutere con il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar e il capo della sicurezza nazionale. Senz’altro la guerra in Ucraina sarà uno dei dossier sul tavolo.
Sia la Cina sia l’India si sono astenute in sede Onu durante il voto della risoluzione di condanna dell’invasione russa iniziata lo scorso 24 febbraio, nonostante abbiano chiesto più volte di giungere a una soluzione diplomatica.
Durante un briefing annuale con la stampa a Pechino che si è tenuto questo mese, Wang ha detto che le due più grandi nazioni dell'Asia dovrebbero aiutarsi a vicenda a raggiungere gli obiettivi, invece di «prosciugare le loro energie». Una frecciatina al premier indiano Narendra Modi.
Nei giorni scorsi il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che la posizione dell’India sulla guerra in Ucraina è stata «un po’ traballante» rispetto ad altre nazioni del Quad (Quadrilateral Security Dialogue) di cui fanno parte oltre a Stati Uniti e India anche Giappone e Australia.
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