Il portavoce del Cremlino dice che dopo l’incontro di ieri «non si vede nessuna svolta». Nel pomeriggio, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato al telefono con Putin per circa un’ora
Siamo nel pieno della quinta settimana di guerra in Ucraina. Domani segue la giornata con un liveblog costantemente aggiornato.
Cosa c’è da sapere:
- Dopo i positivi negoziati di ieri, accolti con ottimismo da diplomatici e osservatori, la Russia raffredda gli entusiasmi e il portavoce di Putin dice che non c’è stata alcuna «svolta» e che la strada per un accordo è ancora lunga.
- Nel frattempo, Mario Draghi ha parlato con Putin per circa un’ora.
- I giornalisti della Bbc e della Cnn hanno riferito di aver sentito pesanti bombardamenti vicino alla capitale, anche se non sono stati in grado di specificare se siano causati dai russi o dagli ucraini.
- Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è arrivato a Tunxi, nella Cina orientale, dove ha incontrato il suo omologo cinese Wang Lì.
- Forti esplosioni si sono verificate in territorio russo a Belgorod, situato molto vicino al confine. Non sono ancora chiare le dinamiche dell’accaduto, ma dovrebbe essere esploso un deposito di munizioni.
- Secondo le Nazioni unite l’ultimo bilancio delle vittime civili è salito a 1.179 unità, mentre sono 1.860 i feriti.
- Ieri il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto un colloquio telefonico con Vladimir Putin per discutere dell’evacuazione dei civili a Mariupol. Secondo fonti locali circa 160mila persone sono ancora intrappolate in città.
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19.34 – Meno 10,2 per cento per la luce e meno 10 per cento per il gas. L’Autorità per l’energia ha approvato la prima riduzione delle bollette in Italia dopo 18 mesi.
18.58 – Il presidente dell’Ossezia del Sud, regione contesa tra Georgia e Russia ha annunciato che presto prenderà iniziative per entrare a far parte della Federazione russa.
18.28 – Comunicato di palazzo Chigi sulla telefonata Draghi-Putin:
«Al centro del colloquio l’andamento del negoziato tra la Russia e l’Ucraina e i suoi ultimi sviluppi. Il Presidente Draghi ha sottolineato l’importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale. Il Presidente Draghi ha ribadito la disponibilità del governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia. Il Presidente Putin ha descritto il sistema dei pagamenti del gas russo in rubli. I due leader hanno concordato sull’opportunità di mantenersi in contatto».
18.18 – Parecchia confusione da parte russa. Mentre questa mattina il portavoce di Putin aveva detto che le trattative con l’Ucraina non avevano portato passi in avanti, pochi minuti fa il ministro degli esteri Lavrov ha parlato invece di progressi e di come le questione di Donbass e Crimea «siano ormai risolte». Gli ucraini hanno subito risposto dicendo che non cederanno mai pezzi del territorio nazionale.
18.00 – Dopo la telefonata tra Draghi e Putin di oggi pomeriggio e quella tra Draghi e Zelensky ieri, oggi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato con la sua controparte ucraina, Dmytro Kuleba.
17.45 – Secondo l’ultimo bollettino delle Nazioni Unite i civili morti in Ucraina dall’inizio del conflitto sono almeno 1.189, tra cui 98 bambini. L’Onu precisa che si tratta di cifre confermate e che il bilancio reale potrebbe essere molto più alto.
17.07 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato al telefono con il presidente russo Vladimir Putin per circa un’ora. Il colloquio è terminato da poco, fanno sapere fonti di palazzo Chigi.
16.50 – Secondo un funzionario americano con cui ha parlato l’agenzia di stampa Reuters, Putin non riceverebbe informazioni corrette sull’andamento del conflitto. I suoi consigli non gli avrebbero rilevato le reali difficoltà delle truppe russe sul campo, né la portata delle sanzioni che hanno colpito la Russia. Secondo diversi analisti, il fatto che Putin non abbia chiaro come i suoi obiettivi politici sono diventati ormai irraggiungibili con un’azione militare è uno dei principali ostacoli alla pace.
16.15 – Diversi giornalisti riferiscono che dal centro di Kiev si può sentire il costante rumore di artiglieria in lontanza, mentre pochi minuti fa in città sono suonate le sirene dell’allarme aereo. Ieri la Russia aveva promesso di ridurre «drasticamente» l’attività militare sulla capitale ucraina.
15.50 – Il sindaco di Cherhihiv nel nord dell’Ucraina dice che la sua città e sotto «un attacco colossale» che fino ad ora ha causato almeno 25 feriti. Ieri la Russia aveva promesso di «ridurre drasticamente» l’attività militare a Kiev e Cherhihiv.
15.35 – Zelensky ha parlato oggi al Parlamento norvegese. Ha chiesto al fornitura di armi anti nave e anti missile, in grado di proteggere le città ucraine dagli attacchi. Ha poi chiesto il blocco dei porti alle navi russe e detto che il governo della Norvegia, che estrae molto gas e petrolio, potrebbe aiutare l’Unione Europea a sfuggire alla sua dipendenza dal gas russo.
15.00 – Per il Cremlino «Non ci sono segnali di svolta nei negoziati». Il commento è arrivato dopo una giornata in cui numerosi segnali da parte dei diplomatici russi e dal campo hanno indicato che non c’è molto da essere ottimisti per i negoziati di ieri.
14.33 – Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha escluso ogni discussione che possa mettere in dubbio l’annessione russa della Crimea. «La Crimea fa parte della Federazione russa. E secondo la nostra costituzione, non possiamo discutere con nessuno del futuro del territorio della Federazione Russa, del futuro delle regioni russe. È escluso. Ed è ciò che dice la nostra costituzione», ha detto Peskov.
Il portavoce del Cremlino ha anche detto che per arrivare alla fine dei negoziati ci vuole ancora tempo, stroncando l’ottimismo della giornata di ieri.
14.04 – L’Alto rappresentate dell’Ue, Josep Borrel, ha detto che è stato bombardato dai russi «l’ufficio sul campo della missione consultiva dell’Ue in Ucraina». Ci sono stati gravi danni ma «nessun membro della missione o collaboratore è rimasto ferito». A Mariupol è stato colpito anche l’ufficio della Croce Rossa.
13.36 – «Ieri abbiamo ricevuto la notizia che le forze russe si sarebbero allontanate da Kiev, ma questo non è vero. Tutta la notte abbiamo sentito le sirene e ci sono state enormi esplosioni a Est di Kiev mentre sono continuati i combattimenti nella parte settentrionale e la gente continua a morire». A dirlo è il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko.
12.16 – La vicepremier ucraina ha chiesto alle Nazioni unite una missione speciale per eliminare i rischi alla centrale nucleare di Chernobyl. «Chiediamo che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu adotti misure immediate per smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl e invii una missione speciale per eliminare i rischi», ha detto la vicepremier.
11.54 – Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha detto che nelle prossime ore il premier Draghi sentirà Vladimir Putin.
11.53 – Continua ad aumentare il numero di profughi ucraini che arrivano in Italia. Secondo i dati del Viminale sono 76.847, di cui 39.617 donne, 7.435 uomini e 29.795 minori. Le principali città di destinazione sono sempre le stesse: Milano, Roma, Napoli e Bologna.
11.45 – Gli attacchi dei russi a Kiev e a Kharkiv
Nella regione di Kiev la scorsa notte le truppe russe hanno effettuato più di 30 bombardamenti contro complessi residenziali e infrastrutture sociali. A riferilo su Telegram è l’amministrazione militare regionale di Kiev. Non è chiaro, quindi, se l’esercito russo abbia effettivamente deciso di abbandonare i combattimenti intorno alla capitale come affermato ieri.
A Kharkiv, invece, sono stati verificati circa 180 attacchi con i lanciarazzi.
11.02 – Le dichiarazioni del ministro degli Esteri cinese Wang Yi dopo l’incontro con Lavrov
«Dall’inizio dell’anno, le relazioni fra Russia e Cina hanno resistito a nuovi test, con i cambiamenti della situazione internazionale, hanno mantenuto la giusta direzione e dimostrato uno sviluppo solido», ha detto Wang Yi.
«Il desiderio delle due parti di sviluppare le relazioni bilaterali si è fatto ancora più deciso, così come la fiducia per promuovere cooperazione in diverse direzioni a cui la Cina attribuisce grande importanza», ha aggiunto il ministro cinese affermando che c’è la volontà di facilitare i negoziati tra Mosca e Kiev.
10.41 – Hanno superato i 4 milioni i profughi ucraini che hanno lasciato il paese dall’inizio dell’invasione russa. A riferirlo è l’Unhcr.
10:30 – Secondo quanto riporta il Guardian l’esercito russo sta bombardando pesantemente le città del fronte a Donetsk.
09.27 – Il ministro Sergej Lavrov è intervenuto in Cina dove ha incontrato il suo omologo Wang Lì. «Stiamo attraversando una fase molto seria nella storia delle relazioni internazionali – ha detto Lavrov – Sono convinto che a seguito di questa fase la situazione internazionale diventerà notevolmente più chiara e ci muoveremo – insieme a voi, insieme ad altre persone nostri simili – verso un ordine mondiale multipolare, giusto e democratico».
09.06 – Vadim Denisenko, consigliere della Difesa ucraino, ha detto che nella notte ci sono stati pesanti bombardamenti russi nel Donbass e a Chernihiv. «Petanto, per il momento, non è possibile dire che i russi stanno riducendo l'intensità delle ostilità nelle direzioni di Kiev e Chernikiv».
09.03 – In Moldavia, terra di transito per migliaia di profughi, c'è uno dei centri del sistema di accoglienza della fondazione Regina Pacis, presieduta dal sacerdote don Cesare Lodeserto, condannato in via definitiva a 5 anni e quattro mesi di carcere. Luigi Di Maio ha elogiato l'opera del sacerdote e preannunciato un progetto da milioni di euro.
09.00 – Un portavoce militare russo ha detto alla Tass che dall’inizio della guerra, 24 febbraio, in Russia sono arrivati più di 492mila persone dall’Ucraina.
08.56 – Lo stato maggiore della Difesa ucraina ha detto di essere scettico riguardo la ritirata dell’esercito russo da Kiev. Sulla questione si è espresso anche il presidente Volodymyr Zelensky che in un nuovo video ha detto: «Gli ucraini non sono persone ingenue. Gli ucraini hanno già imparato durante questi 34 giorni di invasione e negli ultimi otto anni di guerra nel Donbas che ci si può fidare solo di un risultato concreto», ovvero se «i fatti cambiano sulla nostra terra».
08.46 – I numeri aggiornati dei profughi ucraini arrivati in Italia:
08.40 – Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov è arrivato a Tunxi, in Cina dove incontrerà nella giornata di oggi il suo omologo cinese Wang Lì oltre che diversi ministri degli Esteri dell’area asiatica. Si tratta della prima visita di Lavrov in Cina dall’inizio del conflitto.
08.32 – Secondo il ministero della Difesa britannico le truppe russe stanziate nel nord del paese e vicino la capitale Kiev stanno facendo dietrofront verso la Bielorussia per riorganizzarsi e rifornirsi. «Le forze russe hanno subito perdite pesanti e sono state costrette a tornate in Bielorussia e in Russia per riorganizzarsi e rifornirsi», si legge in una nota del ministero. «La Russia continuerà a compensare la propria capacità di manovra sul campo con massicci raid di artiglieria e missilistici», continua il testo. «La dichiarazione della Russia di voler concentrare la sua offensiva a Donetsk e a Luhansk suona come una ammissione tattica».
08.15 – Donald Trump ha chiesto a Vladimir Putin di rendere pubblica qualsiasi informazione dannosa a sua conoscenza sulla famiglia Biden, in particolare su Hunter Biden, il figlio del presidente. "Direi che, se Putin sapesse la risposta, dovrebbe renderla nota e noi dovremmo conoscerla", ha detto in una nuova intervista pubblicata da JustTheNews.
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