Siamo al 70esimo giorno di guerra in Ucraina. Il conflitto non accenna a diminuire mentre la diplomazia è in stallo e non trova soluzioni. Segui la diretta per tutti gli ultimi aggiornamenti.

Cosa c’è da sapere:

  • Vladimir Putin continua a provocare l’Occidente. Le forze russe, infatti, si sono esercitate nell'enclave occidentale di Kaliningrad vicino alla Polonia con degli attacchi simulati con missili capaci di trasportare testate nucleari.
  • La tregua per l’evacuazione di Mariupol ha portato agli effetti sperati. Secondo la Croce rossa internazionale sono 344 tra donne, bambini e anziani che si trovano ora nella città di Zaporizhzhia partiti dall’Azovstal, l’acciaieria assediata dall’esercito russo.
  • Mosca ha annunciato nella serata di ieri un cessate il fuoco di tre giorni per consentire l'evacuazione completa dei civili.
  • Secondo i nuovi dati delle Nazioni unite il bilancio delle vittime civili nel conflitto è salito a 3.238. Negli ultimi giorni il conteggio sta aumentando drasticamente, rispetto alla scorsa settimana.
  • In tutto il paese hanno risuonato le sirene antiaeree. Nelle scorse ore le forze ucraine hanno respinto 11 attacchi russi nel Donetsk e nel Lugansk e hanno liberato alcuni insediamenti ai confini delle regioni di Mykolaiv e Kherson.

18.47 – In serata l’ufficio del premier israeliano Naftali Bennett ha reso noto di aver ricevuto le scuse del presidente russo Vladimir Putin per le parole del ministro degli Esteri Sergeij Lavrov a proposito delle possibili origini ebraiche di Adolf Hitler. «Il primo ministro ha accettato le scuse del presidente Putin per le osservazioni di Lavrov e lo ha ringraziato per aver chiarito il suo atteggiamento nei confronti del popolo ebraico e della memoria dell'Olocausto» si legge nella nota.


16.40 – I fondi occidentali come inizio di un piano Marshall

Secono il presidente del Consiglio europeo Charles Michel «questo Fondo di solidarietà (formato dalle donazioni dei paesi occidentali riuniti oggi a Varsavia, ndr) possa essere, e debba essere, il punto di partenza di un “Piano Marshall” europeo per questo secolo. Un motore di solidarietà per il rinnovamento e la ricostruzione dell'Ucraina per la prosperità dell'Europa e per l'Alleanza transatlantica». Una dichiarazione che va incontro alle richieste del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva richiesto ulteriore assistenza occidentale per finanziare lo sforzo bellico e, successivamente, la ricostruzione.

«L'Ucraina ha bisogno di finanziamenti significativi per mantenere lo Stato in funzione. Circa 5 miliardi di euro al mese, secondo il Fmi. Abbiamo mobilitato e erogato assistenza macrofinanziaria insieme ai nostri amici e partner» ha detto ancora Michel.


15.43 – L’occidente si mostra compatto al lato di Kiev

L'Ucraina dall'inizio della guerra ha ricevuto piu' di 12 miliardi di dollari di aiuti in armi e finanziamenti. Siamo molto grati per questo sostegno cruciale. Stiamo attraversando la fase piu' difficile della nostra storia, quando il destino del nostro Stato si decide. Ma crediamo fermamente nella vittoria dell'Ucraina e in un futuro luminoso". Lo ha detto il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, alla Conferenza di alto livello dei donatori per l'Ucraina. Mentre continuano ad arrivare dichiarazioni d’intenti per nuovi stanziamenti, come i 2 miliardi in arrivo dalla Francia, anche il ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini, in audizione davanti alle commissioni Difesa di Camera e Senato, ha detto che «L'Italia, insieme ai paesi alleati e partner ha deciso di non voltarsi dall'altra parte e di porsi al fianco del popolo ucraino e della sua legittima difesa per preservare la propria libertà». Continua a mancare, però, l’intesa per un embargo sul petrolio russo. Dall’Italia, annuncia il presidente del Consiglio Mario Draghi, in arrivo 800 milioni per sostenere i profughi.

Intanto, secondo il reggimento Azov ha comunicato sul proprio canale Telegram che i russi avrebbero violato la tregua per l’evacuazione di Azovstal. «Ancora una volta i russi hanno violato la promessa di una tregua e non hanno consentito l'evacuazione dei civili, che continuano a nascondersi nei sotterranei dell'impianto». Così il vice comandante del reggimento Azov, il capitano Sviatoslav Palamar, su Telegram, citato da Ukrainska Pravda.


14.54 – Dalla conferenza dei donatori 6 miliardi di euro per l’Ucraina

«In questa conferenza siamo stati in grado di raccogliere più di 6 miliardi di euro e questo denaro sarà distribuito per sostenere l'Ucraina e tutti coloro che sostengono l'Ucraina, perché sappiamo quanto sia doloroso e costoso per la nazione Ucraina». Lo ha annunciato il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, nella conferenza stampa della conferenza dei donatori a Varsavia. «Quando la Russia porta distruzione, i paesi del mondo libero devono portare aiuti e penso che questa conferenza qui a Varsavia abbia mostrato un'enorme solidarietà tra tutti noi per fornire un futuro all'Ucraina».

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica tedesco Frank-Walter Steinmeier. Steinmeier, il cui invito a Kiev prima di Pasqua era stato annullato, ha assicurato a Zelensky il pieno sostegno della Germania nel conflitto contro la Russia. Per gli analisti la telefonata e' un chiaro segno della volontà di entrambe le parti di superare le recenti tensioni.


14.22 – Gli europei sono soddisfatti della risposta di Bruxelles

Secondo quanto emerge da un sondaggio eurobarometro effettuato in tutti gli stati membri mostra che c’è un ampio sostegno tra i cittadini dell'Ue per la risposta europea all'invasione russa dell'Ucraina. Gli intervistati sono ampiamente favorevoli al sostegno incrollabile dell'Ue all'Ucraina e al suo popolo. In particolare, il 93 per cento approva di fornire sostegno umanitario alle persone colpite dalla guerra e l'88 per cento approva di accogliere nell'Ue le persone in fuga dalla guerra. Inoltre, l'80 per cento approva il sostegno finanziario fornito all'Ucraina, il 66 per cento concorda sul fatto che "l'Ucraina dovrebbe entrare nell'Ue quando sarà pronta", il 71 per cento ritiene che l'Ucraina faccia parte della famiglia europea e l'89 per cento prova simpatia nei confronti degli ucraini. La maggioranza degli europei pensa che da quando è iniziata la guerra, l'Ue ha mostrato solidarietà (79 per cento) ed è stata unita (63 per cento) e veloce (58 per cento) nella sua reazione.


12.22 – Per l’Ue l’obiettivo è la vittoria dell’Ucraina

Dopo l’incontro di Roberta Metsola con Maria Elisabetta Casellati e Roberto Fico oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del parlamento europeo ha spiegato che «è nostro dovere aiutare i cittadini a vincere e confermare che siamo accanto a loro: con gli aiuti di cui hanno bisogno, con la speranza di entrare nell'Ue, e con programmi di ricerca e ricostruzione che siamo la affianco a loro».

Con Fico, invece, Metsola ha parlato dell’allargamento dell’Unione europea. «È molto importante che in questo momento l'Ue sia sempre più unita politicamente per attuare una politica estera sempre più comune" ha detto Fico al termine. «A breve verrà varato un nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti della Federazione russa e spero che tutti i paesi dell'Ue possano essere d'accordo». 

Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lancio una campagna mondiale per la raccolta di fondi per aiutare l'Ucraina.


11.44 – Continua la battaglia dell’est

Lo stato maggiore dell'esercito ucraino ha fatto sapere che le forze armate hanno fatto alcuni progressi ai confini delle regioni meridionali di Kherson e Mykolaiv, respingendo vari attacchi russi. In un aggiornamento mattutino, ha riferito, i russi «hanno perso il controllo di numerosi insediamenti al confine» di quelle regioni. Gli attacchi respinti sarebbero 11.


10.39 – I combattimenti nell’Azovstal

«A partire da ora se c’è un inferno nel mondo è ad Azovstal. Gli ultimi 11 chilometri quadrati di libertà a Mariupol sono stati trasformati in un inferno», ha detto uno dei consiglieri del sindaco della città Petro Andriushchenko alla Cnn. Le autorità locali riportano attacchi russi contro l’acciaieria che sono durati tutta la notte. «Assalto senza sosta, anche di notte con la regolazione del fuoco dei droni. In alcune zone, le ostilità sono già oltre la recinzione dello stabilimento». Da domenica sono stati evacuati 344 civili dall’Azovstal grazie ai corridoi umanitari coordinati dalle Nazioni unite, ma i militari ucraini sono ancora dentro l’impianto industriale. Si stima che ci siano anche 500 feriti.


10.04 – Lo stato della diplomazia

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato che è giusto avere colloqui telefonici con Vladimir Putin, ma «non dobbiamo farci illusioni». Scholz ha anche sottolineato che la pace sarà possibile solo quando ci sarà un accordo che anche Kiev ha intenzione di accettare. «Una pace imposta con i diktat non funzionerà», ha detto il cancelliere Scholz, il quale lunedì prossimo incontrerà il presidente francese Emmanuel Macron. Sarà la prima visita del capo dell’Eliseo da quando è stato rieletto e si focalizzerà sulla difesa e sulla politica energetica.


09.50 – Gli attacchi in territorio russo

Come accaduto nelle scorse settimane, anche nella serata di ieri sono stati attaccati alcuni villaggi russi al confine con l’Ucraina. Gli attacchi sono concentrati soprattutto nella regione di Belgorod e hanno preso di mira depositi di munizioni e infrastrutture logistiche dell’esercito di Mosca.


09.30 – Nessun pericolo nucleare con l’affondamento della Moskva

«L’incrociatore russo Moskva affondato nel Mar Nero il 15 aprile aveva almeno due testate nucleari che, se non vengono danneggiate, non ci saranno perdite radioattive. E sono sicuro che non sono danneggiate, perché ad oggi il livello delle radiazioni non è aumentato». A dirlo è il vice capo dell'Unione degli ufficiali dell'Ucraina Yevhen Lupakov, il quale ha assicurato che le armi nucleari russe non rappresentano nessuna minaccia per il paese.

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