Il cancelliere Scholz ha presentato i risultati del G7. Mario Draghi spera in una accelerazione sul tetto dei prezzi in Ue. Nelle conclusioni del vertice si fa riferimento a un tetto ai prezzi sugli idrocarburi
La presidenza tedesca del G7 ha illustrato le conclusioni del vertice. Anche il premier italiano parla alla stampa.
Le conclusioni del G7 in Bavaria
Draghi «molto soddisfatto»
«Sosterremo l’Ucraina per tutto il tempo necessario»: questo recita il comunicato, ed è importante, sottolinea Draghi; ferma restando «l’opportunità di cogliere eventuali spazi negoziali». Putin non verrà al G20, «la presidenza lo esclude; vedremo cosa potrà succedere, se un intervento da remoto». Il progresso russo sul campo c’è stato, questo suscita preoccupazione.
Sul tetto ai prezzi: «Occorre rimuovere la causa principale dell’inflazione. Abbiamo dato mandato a lavorare con urgenza su come disegnare, applicare e discutere un tezzo sul prezzo di gas e petrolio; e la Commissione europea ha detto che accelererà i suoi lavori». Il rapporto della Commissione sarà pronto a settembre, dice però Draghi, e questa era la data già prevista; «se accadrà prima, me lo auguro». Il consiglio europeo è previsto a ottobre.
L’intervento di Scholz
Putin non deve vincere questa guerra, e anche se fosse lunga resteremo su questa posizione.
L’accordo sul tetto ai prezzi
I leader del G7 hanno discusso la proposta di Washington di introdurre un tetto ai prezzi sul petrolio russo. Non è passata nell’immediato la versione francese, che spingeva per allargare il “cap” non solo alla Russia. L’Italia ha spinto perché ci fosse un accenno anche al gas attraverso un tetto ai prezzi sugli idrocarburi in generale, il che è tenuto in considerazione nella versione conclusiva. «Cercheremo di sviluppare soluzioni che soddisfino i nostri obiettivi di ridurre i ricavi russi dagli idrocarburi e sostenere la stabilità nei mercati energetici globali, riducendo al minimo gli impatti economici negativi, in particolare sui redditi bassi e medi paesi. A questo proposito accogliamo con favore la decisione dell'Unione europea di esplorare con i partner internazionali modi per frenare l'aumento dei prezzi dell'energia, inclusa la fattibilità dell'introduzione di un price cap, ove appropriato. Incarichiamo i nostri ministri competenti di valutare urgentemente la fattibilità e l'efficienza di queste misure».
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Macron e il tetto ai prezzi
«Il mercato dice che il G7 è incapace di fissare un tetto, lei è d’accordo?», chiede un giornalista in conclusione della conferenza stampa di Emmanuel Macron. Il presidente francese illustra quindi ciò che i leader del G7 hanno concluso. «C’è stata una prima discussione sull’idea di trovare meccanismi di controllo ed è una buona discussione; se usiamo i meccanismi dei contribuenti per compensare il carico su di loro degli aumenti, tutto questo non è sostenibile. L’obiettivo della proposta statunitense è un tetto al petrolio russo, e se si riesce a limitare i prezzi la cosa è buona visto che quei prezzi foraggiano la Russia. La difficoltà tecnica è che il petrolio russo viene trasformato o arriva anche da altri paesi, dunque bisogna allargare l’alleanza di compratori e definire un plafond, poi renderlo effettivo. Siamo su questa strada. Ma non si può dire che usciamo da qui con un meccanismo tecnico pronto a essere attivato. La stessa cosa va fatta col gas, il che è anche più semplice. Io sono molto favorevole, Draghi lo è, ma anche altri. Se vogliamo essere coerenti bisogna dire che ci sono produttori che approfittano di questi aumenti, dunque bisogna continuare con l’agenda internazionale ma ci sono molti speculatori e «approfittatori di guerra» nel mercato mondiale: bisogna assolutamente coordinarci».
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