Gli Stati Uniti hanno iniziato il lancio di aiuti a Gaza da aerei militari come annunciato dal presidente Usa, Joe Biden. Tre C-130 dell’Air Forces Central hanno lanciato a Gaza 66 pacchi contenenti circa 38mila pasti. Ma le agenzie umanitarie internazionali hanno criticato i piani americani.

Oxfam ha affermato che «servono soprattutto a alleviare la coscienza sporca degli alti funzionari statunitensi le cui politiche stanno contribuendo alle atrocità in corso e al rischio di carestia a Gaza».

Altre agenzie hanno affermato che i lanci di aiuti umanitari sarebbero una distrazione inefficace che farebbe ben poco per alleviare la fame e la sofferenza nell’enclave. Quel che serve è il passaggio costante di aiuti via terra con dei controlli di polizia nel momento della distribuzione.

Ian Bremmer, presidente della società di consulenza internazionale Eurasiagroup, ha scritto su X: «Questa sarà la prima volta che gli Stati Uniti lanceranno aiuti umanitari perché uno dei loro più stretti alleati li ha altrimenti bloccati».

Anche Roberto Ford, del Middle East Institute ed ex ambasciatore Usa a Damasco nei primi anni della guerra civile, ha scritto su X: «Ho visto Israele umiliare le precedenti amministrazioni statunitensi, ma a parte il micidiale attacco aereo israeliano del 1967 contro la nave della marina americana Liberty, ciò che ora costringe gli Stati Uniti a effettuare lanci di aiuti a Gaza (…) è la peggiore umiliazione degli Stati Uniti da parte di Israele che abbia mai visto».

La Ue accusa Israele

Il Servizio diplomatico dell’Unione europea ha rilasciato una dichiarazione molto dura contro Tel Aviv: «Giovedì scorso, oltre un centinaio di civili sono stati uccisi e molti altri feriti mentre cercavano disperatamente di procurarsi cibo da un convoglio, molti dei quali vittime del fuoco dell’esercito israeliano durante la conseguente fuga. Il fuoco dei soldati israeliani contro i civili che cercano di accedere ai generi alimentari è ingiustificabile».

«La responsabilità di questo incidente risiede nelle restrizioni imposte dall’esercito israeliano e negli ostacoli da parte di estremisti violenti alla fornitura di aiuti umanitari», ha concluso il Servizio diplomatico europeo.

Nuovi particolari sulla strage della farina

Il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, ha dichiarato giovedì al Congresso che più di 25mila donne e bambini sono stati uccisi a Gaza dal 7 ottobre, ma il Pentagono ha successivamente chiarito che tale stima si riferiva al totale delle vittime, e che proveniva dal ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas, non da fonti di intelligence degli Stati Uniti.

Intanto emergono nuovi particolari sulla strage avvenuta al convoglio di aiuti a Gaza. Molte delle persone ricoverate hanno subìto ferite da arma da fuoco: lo ha riferito l’Onu. Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha reso noto che un team delle Nazioni unite ha visitato venerdì mattina l’ospedale al Shifa e ha visto «un gran numero di feriti da arma da fuoco» tra i sopravvissuti.

Mohamed Salha, direttore ad interim dell’ospedale di al Awda, aveva riferito in precedenza alla Bbc che il suo istituto aveva ricevuto 176 feriti, di cui 142 da proiettile; e che i restanti, erano stati ricoverati per fratture agli arti riportate nella calca che è seguita agli spari delle truppe israeliane. L’esercito di Israele ha escluso ogni responsabilità ammettendo di aver sparato solo quando la folla si è avvicinata in modo minaccioso.

I negoziati per la tregua riprendono al Cairo

I negoziati per concordare una tregua nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas riprenderanno domenica 3 marzo, al Cairo con la partecipazione «di tutte le parti»: lo ha riferito la televisione egiziana Al Qahera, aggiungendo che l’Egitto sta facendo grandi sforzi per concordare una cessazione delle ostilità prima dell’inizio del mese sacro musulmano del Ramadan, che comincerà tra il 10 e l’11 marzo, secondo il calendario lunare.

«Ci sono notevoli progressi nei negoziati sulla tregua e ci impegneremo per raggiungere un accordo giusto, ha detto la fonte ad Al Qahera News. Una fonte della sicurezza ha assicurato all’agenzia Efe, che una delegazione di Israele e un’altra di Hamas atterreranno domenica nella capitale egiziana per partecipare agli incontri. Intanto almeno 10 palestinesi sono stati uccisi sabato in un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda a Rafah, ha detto il ministero della Sanità di Hamas.

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