L’eutanasia sarà legale «in situazioni di estrema sofferenza, con lesioni definitive e di estrema gravità» o in caso di «malattia incurabile e mortale». La morte assistita potrà essere praticata sia all’interno delle strutture sanitarie pubbliche sia di quelle private
Con 136 voti a favore, 78 contrari e quattro astenuti, il parlamento del Portogallo ha approvato il disegno di legge che depenalizza l’eutanasia.
La nuova norma stabilisce che l’eutanasia non sia punibile «per decisione della persona maggiorenne, in situazioni di estrema sofferenza, con lesioni definitive e di estrema gravità riconosciute con consenso scientifico, o in caso di malattia incurabile e mortale, quando praticata o agevolata da operatori sanitari professionisti». Inoltre prevede che la morte assistita «potrà avvenire in strutture sanitarie del servizio sanitario nazionale o in strutture private e sociali debitamente autorizzate» e accompagnata dalla supervisione di almeno due medici.
A favore della proposta hanno votato la sinistra del Bloco de Esquerda, i verdi del Pan, i liberali di Iniciativa liberal e la grande maggioranza dei socialisti del Ps (che ha lasciato libertà di voto) oltre a due deputate indipendenti. Contrari i comunisti del Pcp, i popolari del Cds e il partito sovranista Chega, il cui candidato Andre Ventura ha ricevuto il 12 per cento di preferenze alle elezioni che si sono tenute domenica scorsa.
Ora il disegno di legge dovrà essere firmato dal presidente Marcelo Rebelo de Sousa, esponente del partito conservatore (Psd) appena rieletto con il 61 per cento dei voti. De Sousa ha già fatto sapere che non si sarebbe opposto al volere parlamentare. Nel mentre la Chiesa proponeva un referendum per dare ai portoghesi la possibilità di decidere sul tema.
© Riproduzione riservata