Donald Trump disvela (e in parte ostenta) ogni giorno di più i tratti del suo disegno autoritario: rivendica e cerca di esercitare poteri che vanno ben al di là del dettame costituzionale, invocando privilegi esecutivi nuovi ovvero appropriandosi di competenze che spetterebbero al Congresso.

Si promuove così un aggressivo sforzo di disintermediazione, con cui si tenta di eliminare organi di controllo, abrogare o svuotare di potere agenzie indipendenti, rimuovere figure apicali in ogni ambito e procedere al tentativo di smantellare rapidamente molti pezzi dell’apparato federale, con contestuali licenziamenti di massa.

Lo scopo è produrre un’alterazione radicale degli equilibri tra i poteri, quindi, approfittando della debolezza di un Congresso con maggioranze repubblicane esili ma per il momento supine ai voleri del presidente e intimidendo le voci dei tanti media critici in un ecosistema dell’informazione privo di regole e inquinato oggi dall’influenza di tanti alleati del presidente, a partire da Elon Musk.

Equilibri di poteri nei quali il principale contrappeso è rappresentato per il momento da Corti che stanno intervenendo per bloccare provvedimenti patentemente incostituzionali o illegali, ma sulle quali dobbiamo aspettarci un’immediata e aggressiva azione di nomine da parte della nuova amministrazione.

Il disegno è chiaro e riflette modelli e progetti noti, su tutti quelli proposti nel “Project 2025” della Heritage Foundation. Una torsione autoritaria, una svolta radicale ed estrema nei contenuti, a cui si accompagnano quelli di una politica estera radicalmente nazionalista e scopertamente neoimperiale. Ma è davvero praticabile? La risposta è positiva, ma l’esito non scontato.

Molti guardrail sono fragili o già rimossi. Il Congresso non sembra essere in grado di esercitare un credibile contrappeso neanche di fronte alle umiliazioni quasi quotidiane cui è soggetto. I democratici paiono tramortiti, privi di una leadership credibile e riconosciuta. Il partito repubblicano è stato di fatto scalato e conquistato dal movimento MAGA. I pochi antitrumpiani rimasti hanno abbandonato la politica o sono marginali e ininfluenti.

Le intimidazioni alla stampa, il rapido allineamento dei vari Bezos e Zuckerberg, l’iperattivismo di Musk rendono quasi impossibile l’efficace controllo pubblico di un quarto potere, quello dei media, ormai trasformato e nei quali gli organi tradizionali – dalla stampa alla tv – esercitano una influenza debole e calante. Al tramortimento della opposizione democratica si aggiunge quello di un’opinione pubblica incapace di mobilitarsi con la stessa efficacia e forza di otto anni fa.

Cosa resta? Chi e come può contrastare Trump e questo slittamento autoritario? La risposta frequente, e molto ottimista, è che in momenti come questi la democrazia statunitense sappia attivare solidi anticorpi, facendo scattare i suoi pesi e contrappesi e le sue tante costrizioni costituzionali. Anticorpi che paiono però avere smesso di funzionare, come in fondo conferma la rielezione di un uomo che quattro anni fa aveva promosso un disegno eversivo dell’ordine democratico.

I numeri – dalla esilissima maggioranza repubblicana alla Camera al controllo dei democratici di alcuni Stati particolarmente pesanti sino alla mappa elettorale del prossimo midterm, che al Senato avvantaggia i dems – possono offrire speranza. Ma è la debolezza di Trump medesimo la risorsa forse più importante cui affidarsi per cercare di contrastare la deriva in corso.

Una debolezza certificata da tassi d’impopolarità che rimangono elevatissimi (nessun presidente dell’epoca moderna li ha mai avuti così a poche settimane dal suo insediamento); e da una inettitudine all’arte di governo certificata sia dal suo primo mandato sia dall’approssimazione con cui sono stati redatti molti degli atti esecutivi di questi primi giorni. Una debolezza, però, che, come già in passato, potrebbe indurre Trump ad accelerare ancor più sul versante di un’eversione che la democrazia statunitense non è riuscita a sanzionare e potrebbe non essere più in grado di reggere.

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