Funzionari statunitensi hanno confermato che Israele ha lanciato attacchi contro l’Iran, senza però fornire ulteriori dettagli, alle 4.30 circa (ora italiana). Israele avrebbe avvertito l’amministrazione Usa di Joe Biden, precisando che operazioni militari sarebbero state avviate in 24-48 ore. Tel Aviv ha però assicurato, secondo quanto riporta la Cnn, agli statunitensi che gli impianti nucleari iraniani sono in sicurezza e non vengono considerati un target. 

La difesa aerea iraniana, scrivono i media del paese, ha abbattuto alcuni droni nella provincia di Isfahan, 400 chilometri a sud di Teheran. Ci sono state segnalazioni di attivazione della difesa anche intorno a Tabriz, nel nord ovest del paese. Ma dai due paesi non ci sono stati commenti ufficiali, né rivendicazioni.

Intanto a Parigi, alle 11, un uomo con cintura esplosiva ha minacciato di farsi esplodere davanti al consolato iraniano. L’uomo è stato arrestato e la zona transennata.

PUNTI CHIAVE

11:37

Raisi: "Abbiamo mostrato leadership saggia"

10:20

Crosetto: "La risposta di Israele non è stata eccessiva"

08:09

Aiea: non ci sono stati danni ai siti nucleari

18:28

Iran: «Attacco fallito, droni abbattuti e nessuna vittima»

«I micro veicoli aerei sono stati abbattuti senza fare vittime o danni». Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, parlando dell'attacco di questa notte attribuito a Israele. «I media filo israeliani hanno tentato di rendere una vittoria il loro fallimento ed esagerare la questione», ha detto Amirabdollahian agli inviati dell'Organizzazione per la Cooperazione islamica presso l'Onu a New York, come riporta Iran International

17:51

L'uomo che ha minacciato di farsi esplodere era già noto per un incendio nella sede diplomatica

L'uomo arrestato perché aveva minacciato di farsi esplodere di fronte al consolato iraniano a Parigi era un volto noto alle forze dell'ordine francesi. Lo riporta l'emittente televisiva BfmTv. È considerato il responsabile di un'incendio, avvenuto nel settembre del 2023, nella sede diplomatica iraniana di Parigi. Per quell'episodio l'uomo era stato condannato a otto mesi con la sospensione condizionale.

17:47

A Gaza superati i 34mila morti dall'inizio della guerra

Il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha emesso il suo bollettino giornaliero: Sono 34.012 le persone uccise nell'offensiva israeliana dal 7 ottobre scorso, di cui 42 nelle ultime 24 ore. 

16:00

Arrestato l'uomo che aveva minacciato il consolato iraniano a Parigi

È stato arrestato l'uomo che questa mattina aveva minacciato di farsi saltare in aria con una cintura esplosiva davanti al consolato iraniano. La procura di Parigi informa che al momento non è stato trovato alcun materiale esplosivo in suo possesso.

15:06

Un uomo minaccia di farsi esplodere davanti al consolato iraniano di Parigi

Intorno alle 11 di questa mattina, davanti al consolato iraniano di Parigi, un uomo con cintura esplosiva ha minacciato di farsi saltare per aria. L'area è stata transennata e l'uomo, secondo le ultime informazioni, è stato arrestato dalla polizia. Secondo quanto si apprende, all'interno del consolato era presente l'ambasciatore iraniano. 

14:14

I mini droni colpiti dall'Iran erano israeliani o americani

Gli oggetti volanti abbattuti dal sistema di difesa iraniano erano «mini droni di sorveglianza americani o israeliani», secondo le dichiarazioni di un membro della commissione parlamentare per la sicurezza nazionale dell'Iran, Shahriar Heidari. «Le indagini continuano per verificare se ci sono stati danni durante l'incidente», ha aggiunto Heidari. 

Il portavoce del Consiglio di presidenza del parlamento, Nezameddin Mousavi, ha affermato che le esplosioni a Isfahan «erano legate a un'operazione israeliana e sono state ridicole», aggiungendo che «Israele ha accettato la loro sconfitta e si compiacciono di queste mosse infruttuose».

13:01

La Turchia teme un rischio di conflitto permanente

"Il bombardamento dell'ambasciata di Damasco, una chiara violazione del diritto internazionale, ha dato il via all'escalation di tensione e fatto aumentare il rischio di un conflitto di lunga durata. Seguiamo gli sviluppi con preoccupazione e invitiamo le parti coinvolte a evitare passi che possano spianare la strada a una guerra. Chiediamo la fine del massacro in corso a Gaza, la fondazione di uno Stato palestinese e una pace duratura per l'intera nostra regione", si legge nel comunicato del ministero degli Esteri della Turchia.

12:40

Lavrov intermedia tra Iran e Israele

La Russia ha detto a Israele che l'Iran "non vuole un'escalation". Lo sostiene il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in una intervista ai media russi mentre è forte lo sgomento dinnanzi all'attacco di questa mattina. "Ci sono stati contatti tra i leader di Russia e Iran, e tra i nostri rappresentanti e gli israeliani. Siamo stati molto chiari durante questi scambi, abbiamo detto agli israeliani che l'Iran non vuole un'escalation", ha detto Lavrov. 

11:44

Von der Leyen invita alla de-escalation

"È assolutamente necessario che la regione resti stabile e che tutte le parti si astengano da ulteriori azioni". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, commentando i raid israeliani della notte contro l'Iran

11:37

Raisi: "Abbiamo mostrato leadership saggia"

L'operazione 'La Promessa Vera', oltre alla "forza" dell'esercito, ha anche "mostrato la volontà d'acciaio della nostra nazione e la sua leadership saggia". Lo ha dichiarato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, in un suo intervento pubblico a Damghan, il primo dopo il raid israeliano di questa notte che ha colpito vicino la città di Isfahan. Raisi, secondo quanto riportano i media iraniani, non ha fatto riferimento all'attacco delle scorse ore, ma - parlando sempre della rappresaglia iraniana contro Israele - ha parlato dell' "unità" del Paese, sottolineando che "stiamo combattendo una guerra di volontà e l'Iran ha vinto e continuerà a ottenere vittorie"

10:20

Crosetto: "La risposta di Israele non è stata eccessiva"

'Era una cosa aspettata. La cosa importante era vedere l'intensità della risposta. Tutto sommato è stata una risposta non eccessiva. Una risposta che potrebbe in qualche modo chiudere la questione che si era aperta con la bomba in Siria. Anche le dichiarazioni successive ci danno la speranza che si possa chiudere qui questo fronte''. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto in un'intervista a Giù la maschera su Radio Uno. ''È stata una risposta accettabile anche dal punto di vista iraniano''

09:02

Reuters, nessun piano per una ritorsione immediata da parte dell'Iran

«La fonte straniera dell’incidente non è stata confermata. Non abbiamo ricevuto alcun attacco esterno e la discussione è più orientata verso un’infiltrazione che un’attacco», ha detto un funzionario iraniano sotto anonimato all'agenzia di stampa Reuters, sostenendo che Teheran non ha piani per una ritorsione immediata.

08:25

Nyt, l'attacco ha colpito una base aerea militare in Iran

Funzionari iraniani hanno riferito che l'attacco israeliano ha colpito una base aerea militare, riporta il New York Times, vicino alla città di Isfahan, nell'Iran centrale. Le autorità iraniane sembrano voler minimizzare l'attacco, mentre gli analisti l'hanno definito un tentativo di de-escalation per far sgonfiare la tensione. Continua il Nyt, gli ufficiali israeliani sentiti hanno parlato sotto anonimato, perché non autorizzati a fare dichiarazioni pubbliche. L'Idf non ha voluto commentare.

08:13

Tajani, i connazionali in Iran sono al sicuro 

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere su X di aver sentito l'ambasciatrice italiana a Teheran, Paola Amadei, e al momento non ci sono criticità per gli italiani che vivono in Iran.

 

08:09

Aiea: non ci sono stati danni ai siti nucleari

L'Agenzia internazionale per l'energia atomica «può confermare che non ci sono stati danni ai siti nucleari iraniani», ha scritto su X. Il direttore generale dell'agenzia chiede «estrema moderazione e ribadisce che le strutture nucleari non dovrebbero mai essere un obiettivo nei conflitti militari». L'Aiea, si legge su X, sta monitorando la situazione.

 

07:50

Isfahan ospita siti del programma nucleare iraniano

La città di Isfahan, che si trova oltre 400 chilometri a sud di Teheran, ospita siti del programma nucleare iraniano, come l'impianto nucleare di Natanz, considerato il principale centro dell'Iran per l'arricchimento dell'uranio. La televisione di stato ha assicurato che i siti sono in sicurezza e il comandante dell'esercito Siavosh Mihandoost ha fatto sapere che l'attacco non ha causato «nessun danno».

L'accordo sul nucleare è fallito dopo il ritiro da parte dell'ex presidente Donald Trump degli Stati Uniti nel 2018. 

07:30

Chiusi gli aeroporti di Teheran, Shiraz e Isfahan 

A seguito delle esplosioni sentite nella notte, nei cieli iraniani, sono stati chiusi gli aeroporti e sospesi i voli nelle prime ore del mattino. Secondo i media iraniani, alle 8, ora locale, lo spazio aereo è stato riaperto e i voli sono ripresi all'aeroporto di Teheran. 

07:00

Israele ha lanciato attacchi contro l'Iran

Funzionari Usa hanno confermato l'avvio di operazioni militari di Tel Aviv contro l'Iran. Sono state riportate esplosioni nei cieli nella provincia di Isfahan e a Tabriz. Mentre Teheran ha cercato di minimizzare l'attacco, Tel Aviv non l'ha rivendicato. Nelle due città, rispettivamente 400 chilometri a sud di Teheran e nel nord ovest del paese, secondo i media iraniani sono entrate in azione le difese aeree. 

Il governo israeliano avrebbe però assicurato agli Usa, riporta la Cnn, che gli impianti nucleari sono in sicurezza e non costituiscono un obiettivo militare. 

Il canale tv israeliano N12 ha poi riferito che Israele avrebbe colpito obiettivi anche in Siria e in Iraq, dove sono state segnalate esplosioni.  

L'attacco è stato lanciato in risposta all'operazione iraniana della notte tra sabato 13 e domenica 14 aprile, quando Teheran aveva lanciato centinaia di missili e droni, a sua volta come rappresaglia per l'uccisione di alcuni esponenti dei Guardiani della rivoluzione che si trovavano a Damasco in Siria, in un edificio della sede diplomatica.

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