Migliaia di persone stanno tornando verso le loro case nel sud del paese, ma l’Idf ha l’ordine di bloccare il rientro. Netanyahu ha inoltre annunciato il ricorso contro il mandato d’arresto internazionale. Houthi e Iran hanno intanto elogiano la resistenza di Hezbollah e Hamas ha definito l’accordo una vittoria. Mentre a Gaza continuano gli attacchi dell’Idf, la comunità internazionale spera anche qui in una tregua
Dalle 4 del mattino (3 in Italia) è iniziato ufficialmente il cessate il fuoco in Libano tra Hezbollah e Israele. L’accordo raggiunto è stato annunciato dal premier Benjamin Netanyahu e dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Secondo i media libanesi migliaia di persone si sono rimesse in movimento per tornare nelle loro case nel sud del paese, che negli ultimi due mesi è stato invaso dall’esercito israeliano. Esercito che però è ancora nell’area e ha l’ordine di impedire alle persone di entrarci. Questa mattina ci sono stati degli spari verso veicoli che si pensava ospitassero membri di Hezbollah. Successivamente l’Idf avrebbe anche sparato verso dei giornalisti che stavano documentando il rientro delle persone verso le proprie case.
La tregua durerà inizialmente 60 giorni, ma ci sono diversi punti critici. Tel Aviv detiene ancora la libertà militare totale e può attaccare ogni qualvolta percepisce una minaccia per la propria sicurezza nazionale.
PUNTI CHIAVE
16:58
Netanyahu annuncia che farà ricorso contro il mandato d'arresto
16:18
Netanyahu dice che i residenti non possono tornare nel sud del Libano
16:06
L'Idf avrebbe sparato verso dei giornalisti che stavano coprendo il rientro dei residenti nel sud
13:24
Meloni dice che il cessate il fuoco in Libano è un "punto di partenza"
13:21
Biden annuncia nuovi tentativi per tregua a Gaza
12:26
Il Qatar spera ora in una tregua a Gaza
11:11
Il presidente del parlamento libanese esorta i cittadini a tornare a casa
10:02
Hamas è «pronto» alla tregua
09:21
Cina: "Serve lavorare a una tregua anche per Gaza"
09:15
Gli Houthi elogiano la resistenza di Hezbollah
09:01
Iran: "Fine dell'aggressione israeliana"
Gli Stati Uniti prevedono di vendere un pacchetto di armi del valore di 680 milioni a Israele
La notizia è stata data da Reuters e dal Financial Times che scrivono che nel pacchetto sarebbero previsti migliaia di kit di munizioni per attacco diretto congiunto (JDAM) e centinaia di bombe di piccolo diametro.
Netanyahu annuncia che farà ricorso contro il mandato d'arresto
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, riferisce Ynet, ha fatto sapere che Israele notificherà l'intenzione di ricorrere in appello contro i mandati d'arresto per lui e l'ex ministro della Difesa Gallant emessi dalla Corte penale internazionale. Il termine per presentare il ricorso sarebbe oggi a mezzanotte.
Unifil: "Pronti a supportare Libano e Israele in questa nuova fase e nell'attuazione della risoluzione"
L'Unifil ha rilasciato oggi una dichiarazione in cui "accoglie con favore l'annuncio della cessazione delle ostilità e il rinnovato impegno a rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza come via verso la pace. Collaboreremo con tutti i partner interessati affinché la cessazione delle ostilità abbia successo. Continueremo a svolgere i compiti che ci sono stati affidati e abbiamo già iniziato ad adattare le nostre operazioni alla nuova situazione". La missione dell'Onu ha sottolineato le sofferenze dei cittadini vicini al confine ed esorta "tutti gli attori a implementare pienamente la risoluzione 1701 sia nella lettera che nello spirito. L'UNIFIL e le nostre forze di peacekeeping provenienti da 48 paesi sono rimaste sul posto e ora sono pronte a supportare Libano e Israele in questa nuova fase e nell'attuazione della risoluzione".
Netanyahu dice che i residenti non possono tornare nel sud del Libano
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno detto all'Idf che non va permesso alla popolazione di entrare nell'area dei villaggi vicino al confine nel sud del Libano, come prevede la prima fase di attuazione del piano di cessate il fuoco. Una nota dell'ufficio di Netanyahu dice che "l'Idf ha arrestato quattro agenti di Hezbollah, tra cui un comandante locale, che erano entrati nell'area vietata, e continuerà ad agire duramente contro qualsiasi violazione" dell'accordo.
Il portavoce di lingua araba dell'Idf ha anche avvisato direttamente i cittadini libanesi: "Per la vostra sicurezza e quella della vostra famiglia, vi è proibito spostarvi a sud verso i villaggi che l'IDF ha ordinato di evacuare o verso le forze dell'IDF nella zona. Ogni movimento verso queste aree vi espone a pericoli. Vi informiamo che a partire dalle ore 17:00 fino a domani mattina alle ore 7:00 (07:00) è assolutamente vietato viaggiare a sud del fiume Litani. A chiunque si trovi a nord del fiume Litani è vietato spostarsi a sud. Chiunque si trovi a sud del fiume Litani deve rimanere dove si trova. Vi ricordiamo che le IDF sono ancora dispiegate nelle loro posizioni nel Libano meridionale, in conformità con i termini dell'accordo di cessate il fuoco, e le nostre forze reagiranno con fermezza a qualsiasi movimento che violi tale accordo".
L'esercito libanese sta rinforzando la sua presenza nel sud
L'Afp ha riferito che l'esercito libanese sta iniziando a rinforzare la sua presenza nel Libano meridionale.
L'esercito libanese sta rinforzando la sua presenza nel sud
L'Afp ha riferito che l'esercito libanese sta iniziando a rinforzare la sua presenza nel Libano meridionale.
L'esercito libanese sta rinforzando la sua presenza nel sud
L'Afp ha riferito che l'esercito libanese sta iniziando a rinforzare la sua presenza nel Libano meridionale.
L'Idf avrebbe sparato verso dei giornalisti che stavano coprendo il rientro dei residenti nel sud
Secondo l'agenzia nazionale libanese, l'esercito israeliano ha sparato contro "un gruppo di giornalisti mentre stavano seguendo il ritorno dei residenti e il ritiro israeliano dalla città" a Khiam, nel sud-est del Libano.
Meloni dice che il cessate il fuoco in Libano è un "punto di partenza"
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta al "Med Dialogues" a Roma, dicendo che il cessate il fuoco è uno "sviluppo molto importante, molto positivo", che però va considerato come "un punto di partenza e non di arrivo".
Biden annuncia nuovi tentativi per tregua a Gaza
Con un post sui social, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che "Nei prossimi giorni, gli Stati Uniti faranno un altro tentativo insieme a Turchia, Egitto, Qatar, Israele e altri per ottenere un cessate il fuoco a Gaza, con il rilascio degli ostaggi e la fine della guerra senza Hamas al potere".
Il Qatar spera ora in una tregua a Gaza
Il Qatar, uno dei principali mediatori per una tregua a Gaza, spera che il cessate il fuoco in Libano porti ad un accordo simile nella Striscia.
Mandato d'arresto Cpi, la Francia rispetterà gli obblighi internazionali ma ci sono delle "immunità"
Il portavoce del ministero degli Esteri francese ha detto che "la Francia - che aderisce alla Corte penale internazionale - rispetterà gli obblighi internazionali", ma per quanto riguarda il mandato d'arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu, ci sono delle "immunità" previste dal diritto internazionale riguardo "gli stati che non fanno parte della Corte Penale Internazionale". I francesi continueranno a "lavorare con il premier e le autorità israeliane".
Intanto in Cisgiordania sono stati arrestati 15 palestinesi
AL Jazeera riferisce che, mentre la comunità internazionale è concentrata sul Libano, l'esercito israeliano ha compiuto nuovi attacchi in Cisgiordania e dalla notte scorsa, avrebbe arrestato 15 palestinesi.
Intanto proseguono anche gli attacchi nella Striscia di Gaza. Tre persone sono morte nell'area dell'ospedale Kamal Adwan e altre quattro sono morte in un sobborgo di Gaza City.
Il presidente del parlamento libanese esorta i cittadini a tornare a casa
Nabih Berri, presidente del parlamento libanese, ha esortato i residenti del sud a tornare nelle proprie case, anche se l'esercito israeliano ha detto di non farlo e l'aereonautica israeliana ha dichiarato che è pronta ad attaccare se non verrà rispettato il cessate il fuoco. Berri ha detto che la guerra è stata la fase più pericolosa nella storia del paese "ha mostrato il vero volto del Libano nella coesione e nell'unità nazionale". Infine, Berri ha anche reso omaggio all'ex-capo di Hezbollah Hassan Nasrallah.
Anche Meloni accoglie con favore il cessate il fuoco
Anche la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni ha infine rilasciato una dichiarazione di sostegno al cessate il fuoco, sottolineando l'impegno dell'Italia per il raggiungimento di questo obiettivo.
Avvertiti i residenti del Libano sul pericolo delle munizioni inesplose
Le autorità libanesi hanno messo in guardia i residenti che stanno tornando alle proprie case nel sud sulla possibile presenza di munizioni inesplose: "I resti della guerra e ciò che il nemico potrebbe aver lasciato dietro di sé: esplosivi, armi, bombe a grappolo, trappole esplosive o oggetti estranei lanciati tra quartieri e case, che rappresentano un pericolo per i cittadini e i bambini".
L'esercito ha anche invitato ad aspettare che le truppe israeliane lascino i villaggi nel sud per ritornarvi.
Turchia: "Israele risarcisca i danni causati in Libano"
Il ministero degli Esteri turco ha accolto con favore la notizia del cessate il fuoco in Libano, ma ha aggiunto che "è fondamentale che la comunità internazionale eserciti pressione su Israele affinché rispetti pienamente il cessate il fuoco e risarcisca i danni causati in Libano"
I libanesi festeggiano l'accordo di tregua
Migliaia di persone in Libano hanno festeggiato questa mattina nelle strade del Paese l'accordo di tregua raggiunto tra Hamas e Israele, come mostrano le immagini trasmesse dai media internazionali. In una immagine ripresa dal Guardian, si vedono decine di persone con le bandiere di Hezbollah e un poster con l'immagine del defunto leader del movimento, Hassan Nasrallah, mentre festeggiano la tregua in un sobborgo meridionale di Beirut. Un'altra immagine mostra due donne in piedi su un'auto con le braccia alzate in segno di vittoria su una strada della città di Sidone.
Hamas è «pronto» alla tregua
Anche Hamas è "pronto" per un cessate il fuoco a Gaza. A dirlo ad Afp un alto funzionario, membro dell'ufficio politico, che ha accolto con favore la tregua raggiunta in Libano tra l'alleato Hezbollah e Israele: "L'annuncio del cessate il fuoco in Libano è una vittoria e un grande successo per la resistenza - ha aggiunto - Hamas è pronto per un accordo di cessate il fuoco e un accordo serio per lo scambio di prigionieri".
Cina: "Serve lavorare a una tregua anche per Gaza"
"La Cina sta prestando molta attenzione alla situazione attuale in Libano e Israele", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning. "Sosteniamo - ha aggiunto - tutti gli sforzi volti ad allentare le tensioni e raggiungere la pace e accogliamo con favore l'accordo raggiunto dalle parti interessate". Pechino ha sottolineato che "il fallimento nel raggiungimento di una tregua a Gaza è la causa principale dell'attuale ciclo di disordini in Medio Oriente". "Tutte le parti dovrebbero lavorare insieme per promuovere un cessate il fuoco completo e duraturo a Gaza il prima possibile", ha affermato Mao.
Gli Houthi elogiano la resistenza di Hezbollah
"Il nemico israeliano non si sarebbe sottomesso e non avrebbe accettato il cessate il fuoco se non si fosse scontrato con una solida resistenza che non si fosse spezzata di fronte ai traditori crimini di assassinio”, ha detto Salam Salah portavoce degli Houthi. "Hezbollah ha eccelso nelle sue operazioni jihadiste, che sono aumentate in quantità e qualità fino a costringere il nemico sionista e il suo sponsor americano a muoversi verso un accordo di cessate il fuoco, in un modo che preservi la sicurezza, la sovranità e l’indipendenza del Libano”
I residenti israeliani non fanno ancora rientro nelle loro case
Mentre molti residenti del Libano meridionale tornano a casa, il sindaco della città settentrionale di Shlomi ha affermato che gli israeliani continuano a stare lontani dalla regione di confine per ora. "Per ora, non c'è alcun piano per tornare a casa", ha detto Gabby Neeman alla radio dell'esercito. Neeman, che era tra i numerosi leader del nord ad incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu prima dell'approvazione da parte del governo del cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, ha detto di aver lasciato l'incontro con la sensazione che prima o poi i combattimenti sarebbero tornati. "Tutto ciò che ci è stato mostrato testimonia che il prossimo round è davanti a noi, che sia tra un mese, due mesi o 10 anni", ha affermato
L'esercito libanese è pronto a schierarsi nel sud del paese
L'esercito del Libano ha comunicato stamane di essere pronto a prendere posizione nel sud del Paese per "assolvere alla sua missione" nel rispetto della risoluzione dell'Onu numero 1701. Allo stesso tempo, si legge in una nota, i militari hanno invitato i connazionali a non rientrare nei loro villaggi di origine nelle zone meridionali finché le forze armate di Israele non si saranno ritirate.
Hamas sulla tregua in Libano: "Non ci sentiamo traditi"
"Sappiate che qualsiasi accordo col Libano, con lo Yemen o con l’Iran non porterà sicurezza alla regione", ha detto Basem Naim membro del politburo di Hamas. "Non ci sarà pace fin quando la questione palestinese non verrà risolta". Sul cessate il fuoco in Libano precisa: "Non era solo Hezbollah a decidere. Se il popolo libanese ha deciso che è nel loro interesse accordarsi con Israele a noi sta bene, perché il nostro obiettivo non era far distruggere il Libano da Netanyahu".
Iran: "Fine dell'aggressione israeliana"
L'Iran ha accolto con favore la "fine dell'aggressione israeliana" in Libano, dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Il portavoce della diplomazia iraniana, Esmaïl Baghaï, ha dichiarato: "L'Iran accoglie con favore la notizia della fine dell'aggressione del regime sionista contro il Libano e sostiene fermamente il governo, la nazione e la resistenza libanese".
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