Il razzo lanciato dal Libano, dalle milizie di Hezbollah, sulla città druso-israeliana di Majdal Shams, sulle alture del Golan, ha provocato almeno 12 morti, tra cui alcuni bambini, e oltre 30 feriti, molti dei quali sono giudicati in condizioni gravi. L’esplosione è avvenuta infatti nei pressi di un campo di calcio dove stavano giocando dei ragazzi. 

Prima risposta di Israele

Immediata è giunta una prima risposta da parte di Israele. Il ministro della Difesa, Yoav Gallant, ha convocato una riunione dei vertici militari per decidere il tipo di risposta. Nella notte l’Idf ha lanciato degli attacchi militari contro «una serie di obiettivi dell'organizzazione terroristica Hezbollah in tutto il Libano», come hanno riferito le forze armate di Israele.

In particolare le operazioni dell’esercito di Tel Aviv si sono concentrati sull’area di Chebaa, nel sud del Libano, dove è stato lanciato il razzo che ha causato la strage a Majdal Shams. Ma successivamente è stato riferito che le operazioni sono state molto più ampie.

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva subito espresso il cordoglio alle famiglie delle vittime: «Abbracciamo l'intera comunità drusa in questo momento difficile, che è anche il nostro momento difficile», promettendo una risposta militare per non lasciare che strage «passi sotto silenzio». Per il governo israeliano è l’attacco più duro dopo gli attentati organizzati da Hamas il 7 ottobre scorso.

Libano, possibile escalation

Hezbollah, attraverso fonti raccolte dai media internazionali, ha fatto sapere di attendersi una reazione su vasta scala da parte di Israele, molto più pesante di quella dell’ultima notte. L’Iran, attraverso il portavoce del ministero iraniano degli Esteri, Nasser Kanani, ha già avvisato Tel Aviv a evitare «qualsiasi nuovo avventurismo di Israele in Libano, con il pretesto di rappresaglia per gli attacchi missilistici sulle alture del Golan».

Anche Donald Trump ha commentato i fatti: «Questo attacco a Israele non può essere dimenticato. Questo attacco, come quello del 7 ottobre o la guerra tra Ucraina e Russia, non sarebbe mai avvenuto se io fossi stato presidente», ha dichiarato candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti.

© Riproduzione riservata