L’Ucraina ha ultimato i preparativi per la controffensiva, che potrebbe iniziare a breve o tra una settimana. Kiev ritiene irragionevoli le condizioni di pace russe per la fine della guerra. La Russia ha intanto ridotto il numero dei dipendenti pubblici tedeschi nel paese a 350, espellendo i restanti.
Il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraina, Oleksiy Danilov, ha annunciato che i preparativi della controffensiva ucraina sono ultimati. Lo ha rivelato in un’intervista alla Bbc. Danilov è rimasto vago sulle tempistiche della controffensiva, che potrebbe iniziare a breve o tra una settimana. «Il governo ucraino non può permettersi di commettere errori», ha commentato, definendo l’occasione «un’opportunità storica» che Kiev non deve lasciarsi sfuggire. Bbc riporta che nel corso dell’intervista, tuttavia, Danilov sarebbe stato convocato dal presidente ucraino Volodomyr Zelensky, in previsione dell’operazione militare.
«È tempo di riprenderci ciò che è nostro», ha dichiarato il comandante delle forze armate ucraine, Valerii Zaluzhnyi, in un video su Telegram. Zaluzhnyichi ha chiesto benedizione per la controffensiva ucraina.
Esplosioni a Berdyansk
Sui social sono intanto state segnalate delle esplosioni nel distretto occupato dai russi, Berdyansk, soprattutto nel centro della città, nella zona del porto e nei centri Khimik e Vesna, nel villaggio di Novopetrovka. Lo si apprende dai media ucraini.
Su Telegram, il presidente Zelensky ha scritto: «È la pace che lasceremo in eredità ai nostri figli e nipoti come eredità della generazione attuale». Zelensky ha però aggiunto che l’Ucraina non ha alternative al momento e pertanto, per raggiungere la pace, Kiev deve proseguire i combattimenti fino alla vittoria.
Il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Galuzin ha dichiarato, in un’intervista per Tass, che una delle condizioni per la fine del conflitto è la rinuncia ucraina all’entrata nella Nato.
Nella mattinata di sabato, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha scritto su Telegram che le richieste della Russia, comunicate dal ministero degli Esteri russo, sono irrealistiche e solo quelle ucraine possono essere considerate sensate: «Il ritiro immediato di tutte le truppe dal territorio sovrano dell'Ucraina. Riconoscimento definitivo del crollo dell'Urss e piena sovranità dei paesi post-sovietici. Estradizione di criminali di guerra e autori della guerra. Fissazione della zona di smilitarizzazione (zona cuscinetto) sul territorio della Federazione russa. Riduzione delle armi offensive (missili a lungo raggio). Conferenza internazionale per organizzare il controllo sull'arsenale nucleare della Russia. Un programma legalmente stabilito di risarcimenti, inclusa una rinuncia volontaria ai beni russi sequestrati in altri paesi a favore dell'Ucraina».
Un’eventuale sconfitta russa potrebbe, tuttavia, rendere Mosca una seria minaccia per il Regno Unito, sostiene il maresciallo Mike Wigston, capo uscente dell’aereonautica.
La guerra diplomatica russa
Centinaia di dipendenti pubblici tedeschi, tra cui diplomatici, insegnanti e dipendenti del Goethe Institut devono lasciare la Russia, secondo quanto riporta il Süddeutsche Zeitung. Il giornale parla di «dichiarazione di guerra diplomatica di Mosca». La Russia ha deciso di tagliare sul personale amministrativo tedesco nel paese, ridotto a 350 unità.
Oltre cento lavoratori tedeschi dovranno lasciare la Russia entro giugno.
Nella mattinata di sabato, l’Ucraina ha inviato una richiesta ufficiale al governo tedesco, chiedendo di fornire missili da crociera Taurus con gittata di 500 chilometri. Non sono stati comunicati dettagli sulla quantità delle armi richieste, né la decisione di Berlino.
Secondo quanto riporta il New York Times, in Germania sono iniziati gli addestramenti del primo gruppo di soldati ucraini (400) sui carri armati americani M1 Abrams. Lo ha comunicato il portavoce del Pentagono Garron Harn.
Mosca condanna le sanzioni di Tokyo
Dopo l’annuncio del segretario capo del gabinetto del Giappone, Hirokazu Matsuno, di nuove sanzioni contro Mosca, il ministro degli Esteri russo ha accusato Tokyo di una «speculazione cinica e senza scrupoli». Il ministro russo ha aggiunto che le misure giapponesi non rimarranno impunite.
Nuovo attacco con droni
Nella mattina di sabato, il governatore russo della regione di Pskov, Mikhail Vedernikov, ha riferito di un’esplosione nel distretto di Nevelsky. L’attacco avrebbe provocato dei danni a un edificio amministrativo dell’oleodotto, ma nessun ferito. Secondo le prime informazioni, l’esplosione è stata causata da due droni. Lo riporta Tass.
Mosca ha inoltre intercettato, nella giornata di sabato, due missili da crociera a lungo raggio, del tipo Storm Shadow, inviati all’Ucraina dal Regno Unito, secondo il ministro della Difesa russo.
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