Dopo le accuse di plagio e antisemitismo, è arrivata la decisione di lasciare l’incarico, il più breve nella storia di Harvard dalla sua fondazione
La presidente di Harvard, Claudine Gay, ha annunciato le sue dimissioni, dopo settimane di accuse di plagio e di antisemitismo.
«È con il cuore pesante ma con un profondo amore per Harvard che scrivo per condividere che mi dimetterò dalla carica di presidente», ha dichiarato in una lettera alla comunità universitaria. Prima presidente nera e seconda donna a guidare l’università, Gay ha assunto il mandato a luglio, il più breve nella storia di Harvard dalla sua fondazione nel 1636, fa notare il New York Times.
È la seconda presidente della Ivy League, la conferenza che racchiude otto università prestigiose statunitensi, ad aver perso la carica. La posizione di Claudine Gay ha iniziato a essere in bilico dopo le risposte «evasive» date alla Commissione Istruzione del Congresso alle domande in merito alle proteste studentesche filo-palestinesi, non condannando con forza l’attacco di Hamas del 7 ottobre contro Israele.
La presidente dimissionaria è stata accusata anche di plagio, per il contenuto dei suoi testi accademici, da parte di The Washington Free Beacon, un giornale online conservatore.
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