Le relazioni diplomatiche tra la Russia e l’Unione europea si sono inasprite per via delle repressioni in corso a Mosca nei confronti delle proteste dell’ultimo mese che hanno portato anche all’espulsione di alcuni funzionari europei. A gennaio il Parlamento europeo aveva chiesto il rilascio di Navalny
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha riferito che la Russia è «pronta a interrompere le relazioni con l'Unione europea» se Bruxelles procederà con le sanzioni.
In un’intervista rilasciata al programma Solovyov-lige, il ministro si è detto pronto a interrompere le relazioni «nel caso in cui vedremo nuovamente sanzioni imposte in alcuni settori che creano rischi per la nostra economia, anche nelle sfere più delicate».
«Non vogliamo isolarci dalla vita globale, ma dobbiamo essere pronti per questo. Se vuoi la pace, preparati alla guerra» ha aggiunto Lavrov.
Le relazioni diplomatiche tra la Russia e l’Unione europea si sono inasprite per via delle repressioni in corso a Mosca nei confronti delle proteste dell’ultimo mese.
I manifestanti sono scesi in piazza per chiedere la scarcerazione dell’oppositore politico Aleksej Navalny. La polizia russa ha represso con violenza le proteste arrestando migliaia di persone. Sono stati espulsi dal paese anche i diplomatici e funzionari dell’Unione europea che hanno partecipato alle manifestazioni.
La risposta dell’Unione alla repressione
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha risposto alle espulsioni scrivendo in un tweet che: «L'Ue non è intimidita dalle provocazioni. Nel difendere i nostri interessi, lavoreremo con gli Stati Uniti, il Regno Unito ed altri partner per coordinare una risposta forte contro le azioni di disturbo, e la disinformazione».
A gennaio il Parlamento europeo aveva chiesto l’immediata scarcerazione di Navalny, arrestato il 17 gennaio scorso e condannato a tre anni e sei mesi di carcere. I parlamentari hanno chiesto anche di imporre nuove sanzioni economiche nei confronti della Russia, tra queste, c’era anche lo stop della costruzione del gasdotto Nordstream 2 che trasporta il gas russo in Europa attraverso la Germania.
Nel frattempo, la moglie di Navalny, che era stata arrestata e poi rilasciata dopo poche per aver partecipato a una manifestazione non organizzata, è scappata da Mosca e arrivata a Francoforte dove risiederà temporaneamente.
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