Domenica il governo israeliano aveva annunciato la creazione di 1.200 nuove case nell’insediamento di Givat Hamatos
L’inviato delle Nazioni unite in Medio Oriente, Nickolay Mladenov, ha detto di essere «molto preoccupato» dalla decisione di Israele di costruire nuovi insediamenti a Gerusalemme est. La decisione creerebbe ancora maggiori difficoltà per la nascita di uno stato palestinese contiguo alla zona. Domenica il governo israeliano aveva annunciato la creazione di 1.200 nuove case nell’insediamento di Givat Hamatos. Secondo Mladenov, «la costruzione di un nuovo insediamento minerebbe l’implementazione dell’accordo del 1967 che prevede la creazione di due stati, quello palestinese e quello israeliano, entrambi con capitale Gerusalemme».
L’inviato ha poi ricordato che gli insediamenti israeliani sono già stati definiti «illegali» dall’Onu. Anche l’Unione europea ha condannato i nuovi insediamenti. Nel West Bank vivono già 500mila coloni israeliani e nella zona est di Gerusalemme se ne sono insediati altri 220mila. Una situazione che, secondo i palestinesi, rende sempre più difficile la creazione di uno stato palestinese.
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