Secondo quando riporta il Financial Times l’Agenzia europea dei medicinali ha in programma un’ispezione la settimana prossima, ci sarebbero dubbi sui test russi. L’amministratore delegato del fondo sovrano che ha finanziato il vaccino, Dmitriev, ha ribattuto che un’altra ispezione è stata spostata: «Diamo la priorità alle ispezioni di chi si è impegnato all’acquisto dei vaccini, a differenza della Commissione europea»
L’Ema, l’agenzia europea dei farmaci, avvierà un'indagine la prossima settimana per verificare se le sperimentazioni cliniche del vaccino russo Sputnik V Covid-19 abbiano violato gli standard etici e scientifici. Lo riporta il Financial Times.
L'indagine dell'Agenzia europea sugli standard di «buona pratica clinica» (Good clinical practice) secondo il Financial Times arriva a fronte di alcuni dubbi in merito. Nella sperimentazione del vaccino sviluppato da un laboratorio statale e finanziato dal Fondo sovrano russo, gestito dall’amministratore Kirill Dmitriev, uomo vicino al presidente Putin, sono stati coinvolti militari e impiegati statali. L'agenzia di stampa Reuters ha riferito a dicembre che alcuni dei partecipanti hanno dichiarato di essere stati messi sotto pressione dai loro superiori.
Il no di Breton e la risposta di Dmitriev
Thierry Breton, il commissario UE a capo del programma di vaccinazione, ricorda il quotidiano economico, ha detto il mese scorso che l'Europa «non ha assolutamente bisogno di Sputnik V». L'Ema ha rifiutato di commentare su ispezioni pianificate o in corso, anche in Russia.
Dmitriev ha rigettato le accuse di pressioni e ha sottolineato che le autorità di regolamentazione dei paesi che hanno già approvato lo Sputnik V «sono felici che sia conforme alla GCP».
Anzi, un’altra ispezione dell'Ema programmata per il mese prossimo sarebbe stata ritardata di alcuni giorni per dare precedenza agli altri paesi, ha detto Dmitriev: «Diamo la priorità alle ispezioni di chi si è impegnato all’acquisto dei vaccini, a differenza della Commissione europea». A livello autonomo, in Unione europea hanno già approvato il vaccino l’Ungheria e la Slovacchia.
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