Stamattina è cominciata l’operazione di terra di Israele in Libano. Le truppe dell’Idf hanno attaccato una serie di villaggi nei pressi del confine, mentre l’aviazione ha continuato a bombardare l’area. Si tratterebbe di un’operazione «limitata» che riguarda quelli che per l’esercito rappresentano «rischi immeditati» per la sicurezza di Israele.
In serata 102 missili iraniani sono stati lanciati verso Israele, l’Idf ha riferito che la popolazione civile è al riparo nei rifugi anti-aerei e al momento le sirene stanno suonando in tutto il paese. Il portavoce dell’Idf ha fatto sapere che ci sarà una risposta da parte di Israele.
PUNTI CHIAVE
19:48
Trump: "Il mondo è in fiamme e la leadership degli Stati Uniti è assente"
19:31
Il portavoce dell'Idf ha affermato che l'attacco iraniano avrà delle conseguenze
19:19
L'Iran rivendica l'attacco missilistico su Israele e dice "risposta più schiacciante se Israele risponderà"
18:59
È cominciata una seconda ondata missilistica su Israele
18:53
Il presidente Biden ha detto che gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare Israele a difendersi dagli attacchi iraniani
18:35
È
cominciato l'attacco missilistico iraniano su Israele18:30
Uccisi i due terroristi che hanno sparato a fermata metrò
17:56
Gli Usa affermano che l'Iran ha informato le "parti internazionali" della portata e della tempistica dell'attacco
17:00
L'ambasciata americana in Israele ha detto ai suoi impiegati e alle loro famiglie di rimanere a casa fino a nuovo avviso
16:06
Gli Stati Uniti avvertono di un imminente attacco dell'Iran su Israele
13:20
Il ministro degli Esteri inglese: "Per il Libano serve una soluzione politica, non militare"
12:31
Israele chiede evacuazioni in Libano
12:07
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Primo Ministro del Libano, Najib Mikati
11:43
La forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano afferma che Israele l'ha informata dei piani di incursione via terra
10:32
Portavoce Idf: "Faremo qualsiasi cosa per evitare che si ripeta un 7 ottobre sul confine nord"
07:00
Casa Bianca: «I raid di Tel Aviv sono giustificati, ma rischiosi»
Trump: "Il mondo è in fiamme e la leadership degli Stati Uniti è assente"
Il candidato repubblicano alla casa bianca Donald Trump ha commentato l'attacco missilistico iraniano definendo "assente" la leadership degli Stati Uniti: "Durante la presidenza Trump - ha detto riferendosi a sé in terza persona - non abbiamo avuto alcuna guerra in Medio oriente" e ha ribadito che se ci fosse stato lui al governo Hamas non avrebbe attaccato Israele il 7 ottobre.
Il portavoce dell'Idf ha affermato che l'attacco iraniano avrà delle conseguenze
Il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell'Idf, ha affermato che Israele risponderò all'attacco missilistico iraniano al paese. "Siamo in stato di massima allerta in difesa e in offensiva, proteggeremo i cittadini di Israele. Questo fuoco [missile] avrà delle conseguenze. Abbiamo dei piani e agiremo nel momento e nel luogo che sceglieremo", afferma.
L'Iran rivendica l'attacco missilistico su Israele e dice "risposta più schiacciante se Israele risponderà"
Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno affermato di aver lanciato decine di missili verso Israele e hanno avvertito che se Israele risponderà la risposta sarà ancora più schiacciante.
È cominciata una seconda ondata missilistica su Israele
Appena 10 minuti dopo la prima raffica di bombe, una seconda ondata di missili ha sorvolato la città di Gerusalemme, apparentemente da una direzione diversa.
Il presidente Biden ha detto che gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare Israele a difendersi dagli attacchi iraniani
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha pubblicato un tweet su X dicendo che gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare Israele a difendersi dagli attacchi missilistici iraniani e a proteggere l'esercito americano nella regione.
È
cominciato l'attacco missilistico iraniano su IsraeleLe sirene stanno suonando in tutto Israele. I cittadini, scrive l'Idf, sono al riparo dai missili nei rifugi anti-aerei.
Uccisi i due terroristi che hanno sparato a fermata metrò
Otto civili sono stati uccisi in un attacco terroristico compiuto a Jaffa. L'attacco è stato compiuto da due uomini armati che hanno colpito a una fermata del metrò leggero.
I media israeliani scrivono che sono state sentite sirene anti-aeree a Tel Aviv
La notizia è stata riportata dal Jerusalem Post e dal Times of Israel. Al momento non ci sono notizie di razzi che abbiano effettivamente colpito Israele.
Gli Usa affermano che l'Iran ha informato le "parti internazionali" della portata e della tempistica dell'attacco
L'Iran ha informato le "parti internazionali" della portata e della tempistica del suo previsto attacco contro Israele, ha riferito un funzionario del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti a Sky News Arabia. In precedenza gli Stati Uniti avevano espresso preoccupazione per i missili balistici dell'Iran, che possono raggiungere Israele in meno di 15 minuti. Un giornalista dell'Axios con sede negli Stati Uniti scrive su X che l'Iran dovrebbe attaccare Israele con missili balistici in grado di raggiungere gli obiettivi entro 12 minuti, e non con droni o missili da crociera che impiegano più tempo.
Nelle ultime 24 ore almeno 30 palestinesi arrestati in West Bank
In una dichiarazione congiunta, la Commissione per gli affari dei detenuti e degli ex detenuti e la Società dei prigionieri palestinesi hanno affermato che gli arresti sono stati effettuati principalmente nei governatorati di Ramallah e Betlemme. Il numero totale degli arresti a partire dal 7 ottobre ammonterebbe a oltre 11mila.
L'ambasciata americana in Israele ha detto ai suoi impiegati e alle loro famiglie di rimanere a casa fino a nuovo avviso
L'ambasciata statunitense in Israele ha ordinato a tutti i dipendenti del governo americano e ai loro familiari in Israele , nella Cisgiordania occupata e a Gaza di rifugiarsi in luoghi sicuri fino a nuovo avviso. Un comunicato di allerta è stato pubblicato sul suo sito web.
Gli Stati Uniti avvertono di un imminente attacco dell'Iran su Israele
Una fonte di Associated press all'interno dell'amministrazione statunitense dell'Associated press ha riferito che qualora l'Iran dovesse attaccare ci saranno "gravi conseguenze".
Il ministro degli Esteri inglese: "Per il Libano serve una soluzione politica, non militare"
Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha avvertito che la situazione in Libano potrebbe diventare "molto molto più pericolosa". Lammy ha inoltre esortato i cittadini britannici a lasciare il paese affermando che "la soluzione da perseguire è politica, non militare".
Israele chiede evacuazioni in Libano
L'esercito israeliano ha intimato alla popolazione di evacuare circa due dozzine di comunità di confine libanesi poche ore dopo aver annunciato l'inizio delle operazioni di terra contro il gruppo militante Hezbollah.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Primo Ministro del Libano, Najib Mikati
Nel rinnovare la vicinanza dell’Italia al Libano e al popolo libanese e nel ricordare i primi aiuti immediati alla popolazione civile stanziati ieri dal Governo, il Presidente del Consiglio ha ribadito l’impegno italiano per un cessate il fuoco e una soluzione diplomatica al conflitto che permetta agli sfollati di tornare alle proprie case. L’Italia, anche quale Presidenza di turno del G7, continuerà a lavorare per una de-escalation a livello regionale.
Il Presidente Meloni ha infine ricordato il ruolo cruciale dei militari italiani presenti nel sud del Libano all’interno della missione UNIFIL, sottolineando l’importanza della loro sicurezza.
La forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano afferma che Israele l'ha informata dei piani di incursione via terra
La forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano , Unifil, ha dichiarato martedì che l'esercito israeliano le ha notificato la sua intenzione di intraprendere quelle che gli israeliani hanno definito "incursioni terrestri limitate". Nonostante questo pericoloso sviluppo, le forze di pace rimangono in posizione. Stiamo regolando regolarmente la nostra posizione e le nostre attività, e abbiamo piani di emergenza pronti ad essere attivati se assolutamente necessario. La sicurezza dei peacekeeper è fondamentale e si ricorda a tutti gli attori l'obbligo di rispettarla.
Qualsiasi attraversamento del Libano costituisce una violazione della sovranità e dell'integrità territoriale libanese e una violazione della risoluzione 1701. Esortiamo tutti gli attori a fare un passo indietro rispetto a tali atti di escalation, che porteranno solo a maggiore violenza e spargimento di sangue.
Il prezzo da pagare per continuare l'attuale linea d'azione è troppo alto.
I civili devono essere protetti, le infrastrutture civili non devono essere prese di mira e il diritto internazionale deve essere rispettato.
Esortiamo vivamente le parti a riprendere le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e la 1701 (2006) come unica soluzione possibile per riportare la stabilità nella regione.
"Non ci sono ancora stati scontri diretti con Hezbollah", lo afferma un funzionario della sicurezza israeliano
I raid delle truppe israeliane, iniziati nella notte, hanno interessato solo una breve distanza oltre confine. Lo ha detto a Reuters un funzionario della sicurezza israeliano aggiungendo che non sono ancora stati segnalati scontri diretti con i combattenti di Hezbollah. L'ipotesi che non ci siano stati scontri contraddice direttamente una precedente dichiarazione del portavoce arabo delle IDF, Avichay Adraee, il quale, in un avvertimento ai cittadini libanesi di non spostarsi a sud del fiume Litani, ha affermato che si stavano verificando pesanti combattimenti.
Lufthansa estende la sospensione dei voli da Beirut e Tel Aviv
La compagnia tedesca Lufthansa ha detto di aver esteso la sospensione dei voli per Beirut e Tel Aviv adducendo come motivazione l'"attuale situazione in Medio Oriente". I voli per Beirut saranno sospesi fino al 30 novembre compreso, mentrequelli per Tel Aviv saranno cancellati fino al 31 ottobre.
I voli per Teheran restano cancellati fino al 14 ottobre.
Francia e Inghilterra prevedono operazioni di evacuazioni in Libano
Un portaelicotteri francese arriverà nel Mediterraneo orientale nei prossimi cinque-sei giorni e prenderà posizione nel caso in cui venga presa la decisione di evacuare i cittadini stranieri dal Libano, ha dichiarato martedì un portavoce dell'esercito francese. Prima il governo inglese ha detto che sta noleggiando un volo per i britannici che vogliono scappare dal Libano dove il governo ha detto che circa mille persone sono state uccise e oltre 6mila ferite negli ultimi giorni.
Portavoce Idf: "Faremo qualsiasi cosa per evitare che si ripeta un 7 ottobre sul confine nord"
Il portavoce del corpo militare israeliano, Daniel Hagari, ha diffuso un video messaggio in cui afferma che Israele sta attaccando dei villaggi militari trasformati in basi operative da Hezbollah come parte di un piano per lanciare un attacco verso Israele.
Suonano le sirene al centro di Israele
Un testimone ha detto a Reuters di aver sentito un'esplosione a Tel Aviv
Esercito libanese: «Nessun ritiro dal confine»
L'esercito libanese ha smentito il fatto che le sue forze si sarebbero ritirate a diversi chilometri dalle zone di confine nel sud. In un post sui social media si legge che «mentre il nemico israeliano continua i suoi attacchi sempre più barbari contro varie regioni libanesi, alcuni media hanno riportato informazioni inesatte sul ritiro dell'esercito dai posti di frontiera meridionali per diversi chilometri alla luce dei preparativi del nemico per effettuare un'operazione di terra all'interno del territorio libanese». «È importante per il Comando dell'esercito chiarire che le unità militari schierate nel sud stanno attuando il riposizionamento di alcuni checkpoint avanzati all'interno dei settori di responsabilità loro designati» continua e sottolinea che «il Comando continua a cooperare e coordinarsi con l'Unifil».
Continua l'esodo verso la Siria
Continua la fuga verso la Siria in proporzioni dopo l'avvio delle incursioni terrestri di Israele. Secondo Sky news sarebbero in migliaia a cercare di passare il confine con la Siria. Molte persone trasportano i propri averi e viaggiano a piedi: la fuga continua nonostante in particolare gli uomini corrano il rischio di essere arruolati nell'esercito siriano o di essere giudicati come disertori.
Hezbollah: «Abbiamo preso di mira l'Idf a Metula»
Hezbollah ha fatto sapere di aver preso di mira due volte i soldati israeliani oltre confine a Metula, nel nord di Israele, con colpi di artiglieria. Il movimento filo-iraniano ha affermato di aver lanciato artiglieria e poi razzi contro "truppe nemiche" a Metula, al confine con il Libano. Al momento non ci sono notizie di eventuali vittime o feriti. Nella sua dichiarazione il gruppo armato libanese non ha tuttavia menzionato l'annuncio di Israele di aver iniziato un'incursione di terra in Libano.
L'Idf si sposta nel Libano orientale
Le truppe di terra dell'esercito israeliano si sono spostate nel Libano orientale, sempre coperti dall'aeronautica militare. Qui, secondo informazioni di intelligence, ci sarebbero infrastrutture terroristiche di Hezbollah. La zona, spiega una nota dell'Idf, è stata anche colpita dal fuoco di artiglieria «con l'obiettivo di distruggere l'infrastruttura terroristica, uccidere i terroristi di Hezbollah e interrompere le attività terroristiche del sud».
Gaza, colpito centro di Hamas in una scuola Unrwa
L'esercito israeliano (Idf) ha comunicato di aver colpito la notte scorsa con un «attacco mirato» terroristi di Hamas in un centro di comando e controllo nell'area di Gaza City, nel nord della Striscia di Gaza. L'esercito ha colpito un complesso che in precedenza fungeva da scuola dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e sarebbe stato utilizzato dai terroristi per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe dell'Idf e lo Stato di Israele.
Pioggia di razzi dal Libano su Israele
Continua dalla notte il lancio di razzi dal Libano verso Israele. L'esercito israeliano ha fatto sapere che dopo un allarme aereo scattato alle 7:36 (le 8:36 in Italia) nella zona di Metula (nord), sono stati identificati 5 razzi provenienti dal Libano, alcuni dei quali sono stati intercettati e altri sono caduti nella zona. Dopo un allarme alle 7:46 nell'area di Avivim (nord), inoltre, sono stati individuati diversi razzi provenienti dal Libano che sono caduti in aree aperte. Infine, dopo un allarme alle 8:01 sempre a Metula, sono stati identificati diversi razzi provenienti dal Libano, alcuni dei quali sono stati intercettati.
L'Idf colpisce siti di produzione di armi di Hezbollah
Gli attacchi aerei israeliani su Beirut hanno preso di mira il quartiere Dahiyeh. Lì sarebbe collocati diversi siti di Hezbollah, tra cui stabilimenti di produzione di armi e altre infrastrutture militari: è quanto si legge in una dichiarazione dll'Idf. «L'organizzazione terroristica Hezbollah costruisce intenzionalmente i suoi siti di produzione di armi e militari sotto il cuore di Beirut e li inserisce nei centri abitati della città» scrive l'esercito, aggiungendo che l'Idf sta continuando a operare «per garantire il ripristino della sicurezza dello Stato di Israele e dei suoi cittadini».
Austin: «Gravi conseguenze per l'Iran se attacca Israele»
L'amministrazione Biden minaccia «gravi conseguenze per l'Iran nel caso in cui decidesse di lanciare un attacco militare diretto contro Israele» in difesa di Hezbollah. Lo ha detto il Segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin in un colloquio telefonico con il suo omologo israeliano Yoav Gallant, al quale ha assicurato che Washington sostiene Israele nella «necessità di smantellare l'infrastruttura di attacco» di Hezbollah «lungo il confine» con il Libano al fine di prevenire «attacchi in stile 7 ottobre contro le comunità settentrionali di Israele». Sul terreno continuano le ostilità: l'aviazione militare israeliana ha intercettato due razzi che dal Libano sono entrati nello spazio aereo del paese nella zona dell'Alta Galilea, mentre un terzo ha violato lo spazio aereo israeliano nella zona di Baram ed è caduto in un'area aperta.
Casa Bianca: «I raid di Tel Aviv sono giustificati, ma rischiosi»
I raid limitati che l'Idf ha lanciato contro le postazioni di Hezbollah sul lato libanese della Blue Line sono «in linea con il diritto di Israele di difendere i propri cittadini e di riportare i civili a casa in sicurezza». Lo ha detto un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca. «Sosteniamo il diritto di Israele di difendersi da Hezbollah e da tutti i gruppi terroristici sostenuti dall'Iran» ha detto il portavoce. «Certo, sappiamo che l'espansione della missione può essere un rischio e continueremo a discuterne con gli israeliani».
Restano sul tavolo le trattative per una tregua. «In definitiva, una risoluzione diplomatica è l'unico modo per raggiungere una stabilità e una sicurezza durature lungo il confine tra Israele e Libano» ha aggiunto, sottolineando la convinzione degli Stati Uniti che i soli mezzi militari non ripristineranno la sicurezza nelle città di confine settentrionali o meridionali di Israele. La dichiarazione della Casa Bianca riecheggia una precedente lettura del Pentagono che esprimeva il sostegno del Segretario alla Difesa Lloyd Austin allo «smantellamento delle infrastrutture di attacco lungo il confine per garantire che Hezbollah non possa condurre attacchi in stile 7 ottobre contro le comunità settentrionali di Israele».
Attacco su un campo di rifugiati palestinesi a Sidone, 13 morti
Israele ha fatto partire un attacco su un edificio nel campo palestinese di Ain al Hilweh vicino a Sidone, nel Libano meridionale, dopo che è cominciata l'operazione di terra delle truppe di Tel Aviv. Si tratta del primo attacco al campo, il più grande tra i campi palestinesi del Libano. L'obiettivo dell'operazione era Mounir Maqdah, il comandante della branca libanese dell'ala militare del movimento palestinese Fatah, le Brigate dei Martiri di al Aqsa.
Secondo funzionari della sicurezza palestinesi citati dal Times of Israel e da Afp, l'edificio colpito nel campo profughi di Ain al Hilweh, vicino alla città meridionale di Sidone, sarebbe stata la casa del figlio di Maqdah. Non è chiaro però se il comandante fosse nella proprietà né se sia stato ucciso. Sono almeno 13 i morti al campo.
Uccisa una giornalista siriana nel raid su Damasco
Nelle prime ore di martedì, si sono registrate anche una serie di esplosioni a Damasco: tra le vittime dell'attacco vi è anche Safaa Ahmed, giornalista e conduttrice televisiva siriana, uccisa insieme ad altre due persone nell'attacco. Lo conferma l'agenzia di stampa Sana citando una fonte militare. «Il nemico israeliano ha lanciato un'aggressione aerea con aerei da guerra e droni dal Golan siriano occupato, prendendo di mira diversi punti di Damasco» scrive in un lancio. aggiungendo che «tre civili sono stati uccisi e altri nove feriti».
Israele: «Nessuna occupazione del sud del Libano»
Nell'approvare l'operazione di terra in Libano, il gabinetto di sicurezza di Israele ha messo in evidenza che l'operazione è mirata e limitata nel tempo e nello spazio, e non punta a occupare il sud del Libano.
Idf: «L'invasione di terra è iniziata nelle ultime ore»
Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha comunicato alla stampa che le forze israeliane «si sono addestrate e preparate negli ultimi mesi» per l'operazione di terra iniziata nel sud del Libano nelle ultime ore. «Le forze di terra sono supportate in uno sforzo d'attacco dall'Aeronautica e dalle forze di artiglieria, che colpiscono obiettivi militari nella zona in un'azione coordinata con i combattenti delle forze terrestri. L'Operazione Northern Arrows prosegue in base alla valutazione della situazione contemporaneamente ai combattimenti a Gaza e in altri teatri» ha dichiarato
Idf: «Iniziati gli attacchi mirati nel sud del Libano»
Le forze armate israeliane hanno annunciato ufficialmente con un comunicato di aver iniziato «attacchi mirati» contro Hezbollah nel sud del Libano. Nella nota si spiega che gli obiettivi degli attacchi terrestri si trovavano in villaggi vicino al confine e rappresentavano una minaccia immediata per le comunità nel nord di Israele. L'aeronautica israeliana e l'artiglieria starebbero supportando le forze di terra con attacchi precisi su obiettivi militari. Le operazioni sono state approvate e condotte in conformità con le decisioni delle autorità politiche del paese, aggiunge l'Idf. Si tratta della prima conferma israeliana di operazioni sul terreno in territorio libanese.
Meloni segue la situazione del Libano: «La priorità è la protezione civili, urgente la de-escalation»
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha diffuso una nota sull'operazione in corso. «Sto seguendo da vicino la drammatica situazione in Libano in contatto costante con i Ministri della Difesa e degli Esteri». Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, in una dichiarazione, sottolinea che «la protezione dei civili resta la priorità così come garantire la sicurezza dei militari del contingente italiano di UNIFIL presenti nel sud del Libano». «L'Italia - prosegue Meloni - continuerà a lavorare con i suoi alleati per la stabilizzazione del confine tra Israele e Libano e il ritorno degli sfollati alle proprie case. Una de-escalation a livello regionale è urgente e necessaria e l'Italia continuerà a fare la sua parte anche in qualità di Presidente del G7».
Registrati sei attacchi contro Beirut sud
Israele ha condotto almeno sei attacchi a sud di Beirut dopo la mezzanotte di martedì, dopo che l'esercito israeliano ha chiesto ai residenti del sobborgo della roccaforte di Hezbollah noto come Dahiyeh di evacuare. Lo riferisce un funzionario della sicurezza libanese citato dal Times of Israel.
© Riproduzione riservata