L’’imbarcazione «legata a Israele» è sotto il controllo di Teheran. La risposta israeliana con l’appoggio degli Usa: «L’Iran subirà conseguenze se aggrava la situazione»
Il conflitto in Medio Oriente si allarga pericolosamente allo stretto di Hormuz e quindi alla libertà di navigazione messa sotto scacco ancora una volta. E questa volta non dal partito degli Houthi, alleati di Teheran, ma direttamente le forze iraniane ad entrare in campo con gli elicotteri.
Mentre fonti dell’intelligence Usa hanno ribadito che «l’Iran ha già armato 100 missili» e il presidente americano Joe Biden ha avvertito ancora una volta di non colpire Israele con centinaia di droni e missili cruise, la tv di stato iraniana ha confermato che una nave da cargo «legata a Israele» è stata sequestrata dalle forze della Repubblica islamica nello stretto di Hormuz.
Una notizia prima anticipata da media del Golfo e da un’autorità marittima internazionale. L’agenzia ufficiale Iran ha affermato che la nave da cargo «legata a Israele» è stata sequestrata dalle forze speciali dei Guardiani della Rivoluzione nello stretto di Hormuz.
«Una porta-container intitolata Mcs Aries è stata presa dalle forze speciali marittime» nel corso di «un’operazione condotta con un elicottero nei pressi dello Stretto di Hormuz», ha scritto l’Irna. L’agenzia iraniana conferma che la nave «batte bandiera portoghese ed è gestita dalla società Zodiac, che appartiene al capitalista sionista Eyal Ofer», e stava «dirigendosi verso le acque territoriali iraniane».
Sulla nave sequestrata ci sono 25 membri di equipaggio, rende noto la società di spedizioni marittime Msc. «Siamo spiacenti di confermare che la Msc Aries, di proprietà di Gortal Shipping Inc, affiliata a Zodiac Maritime, e noleggiata da Msc, è stata abbordata dalle autorità iraniane con un elicottero» e «ci sono 25 membri dell’equipaggio a bordo», ha reso noto la Mediterranean Shipping Company (Msc), con sede a Ginevra.
L’avvertimento di Israele
Israele: «L’Iran subirà conseguenze se aggrava la situazione». Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari in un comunicato diffuso durante il riposo sabbatico. «Israele», ha aggiunto, «è in massima allerta. Abbiamo aumentato la nostra disponibilità a proteggere Israele da ulteriori aggressioni iraniane. Siamo anche pronti a rispondere. L’Idf è pronto a tutti gli scenari e intraprenderà i passi necessari, insieme ai suoi alleati, per proteggere il popolo di Israele».
Il Wall Street Journal riporta che gli Stati Uniti che hanno assicurato il loro appoggio a Tel Aviv nonostante i dissidi con Netanyahu sulla conduzione delle operazioni a Gaza, hanno spostato le navi da guerra in posizione per proteggere non solo Israele ma le proprie forze in Medio Oriente, in mezzo alla crescente preoccupazione che l’Iran possa lanciare un attacco diretto contro lo stato ebraico.
Gli Stati Uniti, poi, – riferiscono alla Cnn un alto funzionario dell’amministrazione Biden – si aspettano che l’Iran effettuerà «attacchi contro molteplici obiettivi all’interno di Israele» e che nell’operazione «potrebbero essere coinvolti alleati di Teheran». In Medio Oriente «purtroppo la situazione è molto tesa, i rischi di una escalation ci sono», ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
«Ieri ho parlato per un’ora con il ministro degli Esteri dell’Iran e ho invitato alla prudenza. Mi sono preoccupato di tutelare i militari italiani che sono al confine tra Libano e Israele», ha aggiunto, «e ho insistito sulla necessità di garantire il traffico mercantile attraverso Suez e il mar Rosso. Mi è stato detto che gli Houthi non attaccheranno mercantili che non portano armi a Israele».
Ucciso un ragazzo israeliano in Cisgiordania
l ragazzino israeliano di 14 anni Binyamin Achimair scomparso da venerdì in Cisgiordania «è stato ucciso in un attacco terroristico» e il suo corpo è stato trovato nell’area di Malachei HaShalom, da dove era sparito. Lo hanno annunciato l’esercito e la polizia israeliani che lo stavano cercando. «Le forze dell’IdF e dello Shin Bet stanno dando la caccia agli spregevoli assassini e a chiunque abbia collaborato con loro. Arriveremo agli assassini e ai loro complici, come facciamo a chiunque faccia del male ai cittadini dello Stato di Israele», ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu sull’uccisione del giovane israeliano, sparito in Cisgiordania.
Il ministero della Sanità a Gaza gestito da Hamas ha dichiarato che almeno 33.686 persone sono state uccise nella Striscia negli oltre sei mesi di guerra. Il bilancio comprende almeno 52 morti nelle ultime 24 ore, si legge in una nota del ministero.
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