- A un anno dall’ennesima vittoria di Aleksandr Lukashenko alle elezioni del 9 agosto 2020, la repressione delle opposizioni e della libertà di stampa in Bielorussia non si è mai fermata.
- Il numero di violazioni, secondo i dati raccolti dall’Associazione bielorussa di giornalisti nel 2020, risulta 8 volte superiore rispetto alla media del decennio 2010-2019. Un totale di 856 casi di arresto, detenzione, cause amministrative e penali.
- Sono molti i giornalisti, bielorussi e stranieri, che hanno denunciato violenze fisiche, torture e trattamenti inumani durante le manifestazioni. Iryna Arakhouskaya, una giornalista freelance che collaborava con il canale televisivo The Belsat, è stata ferita alla gamba da una pallottola di gomma.
Così Lukashenko fa di tutto per soffocare la libertà di stampa


10 agosto 2021 • 10:55