Il servizio penitenziario russo (Fsin) ha confermato l'arresto dell’attivista politico inviso a Putin all’aeroporto, subito dopo il suo rientro dalla Germania. L’attivista è accusato di numerose violazioni della libertà condizionale e delle condizioni di una pena detentiva sospesa. L’estate scorsa, Navalny è stato vittima di un avvelenamento
L’attivista politico russo Aleksej Navalny è stato arrestato a Mosca. Il servizio penitenziario russo (Fsin) ha confermato l'arresto di Navalny all’aeroporto dopo il suo rientro dalla Germania, dicendo che è accusato di numerose violazioni della libertà condizionale e delle condizioni di una pena detentiva sospesa. Navalny - ha fatto sapere il sistema penitenziario - resterà in custodia finché una Corte non deciderà sul suo caso.
L’udienza di garanzia, riferisce Geopolitical center, è fissata per il 29 gennaio.
Precedentemente il Fsin aveva riferito che per Navalny il fatto di stare fuori dal Paese (era in Germania per curarsi a seguito dell'avvelenamento di agosto con un gas nervino di cui accusa il Cremlino) aveva violato le condizioni previste da una pena sospesa del 2014 a suo carico per appropriazione indebita.
Il caso
Navalny è stato colpito da un malore il 20 agosto mentre si trovava su un aereo diretto verso la città russa, Omsk. Su richiesta della famiglia, l’attivista politico è stato ricoverato all’ospedale Charité di Berlino dove è stato curato per oltre un mese. Fin dall’inizio si è sospettato un coinvolgimento dei servizi segreti russi nell’evento viste le forti critiche di Navalny contro Putin. L’attivista è riuscito a ottenere una confessione da parte dei servizi segreti, ma Putin ha sempre smentito.
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