Secondo i file declassificati, MBS avrebbe approvato l’omicidio del giornalista avvenuto il 2 ottobre 2018
Un rapporto della Cia ha fornito nuove prove sul coinvolgimento del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (MBS) nell’omicidio del giornalista, Jamal Khashoggi, scomparso nell’ambasciata saudita a Istanbul nell’ottobre del 2018. La direttrice dell’intelligence, Avril Haines, ha infatti deciso di rendere pubblico il report entro il 26 febbraio. Secondo i file declassificati, MBS avrebbe approvato l’omicidio del giornalista. Un rapporto canadese lo ha inoltre accusato di avere fornito tramite una compagnia aerea da lui acquistata, i jet necessari al trasporto della squadra di sicari assoldati per l’assassinio.
A riportare le anticipazioni sono state la Cnn e Reuters. Prima della pubblicazione del report, il presidente americano, Joe Biden, ha telefonato al re saudita Salman. Si tratta di un messaggio di rottura rispetto alle usanze del suo predecessore Donald Trump che aveva finora sempre interloquito solo con MBS a cui Salman ha da tempo affidato la gestione degli affari.
Cos’è l’omicidio Khashoggi
Editorialista del Washington Post e con ogni probabilità membro dei Fratelli musulmani, nel 2018 Khashoggi era diventato uno dei principali critici del nuovo corso intrapreso da MBS. Il 2 ottobre del 2018 il giornalista si era recato all’ambasciata saudita a Istanbul per ritirare un documento che gli permettesse di dimostrare di essere divorziato in maniera tale da poter sposare la sua fidanzata. Prima di entrare nell’edificio, Khashoggi aveva chiesto alla compagna di dare l’allarme se non fosse uscito entro tre ore.
Da quel momento in poi non è stato più rivisto. Secondo le autorità turche, il giornalista sarebbe stato aggredito e tagliato a pezzi mentre era ancora vivo. A compiere l’omicidio sarebbero stati gli agenti segreti dell’intelligence saudita. L’Arabia Saudita ha sempre negato ogni accusa. Ma in tutto il mondo le associazioni per i diritti umani e per la libertà di stampa hanno chiesto ai governi occidentali di interrompere i loro legami con il regime. L’ex presidente americano, Donald Trump, era rimasto sordo a queste richieste. Ma ora Biden sembra avere deciso di attuare un altro approccio pubblicando il report e ritirando il suo appoggio militare alle operazioni saudite in Yemen.
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