La polizia ha tentato di eseguire un mandato di arresto nei confronti dell’ex premier per non essersi presentato più volte in tribunale dove è in corso un processo per corruzione. «Lanceranno gas lacrimogeni alla nostra gente e faranno altre cose del genere, ma dovete sapere che non hanno alcuna giustificazione per farlo», ha detto Khan in un video pubblicato online
Continuano le tensioni in Pakistan tra gli agenti di polizia e i sostenitori dell’ex primo ministro Imran Khan. I violenti scontri si sono verificati fuori la casa di Khan nella città orientale di Lahore, quando la polizia ha tentato di eseguire un mandato di arresto nei suoi confronti per non essersi presentato più volte in tribunale dove è in corso un processo per corruzione.
È la seconda volta che un contingente di polizia è stato inviato fuori l’abitazione dell’ex premier pakistano che gode il sostengo di centinaia di persone e punta a un suo ritorno per le prossime elezioni. Dopo le violenze, Imran Khan ha incontrato i suoi sostenitori e promesso alla polizia che si sarebbe presentato in tribunale a Islamabad il prossimo 18 marzo.
Una corte di Lahore ha ordinato alla polizia di ritirarsi dall’operazione di arresto che, secondo i giudici, non può avvenire prima di giovedì, ufficialmente per facilitare il regolare svolgimento di una partita di cricket.
Gli scontri
Gli agenti sono stati accolti da almeno 200 sostenitori di Khan, alcuni dei quali brandivano bastoni e lanciavano pietre, avvolti nelle bandiere rosse e verdi del partito di Khan Pakistan Tehreek-e-Insaf (Pti). In risposta gli agenti hanno usato un idrante e gas lacrimogeni sulla folla.
«Oggi dico a tutta la nazione che sono pronti ancora una volta, verranno di nuovo», ha detto il 70enne Khan in un video pubblicato online. «Lanceranno gas lacrimogeni alla nostra gente e faranno altre cose del genere, ma dovete sapere che non hanno alcuna giustificazione per farlo».
Le elezioni di ottobre
Da mesi Imran Khan tiene comizi contro l’attuale governo guidato dal primo ministro Shehbaz Sharif, aumentando la tensione politica tra le parti. In una manifestazione Khan è stato anche colpito da un proiettile alla gamba durante una manifestazione, un tentativo di omicidio che ha attribuito a Sharif. In attesa delle elezioni di ottobre il paese è in recessione economica e spera di ottenere ulteriori prestiti dal Fondo monetario internazionale. Alla crisi si somma il problema terrorismo con attacchi suicidi che sono sempre più diffusi nel paese.
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