La giocatrice di basket americana era stata arrestata con l’accusa di detenzione di droga una settimana prima dell’invasione dell’Ucraina: secondo molti, dopo la condanna, i russi proveranno a scambiarla con un trafficante di armi detenuto negli Stati Uniti
È iniziato oggi a Mosca il processo a Brittney Griner, la giocatrice di basket americana arrestata per detenzione di droga una settimana prima dell’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Fino ad oggi Griner ha trascorso quattro mesi detenuta in un carcere russo. Secondo il suo avvocato, il processo durerà un paio di mesi. Tutti gli osservatori dicono che si concluderà quasi sicuramente con una condanna.
Il dipartimento di Stato americano sostiene che Griner è detenuta ingiustamente e che il suo processo è in realtà una scusa del Cremlino per esercitare pressione sugli Stati Uniti. Secondo i media russi, come l’agenzia di stato Tass, sarebbero in corso trattative tra Russia e Stati Uniti per scambiare Griner con Viktor Bout, un cittadino russo condannato negli Stati Uniti a 25 anni di carcere per traffico di armi. L’amministrazione Biden, per il momento, non ha confermato i colloqui.
Il caso
Griner è una delle più note giocatrici di basket degli Stati Uniti, per sette volte inclusa tra le migliori giocatrici della lega Wnba e vincitrice di due medaglie d’oro olimpiche. Griner è stata la prima atleta apertamente gay a firmare un contratto di sponsorizzazione con la Nike.
Lo scorso febbraio, Griner si trovava in Russia per giocare una partita con la squadra di basker Ummc Yekaterinburg. Come molte sue colleghe della Wnba, anche Griner arrotonda il suo stipendio giocando per squadre di altri paesi.
Griner è stata arrestata mentre si preparava a lasciare il paese. Le guardie di frontiera sostengono di aver trovato tracce di hashis in alcuni contenitori di liquido per sigarette elettroniche che l’atleta aveva con sé. La pena massima per i reati di cui è accusata sono dieci anni di detenzione in una colonia penale.
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