Il presidente russo Vladimir Putin ha delineato le condizioni della Russia per un immediato cessate il fuoco e l’inizio delle negoziazioni per mettere fine alla guerra con l’Ucraina. Lo ha riportato l’agenzia russa Ria Novosti. L’invasione russa è iniziata il 24 febbraio 2022 ed è in corso da oltre due anni. Durante il discorso di venerdì il presidente russo ha fatto sapere che Mosca interromperebbe gli attacchi se Kiev si ritirasse dalle quattro regioni ucraine: Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia.

Queste regioni includerebbero aree mai controllate dalla Russia nei due anni di invasione o dalle quali si è ritirata. Putin ha chiarito che avrebbe definito una posizione massimalista in qualsiasi dialogo di pace, riporta il Financial Times. 

In quella che Putin definisce «una proposta reale di pace», l’Ucraina dovrà avere «uno status neutrale, non allineato» e non dovrà disporre di armi nucleari, e quindi rinunciare a entrare nella Nato. «Stiamo parlando non del congelamento del conflitto ma della sua cessazione totale», ha detto il presidente russo, e se l’occidente e l’Ucraina rifiuteranno, ha avvertito, si assumeranno la «responsabilità della continuazione dello spargimento di sangue».
Secondo quanto riporta Ria Novosti, ha sostenuto che «queste disposizioni basilari e fondamentali dovranno essere registrate sotto forma di accordi internazionali fondamentali» e che «naturalmente ciò implica anche l'abolizione di tutte le sanzioni occidentali contro la Russia».

Le reazioni al G7

Putin ha definito la decisione unanime del G7 di utilizzare gli interessi degli asset russi congelati per sostenere la difesa di Kiev «un furto», che non rimarrà impunito. Lo ha detto, riporta l’agenzia Interfax, parlando al ministero degli Esteri. 

Il mondo è «inammissibilmente vicino al punto di non ritorno», ha poi aggiunto, e rischia una «tragedia» a causa «dell'egoismo e dell'arroganza dei Paesi occidentali», che parlano della necessità di infliggere una sconfitta strategica alla Russia senza considerare che essa «è in possesso di uno dei più grandi arsenali nucleari del mondo».

Il presidente russo ha poi criticato la conferenza di pace sull’Ucraina, in programma a Lucerna, in Svizzera, da sabato. «Un altro trucco che mira a distogliere l’attenzione di tutti dalle cause della crisi ucraina» e «per dare ancora una volta un’apparenza di legittimità alle attuali autorità ucraine», ha dichiarato Putin, concludendo: «Evidentemente l'Occidente non ha abbandonato l’idea di formare una sorta di coalizione internazionale antirussa e di dare l’impressione di esercitare pressioni sulla Russia».

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