«La Russia ha dimostrato di poter rispondere a qualsiasi sfida». Così il presidente russo Vladimir Putin ha iniziato il suo discorso all’Assemblea federale, trasmesso anche in diretta televisiva a tutta la nazione. «Siamo chiamati a rispondere a eccezionali sfide e appelli», ha detto, affermando che la maggioranza dei russi sostengono quella che lui continua a chiamare operazione militare speciale in Ucraina.

Davanti alle Camere riunite del parlamento, Putin ha detto che «la Russia non ha iniziato questa guerra, ma faremo di tutto per sradicare il nazismo, per proteggere la sovranità dei nostri cittadini». Ha accusato l’Occidente di «fare con la Russia lo stesso che ha fatto con l'Ucraina, per portare discordia e indebolirla dall'interno, ma ha sbagliato i calcoli».

La Nato in Ucraina

«Anche noi abbiamo armi capaci di raggiungere i vostri territori», ha detto il presidente russo rivolgendosi agli alleati della Nato: «Hanno tentato in passato di combattere la Russia, ma ora le conseguenze saranno pessime».

«Comprendiamo – ha aggiunto – che l’Occidente sta cercando di trascinarci in una corsa agli armamenti, logorandoci e ripetendo il trucco a cui riuscirono negli anni ‘80 con l’Unione Sovietica». E ancora: «Tutto quello che l'Occidente sta escogitando porta veramente alla minaccia di un conflitto con armi nucleari e quindi all'annientamento della civiltà». Tuttavia, Putin, che si appresta a vincere le prossime elezioni nazionali, ha anche detto che non ha intenzione di ingaggiare un conflitto armato con gli stati occidentali. Questo accadrebbe solo nel caso in cui le forze Nato dovessero entrare in Ucraina, con conseguenze definite «tragiche».

Sul campo Putin ha ammesso che dal 24 febbraio del 2022 in Ucraina sono stati usati anche missili ipersonici Kinzhal e Zirkon. Diversi errori sono stati fatti ma ora «le forze armate russe stanno avanzando con sicurezza in varie direzioni» e «le loro capacità di combattimento sono aumentate molte volte». 

«Vediamo dove abbiamo problemi, capiamo cosa deve essere fatto, questo lavoro viene svolto continuamente», ha detto Putin il cui esercito nell’ultimo anno ha impresso alla guerra una nuova fase in favore della Russia.

La via del dialogo

«La Russia è pronta a dialogare con gli Stati Uniti sulle questioni legate alla stabilità strategica. Ma ecco cosa vorrei sottolineare, cari colleghi, per farmi capire bene. In questo caso, abbiamo a che fare con uno stato i cui circoli dominanti intraprendono azioni apertamente ostili contro di noi», ha detto Putin. «Discuteranno seriamente con noi questioni di stabilità strategica, cercando allo stesso tempo di infliggere alla Russia, come dicono loro stessi, una sconfitta strategica sul campo di battaglia. Questo è un chiaro esempio di ipocrisia». Al momento, però le trattative per arrivare alla pace sono ancora ferme. Nel fine settimana il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che ci sarà un vertice di negoziati in Svizzera il prossimo aprile dove spera di raggiungere una bozza elaborata per un piano di pace da presentare a Mosca.

L’economia

Diversi esperti si domandano quanto ancora l’economia russa possa reggere il peso della guerra e delle sanzioni imposte dall’Unione europea e dagli Stati Uniti. In questi due anni «si è dimostrata flessibile e sostenibile», ha detto Putin ringraziando ingegneri e imprenditori «per il lavoro svolto nell'interesse della Russia», e ha elogiato il lavoro delle imprese nazionali «che hanno aumentato la produzione per soddisfare le esigenze dell'esercito».

«Le aziende russe – ha aggiunto – hanno inviato miliardi di rubli in due anni per sostenere i militari russi».

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