Lunedì mattina un attacco israeliano ha colpito la città di Tiro, nel sud del Libano, uccidendo almeno cinque persone e ferendone dieci. Lo ha annunciato il ministero della Salute libanese che ha diffuso anche il bilancio delle vittime dall’inizio dell’offensiva dell’Idf. In base al conteggio aggiornato a sabato 26 ottobre, sono 2.672 le persone morte negli attacchi e 12.468 i feriti. Nel nord della Striscia di Gaza – riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa – sono almeno 11 i palestinesi uccisi nel raid sul campo profughi di Shati. Wafa scrive che il target era la scuola Asmaa, che ospitava sfollati e, secondo Al Jazeera, tra le vittime ci sono tre giornalisti. 

Un alto funzionario di Hamas ha aperto uno spiraglio per un accordo: «Può essere raggiunto», ha detto. Nel frattempo sul fronte iraniano, il comandante delle Guardie rivoluzionarie ha avvertito che le conseguenze dell’attacco israeliano saranno «amare e inimmaginabili». Dall’Egitto intanto una proposta di due giorni di tregua a Gaza e uno scambio limitato di ostaggi.

PUNTI CHIAVE

13:36

Finito il round negoziale a Doha 

13:21

Gaza: oltre 43mila morti e 101mila feriti da inizio guerra

11:50

Crosetto in Israele per incontri istituzionali

13:42

Libano denuncia Israele all'Onu per gli attacchi sui giornalisti 

Il governo libanese ha presentato una denuncia al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per gli attacchi israeliani contro i media dopo la morte di tre giornalisti in un raid compiuto venerdì scorso nel sud del paese.

In una nota pubblicata sul social X, il ministero degli Esteri libanese ha dichiarato che "i ripetuti attacchi israeliani contro i media costituiscono un crimine di guerra" e ha chiesto che le autorità israeliane "siano ritenute responsabili" e "vengano punite per questo". Sempre secondo Beirut, questo genere di attacchi "mina i principi del giornalismo libero, il più importante dei quali è il miglioramento della sicurezza dei giornalisti e il flusso libero delle informazioni".

 

13:36

Finito il round negoziale a Doha 

Il round negoziale a Doha, cui hanno partecipato i capi del Mossad, della Cia e il premier quatariota Mohammed Al-Thani, è terminato. Lo riporta il media israeliano Ynet ricordando che si è trattato del primo incontro tra le parti negli ultimi due mesi ed il primo dopo l'uccisione del capo di Hamas Sinwar.   La rete libanese Lbci ha affermato, citando una fonte diplomatica, che "l'incontro di Doha ha aperto una porta. Ci sono lievi progressi sulla questione di Gaza, ma c'è un desiderio reale di condurre uno scambio di prigionieri tra Hamas e Israele". 

13:21

Gaza: oltre 43mila morti e 101mila feriti da inizio guerra

 

Sono oltre 43mila i palestinesi uccisi e 101mila quelli rimasti feriti nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra il 7 ottobre dello scorso anno. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza City aggiornando il bilancio delle vittime a 43.020 e a 101.110 quello dei feriti. Solo nelle ultime 48 ore, ha precisato, 95 palestinesi sono stati uccisi e 277 sono rimasti feriti.

12:16

Iraq protesta all'Onu: "Israele ha violato nostro spazio aereo"

L'Iraq ha presentato un memorandum di protesta al segretario generale delle Nazioni Unite e al Consiglio di sicurezza dell'Onu, affermando che Israele ha violato il suo spazio aereo nell'effettuare l'attacco all'Iran. Lo riferisce l'ufficio del primo ministro iracheno. "Gli aerei aggressori israeliani hanno violato lo spazio aereo e la sovranità dell'Iraq e hanno usato lo spazio aereo iracheno per effettuare l'attacco alla Repubblica Islamica dell'Iran del 26 ottobre", si legge nel comunicato. Il primo ministro iracheno, Mohammed Shia al-Sudani, ha dato ordine al ministro degli Esteri iracheno di discutere la questione con gli Stati Uniti, fa sapere ancora l'ufficio del premier. I due Paesi hanno recentemente raggiunto un accordo per iniziare a concludere la missione della coalizione guidata dagli Stati Uniti per combattere contro l'Isis e per ritirare molte delle truppe Usa rimaste nel Paese. Domenica la milizia irachena Kataib Hezbollah, sostenuta dall'Iran, ha rilasciato una dichiarazione in cui accusa gli Stati Uniti di essersi coordinati con Israele per utilizzare lo spazio aereo iracheno per lanciare l'attacco all'Iran e minaccia ritorsioni contro le forze Usa. 

11:50

Crosetto in Israele per incontri istituzionali

 

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, è arrivato in Israele. Nel corso dell'attività effettuerà una serie di incontri istituzionali. Lo rende noto, su X, il Ministero della Difesa.

11:46

Idf, catturati 100 membri di Hamas in ospedale di Jabalia

L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver arrestato "circa 100 terroristi" del gruppo filo-iraniano Hamas all'interno dell'ospedale Kamal Adwan diJabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Alcune delle persone catturate, ha precisato l'esercito in un comunicato pubblicato su Telegram, avevano "preso parte al massacro del 7 ottobre" in Israele. Nell'ospedale e nell'area circostante sono state trovate "armi, fondi per il terrorismo e documenti di intelligence", ha aggiunto, sottolineando che alcuni dei "terroristi arrestati hanno tentato di fuggire durante l'evacuazione dei civili" dall'ospedale.

10:20

L'Iran userà tutti gli strumenti disponibili per rispondere all'attacco israeliano

Lo ha detto il portavoce del ministro degli Esteri

10:01

L'Iraq condanna la violazione del suo spazio aereo da parte di Israele

"L'Iraq ha inviato una nota ufficiale di protesta al Segretario generale, António Guterres, e al Consiglio di sicurezza dell'Onu, condannando la flagrante violazione commessa dall'entità sionista riguardo allo spazio aereo e alla sovranità dell'Iraq, nonché l'uso dello spazio aereo iracheno per effettuare un attacco contro la Repubblica islamica dell'Iran il 26 ottobre", si legge nella dichiarazione del Parlamento iracheno citata dall'agenzia Ina. La nota sottolinea inoltre che l'Iraq vieta l'uso sia del proprio spazio aereo che del proprio territorio per attaccare altri Stati, soprattutto vicini, con i quali intrattiene rapporti di amicizia e di reciproco interesse. 

09:10

«Un accordo può essere raggiunto», ha detto un alto funzionario di Hamas

 

Un alto funzionario di Hamas, Husam Badran, ha affermato che "un accordo può essere raggiunto" con Israele se il premier Benjamin Netanyahu conferma il suo impegno su quanto già concordato. A renderlo noto l'agenzia di stampa Shehab filo-Hamas, riporta il Times of Israel.

"Le nostre richieste sono chiare e conosciute, e un accordo può essere raggiunto, a condizione che Netanyahu rimanga impegnato su quanto già concordato", ha detto Badran. Non è chiaro se la dichiarazione sia una reazione alla proposta egiziana di un cessate il fuoco di 2 giorni a Gaza per lo scambio di 4 ostaggi israeliani con alcuni prigionieri palestinesi.

09:09

Wafa, almeno 11 morti nel raid israeliano sul nord di Gaza

Sono almeno 11 i palestinesi uccisi in un raid israeliano sul campo profughi di Shati, nel nord della Striscia di Gaza, riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. 

Wafa riferisce che l'attacco ha preso di mira la scuola Asmaa, che ospitava sfollati, e secondo al Jazeera tra le vittime ci sono tre giornalisti. 

09:07

Ministero della Sanità libanese: 2.672 morti e 12.468 feriti

Il bilancio delle vittime pubblicato dal ministero della Sanità libanese, aggiornato al 26 ottobre, riporta 2.672 morti e 12.468 feriti dall'inizio dell'offensiva israeliana e dello scontro tra l'Idf ed Hezbollah. 

09:05

Libano, almeno cinque morti nell'attacco israeliano sulla città di Tiro

 

Sono almeno cinque le persone uccise e dieci i feriti in un attacco israeliano lanciato questa mattina nel centro della città di Tiro, nel sud del Libano, secondo quanto scritto in un comunicato dal ministero della Sanità libanese, che lo ha definito "un attacco nemico israeliano" contro un edificio. "Si sta lavorando per rimuovere le macerie", aggiunge la nota. 

08:45

L'Egitto propone due giorni di cessate il fuoco

Una tregua di due giorni a Gaza e un limitato scambio di ostaggi. È quello che propone il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per garantire "un cessate il fuoco completo".

La proposta prevede lo scambio di quattro ostaggi israeliani detenuti a Gaza con prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane e sarà seguita da ulteriori negoziati entro 10 giorni, ha dichiarato Sisi in una conferenza stampa al Cairo.

Non ha detto se il piano sia stato presentato formalmente a Israele o a Hamas. Un intervento arrivato mentre Israele continua continua a colpire il territorio palestinese, così come quello libanese e ha lanciato attacchi aerei contro l'Iran. Gli attacchi di sabato, la seconda volta che Israele si è vendicato degli attacchi di missili balistici iraniani, hanno suscitato appelli globali alla moderazione.

Su richiesta dell'Iran, oggi si riunirà il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, a cui è stato chiesto di condannare gli attacchi israeliani che hanno ucciso quattro soldati.

08:30

Khamenei minaccia ma “parla” anche ai suoi. Un tir ha colpito una zona a nord di Tel Aviv

«Il male del regime sionista nel suo attacco di sabato contro l’Iran non dovrebbe essere né ingigantito né sminuito». A 24 ore di distanza dai raid israeliani «mirati» che hanno colpito obiettivi militari in Iran, la guida suprema Ali Khamenei interviene e assicura: «Questo errore di calcolo dei sionisti deve essere ridimensionato, affinché comprendano il potere e la determinazione dell’Iran».

Secondo l’ayatollah, le autorità iraniane decideranno la reazione appropriata, basandosi sull’interesse del Paese. Ma le parole di Khamenei sembrano essere più un messaggio rivolto all’interno che un monito per i «nemici». E sembrano avvalorare la tesi secondo cui, alla fine, Teheran non risponderà agli attacchi delle Idf.

[...] Una persona è morta e 40 sono rimaste ferite, dei quali dieci in gravi condizioni, dopo essere state investite da un camion alla fermata dell’autobus. Il camionista è stato ucciso da civili armati presenti sulla scena.

Il tir ha colpito a Glilot, appena a nord di Tel Aviv, nella zona dove si trova il quartier generale del Mossad e diverse unità di intelligence dell’Idf, tra cui la 8200. Hamas ha detto che l’attacco «è stato una risposta ai crimini commessi dall’occupazione sionista». La polizia sta indagando per scoprire ulteriori dettagli, tra cui il movente dell’attacco. (Vittorio Da Rold)

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