Il bilancio del massiccio raid israeliano nella zona di al Mawasi, a Khan Younis nel sud di Gaza, è arrivato a quota 71 morti e 289 feriti. Lo riferisce il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas. Per l’organizzazione, «l'attacco a Khan Younis è la prova che Israele non è interessato a raggiungere un accordo» su un cessate il fuoco a Gaza e la liberazione di ostaggi. Nel raid è stato ucciso anche Rafaa Salama, comandante della Brigata Khan Younis. Il comandante dell'ala militare di Hamas Muhammad Deif è rimasto gravemente ferito. È quanto riferisce il canale saudita al-Hadath. L'Idf ha confermato che l'attacco ha preso di mira proprio Salameh e Deif, dicendo che si trovavano in un edificio basso tra la zona di al Mawasi e Khan Younis, in una zona civile, ma non in una tendopoli di sfollati palestinesi. Secondo fonti militari, altre decine di agenti di Hamas si trovavano nell'area del sito quando è stato colpito, comprese le guardie.

Intanto, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant è riunito con i vertici delle Forze di difesa e dello Shin Bet, il servizio segreto interno, «alla luce degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza». Lo riferiscono i media israeliani. Il premier Benyamin Netanyahu è stato aggiornato «su tutti gli sviluppi e continuerà a ricevere regolari notizie» sugli ultimi sviluppi a Gaza ha fatto sapere l'ufficio del premier stesso ricordando che Netanyahu «ha dato già all'inizio della guerra una direttiva permanente per eliminare gli alti funzionari di Hamas».

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