L’attacco ucraino di ieri mattina a Sebastopoli sarebbe il motivo addotto da Lavrov come giustificazione alla decisione del Cremlino
Il ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, ha annunciato che la Russia ha sospeso la sua partecipazione all'accordo sul grano dopo l’attacco ucraino a Sebastopoli. In mattinata gli ucraini avevano attaccato con i droni quattro navi da guerra russe nella baia di Sebastopoli.
«Nel corso della respinta di un attacco terroristico alla rada esterna di Sebastopoli, quattro veicoli marini senza pilota sono stati distrutti utilizzando armi navali e l'aviazione navale della flotta del Mar Nero, altri tre veicoli sono stati distrutti nella rada interna. Il dragamine marittimo Ivan Golubets ha subito lievi danni», aveva reso noto Lavrov.
Il coinvolgimento della marina inglese nell’attacco
Il Cremlino ha accusato la Gran Bretagna di aver contribuito alla preparazione dell'attacco con i droni. Secondo quanto riportato in un primo momento dalla Tass, i preparativi per l'attacco sarebbero stati condotti da specialisti britannici con sede a Ochakov, nell'oblast di Nikolaev.
La conferma dell’accusa è arrivata dalla portavoce del ministo degli esteri, Maria Zakharova, che nel suo canale Telegram ha scritto: «Mentre specialisti britannici partecipavano direttamente all'attacco terroristico del regime di Kiev a Sebastopoli, l’ambasciatore britannico deponeva fiori alla Pietra Soloveckij alla vigilia del giorno della memoria per le vittime delle repressioni politiche».
Londra ha rigettato le accuse al mittente e il ministro della difesa, Ben Wallace, ha scritto su Twitter: «Per sminuire la loro disastrosa gestione dell'invasione illegale dell'Ucraina, il Ministero della Difesa russo sta ricorrendo a false affermazioni di portata epica. Questa storia inventata dice di più sulle frizioni all'interno del governo russo piuttosto che sull'Occidente».
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