È nato Scenari, lo speciale geopolitico a cura di Dario Fabbri. Un inserto mensile pubblicato insieme al quotidiano Domani che ospiterà analisi, mappe, grafici e approfondimenti sui principali avvenimenti della politica internazionale
Nasce Scenari, lo speciale geopolitico a cura di Dario Fabbri. Si tratta di un inserto mensile pubblicato insieme al quotidiano Domani che ospiterà analisi, mappe, grafici e approfondimenti sui principali avvenimenti della politica internazionale. Cliccando qui è possibile iscriversi alla newsletter, per restare aggiornati su tutti i numeri e le novità di Scenari.
L’Europa contesa
Il primo numero, pubblicato in edicola e su app venerdì 25 febbraio, è dedicato alla guerra in Ucraina e a come questa crisi cambia il mondo e le nostre vite. Tredici articoli con mappe e foto che spiegano come si è arrivati all’invasione russa e i prossimi possibili scenari geopolitici.
Il numero si apre con l’editoriale di Dario Fabbri dal titolo Il Continente decisivo, un articolo che rimarca l’importanza strategica del continente europeo nonostante il mito diffuso del secolo asiatico.
Segue un articolo, sempre di Fabbri, che spiega come la Russia sia arrivata alla scelta della guerra. Il numero ospita anche due articoli di dibattito: il primo, a firma di Herbert Reed (ex funzionario del dipartimento di Stato americano), sul perché non dovremmo difendere l’Ucraina; il secondo, dell’analista geopolitica Natia Seskuria, spiega invece le ragioni per cui l’Europa e gli Stati Uniti devono difendere la democrazia di Kiev.
L’articolo della politologa Mara Morini fornisce una chiave di lettura su cosa vuole davvero Putin dalla crisi ucraina, mentre Dario Quintavalle parte dal Donbass, la miccia che ha fatto esplodere l’incendio, per arrivare a spiegare come mai gli ucraini si trovino da sempre sull’orlo dell’abisso.
A seguire un articolo storico, Virgilio Ilari racconta dell’amicizia che ha legato per centosettant’anni russi e americani, anni lontani rispetto a oggi, nell’èra in cui Putin e Biden ingaggiano una guerra mediatica ogni giorno. Mattia Ferraresi riporta il conflitto visto con gli occhi della Casa Bianca, mentre Jacob Shapiro individua in questo scenario la strategia di Pechino: sfruttare la crisi a suo vantaggio rimanendo in attesa.
Antonia Colibasanu racconta inoltre la posizione dell’Europa, diventata un territorio di frontiera: da anni Mosca minaccia i paesi baltici e la Romania come possibili obiettivi di un attacco militare. Fernando D’Aniello da Berlino riporta la fermezza tedesca nel trattare con il Cremlino per evitare il collasso del continente. Infine, il numero si conclude con l’articolo di Germano Dottori sulla posizione dell’Italia divisa tra l’appartenenza al campo americano e la necessità di conservare i rapporti con l’interlocutore russo. Sullo sfondo della posizione di Roma rimane il nodo dello swift.
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