L'Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo che ha sede nel Regno Unito e che monitora la guerra in Siria, ha riferito che sono almeno 22 i combattenti rimasti uccisi nell'attacco
L’esercito statunitense ha effettuato un raid aereo in Siria contro un gruppo armato accusato di essere una milizia filo iraniana. L’attacco è stato deciso direttamente dal presidente, Joe Biden. L'Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo che ha sede nel Regno Unito e che monitora la guerra in Siria, ha riferito che sono almeno 22 i combattenti rimasti uccisi nell'attacco mentre un funzionario delle milizie irachene ha parlato invece di una vittima e di diversi feriti.
Gli obiettivi
Il raid aereo è stato deciso dopo che le forze spalleggiate dall’Iran hanno effettuato diversi attacchi contro presidi americani in Iraq tra cui il lancio di razzi contro una base militare statunitense a Teheran. Si tratta della prima azione militare intrapresa dall'amministrazione Biden. Il portavoce capo del Pentagono, John Kirby, ha spiegato che «questa risposta militare proporzionata è stata condotta insieme a misure diplomatiche, compresa la consultazione con i partner della coalizione». Kirby ha poi aggiunto che «l'operazione invia un messaggio inequivocabile: Il presidente Biden agirà per proteggere il personale americano e della coalizione» e che allo stesso tempo, si è agito «in un modo deliberato che mira a una de-escalation della situazione generale in Siria orientale e in Iraq».
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