Il gruppo dei jihadisti ribelli guidati di Hayat al Tahrir al Sham prosegue verso il sud del paese. Dopo aver conquistato anche la città di Hama, strategica dal punto di vista logistico e militare si sono intensificati i combattimenti a Homs. La perdita di questa città mette in seria difficoltà il regime di Bashar al Assad, attualmente sostenuto da Russia e Iran. Nel frattempo, i caccia israeliani hanno condotto raid aerei ai valichi di frontiera tra Libano e Siria per colpire Hezbollah.

PUNTI CHIAVE

12:18

Erdogan: "Damasco è il prossimo obiettivo"

09:05

Il leader dei ribelli jihadisti: "L'obiettivo è rovesciare Assad"

08:22

Raid israeliani tra i valichi di frontiera di Siria e Libano

15:27

La Giordania chiude il valico di frontiera con la Siria

Il ministro degli Interni della Giordania Mazen Al-Faraya ha deciso di chiudere il valico di frontiera di Jaber, che si trova di fronte al valico siriano di Nassib, a causa della situazione di sicurezza nella Siria meridionale. Lo riporta l'agenzia giordana Petra. Secondo la decisione, il traffico per coloro che partono per il territorio siriano sarà vietato, mentre ai giordani e ai veicoli giordani sarà consentito di tornare nel territorio della Giordania dalla Siria. "Teniamo d'occhio la situazione in Siria", ha affermato il ministro degli Interni, "mentre le Forze armate giordane (JAF) salvaguardano i confini"

14:55

Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani l'esercito si è ritirato da Homs

Le forze governative si sono ritirate dalla città di Homs. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra, mentre l'esercito di Bashar al Assad smentisce. "I soldati siriani si sono ritirati dalla città di Homs e si sono diretti verso la periferia'', ha dichiarato il direttore dell'Osservatorio Rami Abdel Rahmane. Diversa la versione del ministero della Difesa di Damasco secondo cui ''le informazioni riguardando il ritiro dell'esercito da Homs'' sono ''false''. 

14:20

La Russia esorta i suoi connazionali a lasciare la Siria

Mosca ha esortato i russi presenti in Siria a lasciare il paese a fronte della "difficile" situazione. I ribelli islamisti che quasi 10 giorni fa hanno lanciato un'offensiva a nord continuano ad avanzare e sono arrivati vicino a Homs, dopo aver conquistato Aleppo e Hama. Anche Pechino ieri aveva emesso la stessa allerta

13:31

Iran valuta di inviare aiuti militari a Damasco

L'Iran valuta l'invio di missili e droni in Siria e di aumentare il numero dei suoi consiglieri militari nel Paese per supportare il presidente siriano Bashar al Assad nella sua battaglia contro i ribelli guidati dai jihadisti. "È probabile che Teheran dovrà inviare equipaggiamento militare, missili e droni in Siria", ha detto alla Reuters un alto funzionario iraniano. "Teheran ha preso tutte le misure necessarie per aumentare il numero dei suoi consiglieri militari in Siria e schierare le forze", ha detto il funzionario in condizione di anonimato. "Ora, Teheran sta fornendo intelligence e supporto satellitare alla Siria", ha aggiunto.

12:18

Erdogan: "Damasco è il prossimo obiettivo"

"Dopo Idlib, Hama e Homs ovviamente l'obiettivo sarà Damasco. La marcia delle forze di opposizione continua. Ci auguriamo che questa avanzata in Siria continui senza incidenti o problemi", ha affermato Erdogan, parlando con i giornalisti dopo avere partecipato alla preghiera del venerdì in una moschea di Istanbul, come riferisce Anadolu.

10:23

Erdogan: "Assad trovi una soluzione politica"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lanciato un appello al regime siriano di Bashar al Assad affinché trovi "urgentemente una soluzione politica" per evitare che la guerra civile continui. "Il regime siriano deve stabilire con il proprio popolo e con le opposizioni un dialogo e lo deve fare urgentemente se vuole porre fine al conflitto attraverso una soluzione politica", ha detto Erdogan commentando il colloquio telefonico avuto ieri sera con il segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres.

09:05

Il leader dei ribelli jihadisti: "L'obiettivo è rovesciare Assad"

In un'intervista esclusiva alla Cnn Abu Mohamed al Jolani, leader del principale gruppo che guida l'opposizione armata in Siria, Hayat Tahrir al-Sham (Hts), ha assicurato che l'obiettivo della coalizione dei ribelli è quello di rovesciare il presidente Bashar al Assad. "Quando parliamo di obiettivi, l'obiettivo della rivoluzione rimane il rovesciamento di questo regime. È nostro diritto utilizzare tutti i mezzi disponibili per raggiungere questo obiettivo", ha affermato. "Gli iraniani hanno cercato di rilanciare il regime, guadagnandogli tempo, e in seguito anche i russi hanno cercato di sostenerlo. Ma la verità resta la stessa: questo regime è morto", ha sottolineato.

08:22

Raid israeliani tra i valichi di frontiera di Siria e Libano

I caccia israeliani hanno condotto nelle prime ore di oggi raid aerei ai valichi di frontiera tra Libano e Siria. Lo ha affermato l'esercito israeliano spiegando che l'aeronautica militare ha colpito i valichi che venivano utilizzati per trasferire armi a Hezbollah. "Questo attacco rientra negli sforzi dell'Idf per interrompere il trasferimento di armi dal territorio siriano a quello libanese. L'Idf continuerà ad agire per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele e non permetterà che Hezbollah venga ripristinato", si legge nella nota. Entrambi i valichi sono importanti punti di accesso alla provincia siriana di Homs, dove i jihadisti e le fazioni alleate antigovernative stanno avanzando contro le forze di Bashar al-Assad dopo aver invaso la Siria settentrionale

08:05

Crosetto in Libano per incontrare i militari italiani

A poco più di una settimana dall'inizio della tregua tra Hezbollah e Israele, il ministro della Difesa Guido Crosetto si è recato a Beirut per una serie di incontri istituzionali e far visita ai militari italiani del contingente Unifil, finiti nel mirino in alcuni recenti attacchi alle basi della missione dell'Onu.

 

08:01

Siria: attacchi aerei tra Homs e Hama

L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito di attacchi aerei su un ponte autostradale strategico che collega la città di Hama, controllata dai ribelli, a Homs, di cui il regime sta cercando di impedire la caduta. "Aerei da combattimento hanno effettuato diversi attacchi aerei contro il ponte Al-Rastan sull'autostrada Homs-Hama, con l'obiettivo di interrompere il collegamento tra le due città e preservare la sicurezza di Homs", riferisce la ong con sede nel Regno Unito. le forze governative hanno eretto barriere di terra sull'autostrada Homs-Hama sulla strada che porta alla città di Talbiseh, isolando la città di Homs dalle città di Al-Rastan e Talbiseh. I caccia hanno eseguito quasi dieci attacchi aerei alla periferia della città di Al-Rastan nella campagna settentrionale di Homs.

07:57

Lavrov: in Siria gli Usa aiutano i separatisti curdi

La Russia è preoccupata per la situazione in Siria, dopo che i ribelli hanno conquistato Idlib, Aleppo e Hama. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, durante una intervista con il giornalista statunitense Tucker Carlson. "All'inizio della crisi abbiamo istituito il processo di Astana con la partecipazione di Russia, Turchia e Iran, con riunioni regolari per discutere la situazione sul campo e le regole del gioco: l'obiettivo è aiutare i siriani a porre fine alle loro tensioni e prevenire la crescita di minacce separatiste", ha spiegato, aggiungendo che questo "è ciò che fanno gli Stati Uniti, aiutando alcuni separatisti curdi sfruttando i profitti del petrolio e delle risorse che hanno occupato".

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