- Nella notte tra domenica e lunedì il presidente della Repubblica, Kais Saied, ha congelato le funzioni del parlamento per 30 giorni, revocato l’immunità ai rappresentanti dell’Assemblea e deposto il primo ministro Hichem Michichi.
- Una mossa definita “un colpo di stato” dagli islamisti. Saied ha affermato di aver agito ai sensi della Costituzione, ma secondo molti esponenti politici la decisione deve essere approvata in ultima istanza dalla Corte costituzionale, organo che non è ancora stato istituito a sette anni di distanza dalla sua previsione.
- Il malcontento del popolo tunisino era nell’aria da mesi. Non è un caso se il parlamento, ben prima di domenica, era protetto dal filo spinato. La crisi economica e sanitaria ha portato la popolazione all’esasperazione.
Tunisia, il colpo di mano del presidente che mette a rischio la democrazia

26 luglio 2021 • 18:02Aggiornato, 26 luglio 2021 • 18:07