Nel Donbass, la regione dell’Ucraina sud orientale, l’offensiva dell’esercito russo continua a crescere. Ma nelle ultime ore le truppe di Kiev hanno bombardato l’aeroporto della città di Melitopol, occupata da fine febbraio dai soldati di Vladimir Putin
La Russia afferma di aver conquistato la città di Lysychansk e l’intera regione del Lugansk nell’Ucraina orientale. La notizia è stata diffusa dal ministero russo della Difesa, citato da Interfax. Ieri Kiev smentiva la presa dell'ultima città del Lugansk ma stamattina il consigliere di Zelensky Oleksiy Arestovych aveva ammesso la possibile caduta della città gemella di Severodonetsk.
Ma il portavoce del ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak ha dichiarato alla Bbc che la città di Lysychansk non è sotto il pieno controllo delle forze russe, nonostante Mosca abbia affermato che la città è caduta. I combattimenti in città, ha aggiunto, sono «molto intensi da un bel po’ di tempo».
In giornata, le autorità doganali turche hanno fermato una nave cargo russa, che trasportava grano, in rotta dal porto ucraino di Berdyansk a Karasu. «Abbiamo una piena collaborazione. La nave è attualmente ferma all’ingresso del porto ed è stata trattenuta dalle autorità doganali della Turchia», ha detto l’ambasciatore Vasyl Bodnar alla televisione nazionale Ucraina, secondo quanto riportato dal Guardian.
L’Ucraina aveva chiesto il sequestro della nave, che si trovava al largo della costa turca, accusando la Russia di aver rubato grano ucraino, accusa negata dalla Russia.
L’aeroporto di Melitopol
Nel Donbass, la regione dell’Ucraina sud orientale, l’offensiva dell’esercito russo continua a crescere. Questa notte le truppe di Kiev hanno bombardato l’aeroporto della città di Melitopol, occupata da fine febbraio dai soldati di Vladimir Putin. L’agenzia Ansa, citando Ria Melitopol, riferisce che intorno alle tre di notte sono stati avvertiti potenti esplosioni nel perimetro dell’aeroporto, dove si è alzata un’enorme colonna di fumo. Secondo i media ucraini, i civili non hanno potuto accedere ai rifugi antiaerei perché le forze russe li hanno chiusi e molti residenti stanno tentando di lasciare la città.
«Le Forze armate ucraine hanno distrutto una delle quattro basi militari russe nella città occupata di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia. Sono stati lanciate più di 30 bombe», ha scritto su Twitter il sindaco Ivan Fedorov. «Il nostro compito è quello di aiutare ad accogliere le persone che vogliono trasferirsi a Zaporizhzhia», ha aggiunto.
Yevgeny Balitsky, nominato di recente dalla Russia a capo delle aree occupate nella regione di Zaporizhzhia, riferisce che non ci sono state vittime. Secondo Balitsky, che accusa gli ucraini, sono state danneggiate abitazioni che si trovano nell’area.
La nave Saratov
La Russia, per la prima volta, ammette l’affondamento della nave Saratov. Mosca, infatti, riferisce di aver recuperato una grande nave da sbarco che sarebbe stata affondata dal suo equipaggio «per prevenire la detonazione delle munizioni di bordo a causa dell'incendio scoppiato» dopo che un missile ucraino l’aveva colpita nel porto di Berdyansk il 24 marzo.
Un post di Telegram di un funzionario nominato dalla Russia nell’Ucraina meridionale, Vladimir Rogov, secondo quanto riporta Bbc, dichiara che missili balistici Tochka-U hanno preso di mira il porto controllato dai russi.
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