Il presidente ucraino è tornato a parlare dell’incontro che si è tenuto in Arabia Saudita tra la delegazione di Kiev e quella di Washington per i negoziati di pace. Dopo la guerra sarà revocata la legge marziale e il paese terrà nuove elezioni
Volodymyr Zelensky ha tenuto un incontro con la stampa a Kiev nel quale ha annunciato pubblicamente di essere pronto a concludere la guerra e a portare il paese a nuove elezioni. «Dopo la fine della guerra, la legge marziale verrà revocata e dopo la revoca della legge marziale si terranno le elezioni in conformità con la legislazione ucraina. Nessuno rinvierà nulla di proposito», ha spiegato Zelensky. Il suo mandato è scaduto l'anno scorso ma non è possibile legalmente tenere elezioni mentre è in vigore la legge marziale. In mattinata è arrivata la risposta del Cremlino tramite il portavoce Dmitri Peskov: «Non bisogna correre troppo, aspettiamo garanzie» ha detto.
Nella notte sono continuati gli attacchi dopo l’annuncio dell’accettazione del cessate il fuoco da parte della delegazione ucraina presente in Arabia Saudita per le trattative con la controparte statunitense. Un missile balistico russo ha colpito il porto di Odessa causando quattro morti e due feriti. Una persona è morta e altre cinque sono invece rimaste ferite a Kryvyi Rig, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in seguito ad un attacco missilistico russo. Le difese aeree di Mosca hanno invece abbattuto 21 droni lanciati contro diverse regioni. La notizia del cessate il fuoco ha portato anche al ripristino degli aiuti americani verso Kiev e alla condivisione delle informazioni dei servizi segreti, essenziali per l’esercito ucraino.
In un’intervista il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha invece escluso la possibilità che truppe di paesi Nato, anche sotto forma di caschi blu dell’Onu, possano stanziarsi in Ucraina per garantire la pace. Lavrov ha anche attaccato l’Ue e il Regno Unito. Secondo il ministro vogliono che il conflitto sull'Ucraina continui e «stanno preparando qualcosa» per spingere Washington a «un'azione aggressiva» contro Mosca.
PUNTI CHIAVE
15:50
Zelensky: "Elezioni dopo la fine della guerra"
15:46
Zelensky: "Siamo pronti alla tregua, ora la Russia risponda"
09:05
La Cina spera in una "pace duratura e sostenibile"
08:55
Colloquio tra i capi d'intelligence di Usa e Russia
08:17
Lavrov: Mosca non accetterà truppe Nato in Ucraina
A Parigi iniziato summit tra ministri della difesa
Nel frattempo a Parigi , i ministri della Difesa di Francia , Germania , Italia , Polonia e Gran Bretagna si sono incontrati per discutere del sostegno all'Ucraina nel contesto dell'invasione militare russa e della difesa europea. In base al programma della giornata, al momento stanno parlando con il loro omologo ucraino, Rustem Umerov, prima di un'altra sessione interna e, più tardi, incontri con la NATO e l'UE.
Zelensky: "Elezioni dopo la fine della guerra"
Le elezioni in ucraina si terranno solo dopo la revoca della legge marziale che a sua volta sarà cancellata dopo la conclusione della guerra con la Russia. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un briefing. Zelensky ha osservato che è importante preparare un piano completo e graduale per porre fine alla guerra con garanzie di sicurezza per la parte ucraina. "Se tutto questo viene fatto, una volta preparato questo piano, ci sarà un'attuazione graduale che porterà alla fine della guerra in ogni caso. Dopo la fine della guerra, la legge marziale sarà revocata. E dopo la revoca della legge marziale, si terranno le elezioni secondo la legge ucraina", ha detto il leader del Paese
Zelensky: "Siamo pronti alla tregua, ora la Russia risponda"
"La Russia deve rispondere”. Così il presidente Volodymyr Zelensky ha esortato, durante una conferenza stampa, il Cremlino ad accettare la proposta di cessate il fuoco per 30 giorni emersi dai colloqui con la delegazione Usa a Gedda, in Arabia Saudita. Per il leader di Kiev il futuro dell'accordo dipende ora “al 100%” dalla Russia, dal momento che sia gli americani che gli ucraini hanno chiarito le loro posizioni in merito. Zelensky ha però aggiunto di "fidarsi” della Russia per l'attuazione del cessate il fuoco e ha elogiato la “prima discussione costruttiva” che i funzionari ucraini e americani hanno avuto a Gedda. Un incontro che ha allentato le tensioni tra i due Paesi dopo il burrascoso incontro alla Casa Bianca tra Zelensky e Donald Trump. Questi dettagli, secondo Zelensky, saranno discussi “in modo più dettagliato”, una volta che la tregua sarà in vigore. Da parte sua, il Cremlino ha annunciato che sono stati “pianificati contatti” nei prossimi giorni con gli americani e ha detto di aspettarsi da loro “informazioni complete” sulla proposta di cessate il fuoco. “Una conversazione telefonica al più alto livello” tra Donald Trump e Vladimir Putin sarà possibile in un "lasso di tempo abbastanza breve", ha dichiarato il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov. Anche Trump ha assicurato che avrebbe "parlato” al suo omologo russo, probabilmente questa settimana.
Bloomberg: "Putin vuole imporre le sue condizioni o niente tregua"
Vladimir Putin accetterà probabilmente la tregua ma alle sue condizioni. Il presidente russo èpotrebbe cercare di ritardare l'accordo sulla cessazione delle ostilità con l'Ucraina per assicurarsi le condizioni più favorevoli per Mosca. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Putin vuole includere le sue condizioni in un'eventuale intesa. Il Cremlino ritiene inaccettabili le condizioni concordate a Gedda e potrebbe chiedere la sospensione delle forniture di armi all'Ucraina come condizione per il cessate il fuoco.
Rubio: "Oggi contatti tra Usa e Russia"
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha affermato che oggi gli Stati Uniti “avranno contatti con i russi” lo riporta il Guardian. Rubio ha affermato che gli Stati Uniti sperano di avere una risposta positiva dalla Russia e “sollecitano fermamente i russi a porre fine a tutte le ostilità”. "Non esiste una soluzione militare a questo conflitto", ha dichiarato.
Media ucraini: "Maxar Technologies sta ripristinando accesso ad immagini satellitari"
L'azienda aerospaziale statunitense Maxar Technologies sta ripristinando l'accesso dell'Ucraina alle sue immagini satellitari . Lo riportano i media ucraini. Si tratta del il programma Global Enhanced Geoint Delivery (Gegd), , fondamentale per l'esercito ucraino perchè fornisce l'accesso alle immagini satellitari commerciali commissionate e raccolte dal governo degli Stati Uniti.
La Russia frena sulla tregua: "Attendiamo i dettagli"
"Non bisogna correre troppo, aspettiamo garanzie" lo ha detto il portavoce del presidente Putin, Dmitri Peskov, in riferimento al cessate il fuoco concordato ieri da Usa e Ucraina a Gedda.
Usa: consegne aiuti tornate alla normalità. Ripresa condivisione dati di intelligence
Il ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski ha confermato che le consegne di aiuti statunitensi all'Ucraina tramite il polo logistico polacco di Rzeszòw-Jasionka sono tornate ai livelli precedenti allo stop deciso da Donald Trump. Ripresa anche la condivisione delle informazioni di intelligence con Kiev, come comunicato dalla direttrice dell'intelligence Usa Tulsi Gabbard.
Scholz: "Cessate il fuoco passo importante. Ora tocca a Putin"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha accolto con favore il sostegno dell'Ucraina al piano di cessate il fuoco di 30 giorni proposto dagli Stati Uniti, affermando che la decisione sui prossimi passi spetta ora al presidente russo Vladimir Putin. “L'idea di un cessate il fuoco di 30 giorni è un passo importante e corretto verso una pace giusta per l'Ucraina. Ora tocca a Putin”, ha affermato Scholz sui social.
La Cina spera in una "pace duratura e sostenibile"
La Cina spera in una "pace sostenibile e duratura" dopo i colloqui di Gedda che hanno visto l'Ucraina sostenere la proposta Usa per un cessate il fuoco di 30 giorni della guerra con Mosca. Pechino "ha notato i rapporti rilevanti sulla vicenda", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, aggiungendo di sperare che "tutte le parti, attraverso il dialogo e i negoziati, possano trovare una pace sostenibile e duratura che faccia proprie le preoccupazioni reciproche".
Colloquio tra i capi d'intelligence di Usa e Russia
Il direttore dell'agenzia di intelligence russa Svr, Sergei Naryshkin, ha avuto una conversazione telefonica con il direttore della Cia, John Ratcliffe. "L'11 marzo 2025 si è svolta una conversazione telefonica tra il direttore del Servizio segreto estero russo, Sergei Naryshkin, e il capo della Cia statunitense, John Ratcliffe", ha reso noto il dipartimento Svr, aggiungendo che i capi dei servizi segreti hanno concordato di tenere contatti regolari per contribuire a garantire la stabilità e la sicurezza internazionale, nonché per ridurre lo scontro nelle relazioni fra Mosca e Washington
Attacco russo al porto di Odessa: 4 morti e due feriti
È di quattro morti e due feriti il bilancio dell'attacco sferrato in nottata dalla Russia contro il porto ucraino di Odessa, dove un missile balistico è esploso sul porto, danneggiando le infrastrutture e la nave mercantile battente bandiera delle Barbados MJ Pina, che stava caricando grano per esportarlo in Algeria. A dichiararlo è stato il governatore Oleh Kiper. Quattro membri dell'equipaggio siriani, di età compresa tra 18 e 24 anni, sono stati uccisi, mentre un altro membro dell'equipaggio siriano e un dipendente portuale ucraino sono rimasti feriti. Sono stati danneggiati anche un'altra nave e i magazzini del grano.
Lavrov: Mosca non accetterà truppe Nato in Ucraina
La presenza di forze degli stati Nato sul territorio ucraino sotto qualsiasi bandiera, in qualsiasi forma, compresi i peacekeeper, è una minaccia per la Russia, e Mosca non lo accetterà "in nessun caso". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, nell'intervista rilasciata ai blogger americani Andrew Napolitano, Larry Johnson e Mario Nawfal e rilanciata dalle agenzie di stampa russe. "Prima di tutto, non è quello che diciamo serva per la fine di questa guerra che l'Occidente ha scatenato contro di noi, attraverso gli ucraini, con la loro diretta partecipazione militare. Se l'espansione della Nato viene riconosciuta, almeno da Donald Trump, come una delle cause profonde, allora la presenza di truppe dei paesi Nato sotto qualsiasi bandiera, in qualsiasi forma, sul suolo ucraino è la stessa minaccia", ha affermato Lavrov.
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