Zelensky chiede alle città Usa di troncare i gemellaggi con la Russia e contribuire a ricostruire le industrie distrutte in Ucraina. Macron dice di non «umiliare la Russia», Kuleba replica che così «umilia la Francia»
Sono stati superati i cento giorni di guerra. Mosca ha mandato una nota intimidatoria all’Italia, a Kiev intanto si contano le evacuazioni mentre si contano ancora vittime e feriti. Per gli esperti Usa l’“operazione speciale”di Putin non può essere breve e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres chiede il dialogo al più presto.
Cosa c’è da sapere:
- Le truppe ucraine si statto ritirando da Severodonetsk.
- Domenica cominceranno le esercitazioni militari nel Baltico.
- Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha replicato al presidente francese Macron che ha chiesto di non umiliare la Russia per arrivare alla trattativa diplomatica: «Cosi si umilia la Francia», ha twittato.
- Papa Francesco sta pensando di andare a Kiev.
- Gli Usa non appoggerebbero il piano italiano per la pace italiano.
18:43 – I sistemi di difesa aerea dell'Ucraina «stanno andando in pezzi, dozzine sono già state distrutte» e quelli che arriveranno «li schiacceremo come noci». Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un'intervista al canale televisivo "Rossija 1"
18:25 – Confermate le esercitazioni Nato nel mar Baltico. Prendono il via domani nel Baltico esercitazioni militari della Nato con la partecipazione di 14 Paesi alleati, oltre che di Svezia e Finlandia, 7mila militari, 75 aerei, 45 navi. Le manovre Baltops 2022 dureranno fino al 17 del mese.
18:08 – «Gli appelli per evitare l'umiliazione della Russia possono solo umiliare la Francia o qualsiasi altro paese che farebbe questo appello. Perché è la Russia ad umiliare se stessa. Sarebbe meglio concentrarci tutti su modo di rimettere la Russia al suo posto. Questo porterà pace e salverà vite». Ad affermarlo in un tweet è il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba replicando all'appello di ieri sulla stampa francese del presidente della Repubblica, Emmanuel Macron che aveva chiamato a non «umiliare la Russia».
16:56 – Le forze armate ucraine si stanno ritirando da Severodonetsk in direzione di Lysichansk: lo ha riferito un portavoce del ministero della Difesa russo, secondo cui «le unità delle forze armate ucraine, dopo aver subito perdite importanti (in alcune unità fino al 90 per cento) durante la battaglia per Severodonetsk, si stanno ritirando in direzione di Lysichansk» La notizia è arrivata dopo che in mattinata lo Stato maggiore di Kiev aveva rivelato che la Russia sta inviando “nuove riserve” a Severodonetsk, contro cui «il nemico sta conducendo attacchi con il supporto dell'artiglieria».
15:46 – Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha esortato gli Stati Uniti a tagliare i legami con le città russe sulla base del fatto che «ai tiranni non deve essere permesso di avere legami con il mondo libero» lo riporta il Guardian. Zelensky si è collegato tramite video alla 90a conferenza annuale dei sindaci degli Stati Uniti, dove ha invitato il suo pubblico a tagliare i loro legami con le relazioni cittadine "gemelle" o "sorelle". Tra queste Chicago, Jacksonville e Murmansk, San Diego e Vladivostok, così come Albany e Tula. Ha esortato i sindaci a prendere parte al «più grande progetto economico del nostro tempo», aiutando a ricostruire l'Ucraina dopo la guerra.
Zelenskij ha proposto: «Assumete il patrocinio di una città, regione o industria che è stata distrutta dai bombardamenti russi. E ricostruiteli con la tecnologia più recente. Questo potrebbe essere il più grande progetto economico del nostro tempo, che rafforzerà l'Ucraina, ogni paese e ogni azienda che parteciperà alla ricostruzione del dopoguerra».
13:49 – «La guerra mondiale del pane è già in corso e dobbiamo fermarla. Rischiamo l'instabilità politica in Africa, la proliferazione di organizzazioni terroristiche, colpi di Stato: questo può produrre la crisi di grano che stiamo vivendo». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio. «Putin deve venire al tavolo - ha proseguito - deve raggiungere prima possibile un accordo di pace, che passi anche per un accordo sul grano, come un accordo sul cessate il fuoco per permetterci di evacuare donne, civili e bambini che sono ormai da 100 giorni sotto le bombe russe nell'est dell'Ucraina».
13:47 – «Vorrei andare in Ucraina ma devo aspettare il momento opportuno». Lo ha detto papa Francesco rispondendo a un bambino rifugiato ucraino, che gli domandava, durante un incontro nel Cortile di San Damaso, quando sarebbe andato a Kiev. Il pontefice ha sottolineato che al momento la situazione non è sicura. La settimana prossima, ha poi annunciato, incontrerà rappresentanti del governo ucraino e parlerà anche di un possibile viaggio.
13:45 – Per il presidente francese è fondamentale che la Russia non venga umiliata in modo da poter trovare una soluzione diplomatica una volta che i combattimenti cesseranno in Ucraina: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso di un'intervista ad alcuni giornali regionali. Il presidente russo Vladimir Putin ha commesso un «errore storico e fondamentale» invadendo l'Ucraina, ha commentato Macron, e ora è «isolato».
Macron ha poi riferito di aver detto allo stesso Putin che ha «commesso un errore storico e fondamentale per il suo popolo, per sé stesso e per la storia».
Ma la Russia non dovrebbe essere «umiliata, in modo tale che il giorno in cui i combattimenti cesseranno possiamo aprire una via d'uscita attraverso la diplomazia», ha proseguito, aggiungendo di essere «convinto che il ruolo della Francia sia quello di una potenza di mediazione».
12:12 – Il procuratore di Kiev ha annunciato che sono state aperte oltre 2.600 indagini per crimini di guerra.
11:05 – L'Ucraina chiederà alla comunità internazionale di imporre sanzioni a 12mila cittadini russo che promuovono o sono in qualche modo «complici» nella guerra lanciata da Mosca. Lo ha detto Oleh Nikolenko portavoce del ministero degli Esteri. Lo riporta il Kiev Independent. Nella lista figura anche il patriarca della chiesa ortodossa russa Kirill recentemente escluso dalle sanzioni europee.
10:10 – A Kiev, in 100 giorni guerra evacuate oltre 1,8 milioni di persone. Il servizio di emergenza statale ucraino ha evacuato oltre 1,8 milioni di persone dal 24 febbraio. Lo riporta il Kiev Independent. In 100 giorni di guerra totale della Russia, il servizio di emergenza statale ucraino ha riferito di aver effettuato 32.468 viaggi, estinto 9.300 incendi, soccorso 1.397 persone e neutralizzato 128.424 munizioni, di cui 1.983 bombe. Al 3 giugno, i primi soccorritori ucraini hanno evacuato più di 1,8 milioni di persone, inclusi oltre 504.000 bambini e 32.000 persone con disabilità.
Il governatore Luhansk, ha riferito delle vittime dopo un bombardamento dei russi. Quattro civili morti dopo gli ultimi attacchi russi nella regione del Luhansk. Lo scrive su telegram il governatore Sergei Haidai. Fra loro anche una mamma con il suo bambino uccisi da un bombardamento nella città di Gorskoye. A Odessa si registrano feriti. Un attacco strategico con missili da crociera ha colpito questa mattina un’impresa agricola nella regione di Odessa. Lo dice l’agenzia Unian riportando le parole di un portavoce dell’amministrazione locale. Il bilancio sarebbe di due feriti. Secondo gli Esperti militari Usa: «Russia non in grado di accelerare operazioni».
L’operazione militare speciale
La Russia difficilmente sarà in grado di “accelerare” la sua “operazione militare speciale”, nonostante le sue affermazioni. Lo spiega il think tank statunitense Institute for the Study of War. Lo riporta il Kiev Independent. Contrariamente alle affermazioni del ministro della Difesa russo Sergei Shoigu sull’intensificazione della guerra russa contro l’Ucraina, è improbabile che la Russia abbia la forza lavoro e le attrezzature per avanzare oltre Luhansk, viene spiegato. Secondo quanto riferito, anche i delegati russi nell’Ucraina orientale avrebbero “unità in prima linea non sufficientemente preparate con forniture mediche”, con conseguente basso morale e rifiuto di alcune truppe di tornare in prima linea.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in una dichiarazione ha rinnovato la sua richiesta di porre fine alla violenza in Ucraina. «Rinnovo il mio appello per l’immediata cessazione della violenza, per l’accesso umanitario illimitato a tutti coloro che ne hanno bisogno, per l’evacuazione in sicurezza dei civili intrappolati nelle aree di combattimento e per la protezione urgente dei civili e il rispetto dei diritti umani in conformità con le norme internazionali», ha spiegato.
Per Guterres il conflitto «ha provocato violazioni inaccettabili dei diritti umani e sta infiammando una crisi globale tridimensionale – cibo, energia e finanza – che sta colpendo la maggior parte persone, paesi ed economie vulnerabili». Guterres ha affermato che le Nazioni Unite sono «impegnate nello sforzo umanitario», ma alla fine saranno necessari negoziati e dialogo per risolvere il conflitto. «Prima le parti si impegnano in sforzi diplomatici in buona fede per porre fine a questa guerra, meglio è per il bene dell’Ucraina, della Russia e del mondo, ha concluso».
Il piano italiano
L'ambasciatrice degli Stati Uniti all'Onu Linda Thomas Greenfield ha detto ai giornalisti all'inizio di questa settimana che il quadro italiano è «una di quelle iniziative che sicuramente ci piacerebbe vedere portare a conclusione questa orribile guerra e gli orribili attacchi al popolo ucraino». Ma due funzionari statunitensi hanno detto alla Cnn che gli Stati Uniti in realtà non supportano la proposta italiana.
La nota di Mosca
Venerdì è arrivata la notizia di una nota di Mosca. La nota sottolinea che «il tentativo dei media italiani di dipingere la missione russa anti-Covid in Italia nel 2020 come un’operazione di spionaggio danneggia le relazioni tra Mosca e Roma» e accusa «le nostre controparti italiane abbiano la memoria corta. Una linea di comportamento così servile e miope non solo danneggia le nostre relazioni bilaterali, ma dimostra anche la moralità di alcuni rappresentanti delle autorità pubbliche e dei media italiani».
Una nota non firmata dal ministro e dunque riconducibile, secondo gli analisti, direttamente al presidente Vladimir Putin.
© Riproduzione riservata