Questa mattina diversi account Twitter hanno diffuso la notizia che il governo russo si prepara a disconnettere il paese da Internet. Nexta TV, un network est europeo, ha mostrato dei documenti secondo i quali entro l’11 marzo tutti i siti russi saranno obbligati a trasferirsi su server che si trovano fisicamente nel paese.

Il ministero della Sicurezza russo ha fatto sapere questa mattina che non ha alcuna intenzione di disconnettere il paese dall’internet globale, ma che sono allo studio diversi «scenari» visto che il paese «è soggetto a continui cyberattacchi».

La comunicazione del governo è arrivata dopo che alcuni dei più importanti provider internet hanno annunciato che non ospiteranno più clienti russi, una mossa che probabilmente causerà rallentamenti e disagi per gli utenti che si trovano in Russia.

La settimana scorsa, l’accesso a internet da parte della popolazione russa era già stato fortemente limitato dallo stesso governo.

Disconnessione?

Quello che emerge dai documenti circolati oggi è un piano del governo russo per trasferire sul territorio del paese, e quindi sotto il suo controllo, tutti i server che ospitano siti russi. 

La mossa non equivale a una disconnessione dal resto di Internet, ma può rendere più fattibile una soluzione così drastica. Se infatti il governo dovesse decidere di tagliare i ponti digitali con l’esterno, i siti che si trovano fisicamente in Russia funzionerebbero all’interno di una “mini internet” russa e non sarebbero completamente perduti.

Nel caso invece di una disconnessione della Russia per intervento esterno, ad esempio nuove sanzioni, come chiesto dal governo ucraino, questa mossa permetterebbe di conservare tutti quei siti che hanno fatto in tempo a trasferirsi su server nazionali. 

In questi due casi, i cittadini russi si troverebbero di fronte un web molto diverso rispetto a quello attuale: limitato esclusivamente ai siti con un dominio “.ru” e, con ogni probabilità, con una qualità di connessione molto peggiore dell’attuale.

Auto-isolamento

In realtà il governo russo ha già isolato il paese da una fetta consistente del web. Dalla scorsa settimana, Facebook non è più accessibile in Russia e ci sono grosse restrizioni per accedere a Twitter.

Numerosi media europei e americani sono stati oscurati, da Bbc a Cnn, mentre nuove leggi sulla diffusione di “notizie false” sulla guerra, cioè diverse da quelle comunicate dal ministero della Difesa, hanno portato alla chiusura o alla sospensione dell’attività della gran parte dei media russi non controllati dal governo.

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