L’eurodeputato è stato arrestato, dopo una sequela di perquisizioni a Bruxelles e a Napoli. Lui si trovava in clinica. Il Pd si schermisce: lo aveva già sospeso. E il sindaco di Napoli? «Se ha sbagliato pagherà»
La procura belga ha infine arrestato l’eurodeputato Andrea Cozzolino per l’affaire della corruzione all’Europarlamento. Peccato che per lunga parte della giornata lui fosse introvabile, fino a che è stato il suo stesso avvocato, Dezio Ferraro, a confermare che «è ricoverato in una clinica per problemi di salute».
Perquisizioni a Ixelles e a Napoli
Mentre l’ufficio di Cozzolino all’Europarlamento è già sotto sigillo, questo venerdì assieme al mandato di arresto sono scattate le perquisizioni. L’eurodeputato non gode più dell’immunità da europarlamentare. Due le perquisizioni quindi, sia nell’abitazione a Ixelles, che in quella napoletana. A Napoli è intervenuta la guardia di finanza locale, per notificare a Cozzolino il mandato di arresto.
La posizione del Pd
Il Partito democratico a livello nazionale tira un sospiro di sollievo solo perché già quando lo scandalo è esploso, la commissione di garanzia del partito ha decretato la sospesione dell’eurodeputato dal Pd. Dai dem arriva anche l’intenzione dichiarata di costituirsi parte civile nel processo; un impegno che era già stato annunciato a livello europeo dalla capogruppo S&D alla fine del 2022.
E il sindaco?
Sotto attacco dell’opposizione il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che aveva assegnato a Cozzolino un incarico per la cabina di regia della Città metropolitana per l'attuazione e il coordinamento dei fondi europei e del Pnrr. Manfredi ha spiegato che «le attività della cabina erano state sospese» e ha aggiunto – tra gli strali e le accuse di Luigi De Magistris – che «se Cozzolino ha sbagliato deve pagare».
Il caso Tarabella
Mentre Cozzolino risultava introvabile in entrambe le abitazioni, «vi aspettavo» pare siano le parole pronunciate da Marc Tarabella, il socialista belga che è stato interrogato in stato di fermo.
L’affaire corruzione, che riguarda non solo il Qatar ma anche il Marocco, ha prodotto vittime illustri: la greca Eva Kaili, colta in flagranza di reato con le mazzette, è stata spodestata dal ruolo di vicepresidente del Parlamento europeo; è ora rimpiazzata dal socialista lussemburghese Marc Angel.
Gli effetti sull’Europarlamento
Al Parlamento Ue è in corso un processo di riforma per prevenire episodi simili. A dicembre gli eurodeputati hanno approvato a larghissima maggioranza questo piano, ma da allora la bozza di riforma concertata dalla presidente dell’Europarlamento si è notevolmente ridimensionata nelle ambizioni. Chissà che la nuova ondata di arresti non scuota l’aula. Intanto il gruppo socialdemocratico all’Europarlamento ha già avviato una indagine interna.
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