Descritto come l'eminenza grigia del sistema Riva, l'ex capo delle relazioni esterne Archinà compare nei passaggi più delicati dell’inchiesta da cui è scaturito il maxiprocesso in corso a Taranto. Il suo avvocato Caiazza a testa bassa contro «gli errori» dell'inchiesta che ha portato la pubblica accusa a chiedere 28 anni di carcere per il suo assistito. «Tutto basato su intercettazioni interpretate male»