Nell'ormai lontano 1979, il dottor Giuliano aveva scritto che "[...] è emerso, per come da tempo sospettato, che la mafia siciliana è rientrata nel traffico internazionale di stupefacenti con larga disponibilità di uomini e di mezzi, sfruttando, soprattutto, i canali delle grandi reti contrabbandiere di tabacchi lavorati esteri che operano nel sud-Italia e nelle isole sotto la ferrea guida di grossi nomi della mafia"