Dopo Twitter, anche Zuckerberg è pronto a tagliare il numero di impiegati per rispondere ai risultati economici negativi, senza rinunciare al sogno del metaverso
Secondo il Wall Street Journal la società di Mark Zuckerberg, Meta, sarebbe sul punto di licenziare migliaia di suoi dipendenti. I tagli potrebbero essere annunciati già il prossimo mercoledì, 9 novembre 2022. Se la notizia fosse confermata si tratterebbe della prima operazione del genere nella storia della compagnia.
Tutto ciò avverrebbe a brevissima distanza temporale dalla maxi operazione di licenziamenti fatta da Elon Musk. Oggi alcuni dei dipendenti di Twitter che erano stati licenziati hanno ricevuto una mail nella quale si chiedeva loro di tornare a lavorare nell’azienda. Una parte di loro, infatti, sarebbe stata licenziata per errore. Altri, invece, sono stati mandati via prima che la direzione si rendesse conto che il loro lavoro e la loro esperienza potrebbero essere necessari all’azienda.
I guai finanziari di Meta
Lo scorso settembre Meta aveva dichiarato di avere 87mila impiegati ed era emerso che si stava pensando a un taglio del 10 per cento delle spese anche attraverso licenziamenti. A fine ottobre 2022, dopo la pubblicazione dei dati sul fatturato che per il terzo trimestre consecutivo hanno segnalato una flessione del fatturato, la società ha subìto un crollo in borsa del 19,1 per cento.
Le entrate sono calate del 4 per cento mentre i costi sono aumentati del 19 per cento. Anche se gli utenti sono cresciuti del 3 per cento, i risultati della società non hanno soddisfatto gli investitori.
Il passo indietro sui licenziamenti
Mark Zuckerberg è stato molto criticato per quello che molti hanno definito «il suo pallino del metaverso», ma aveva annunciato che non avrebbe fatto tagli al personale fino al termine del prossimo anno.
«Prevediamo che le assunzioni rallenteranno drasticamente con un organico pressoché stabile il prossimo anno rispetto ai livelli attuali», aveva dichiarato il cfo, David M. Wehner.
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