Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per una ventina di giorni pubblichiamo ampi stralci della sentenza in rito abbreviato dell’inchiesta Gotha del 2006, quando a Palermo finiscono in carcere vecchi boss e nuove leve due mesi dopo l’arresto di Provenzano Bernardo.


ROTOLO: Con chi lo vuoi fare questo lavoro?

NICCHI: Io? Due, non abbiamo bisogno di nessuno, dobbiamo essere solo due;

ROTOLO: Un revolver l’uno;

NICCHI: Si;

ROTOLO: Provateli questi revolver;

ROTOLO: Spara sempre due tre colpi e non ti avvicinare assai;

NICCHI: Noo, lo so, già ne abbiamo parlato di queste cose di qua;

ROTOLO: Non c’è bisogno di fare troppo “scrusciu”; uno per buttarlo a terra e quando cade a terra in testa e basta. Vedi che in testa poi ti può “sbrizziari”, quindi subito te ne devi andare…;

NICCHI: mi metto scarpe che non c’entrano niente con quelle mie, pantaloni in cerata che appena lo tiro si strappa tutto, quello coi bottoni e un k-way in cerata, sempre col casco messo e basta!;

ROTOLO: E i guanti?;

NICCHI: I guanti, quelli che ho io, in lattice, di lattice a tipo questi degli infermieri;

ROTOLO: Ma dico, hai provato a tenere il revolver con i guanti di lattice?;

NICCHI: Si, tutto, per vedere se mi scivola… già lei mi ha spiegato;

ROTOLO: Poi tutto quello che hai messo, si deve bruciare o sennò si deve “vurricari” (seppellire, n.d.t.); poi ti devi andare a chiudere per due o tre giorni, perché una traccia rimane la polvere e non ti scordare mai il concime delle piante, eventualmente metti un poco di questo concime in un sacchetto, ne ha piante tua madre a casa?;

NICCHI:Ma io già me lo sto andando a prendere un sacchetto di concime di capra e me lo sto portando al villino, perché c’è il giardino nel villino, a tipo che glielo sto mettendo nell’aiuola di là;

ROTOLO: Noo, concime chimico!;

NICCHI: Ah, chimico?;

ROTOLO: Il 21/31!;

NICCHI: 21/31 allora domani mattina lo preparo, 21/31;

ROTOLO: Te lo faccio avere io il concime con Carmelo, ci parlo io domani e gli dico quello che deve fare”.

L’anziano padrino fornisce gli ultimi consigli al giovane “delfino”. Mette a disposizione la sua esperienza di “killer di razza”. Non trascura nessun dettaglio, mentre prepara l’ennesimo agguato della sua lunga vita criminale.

Il tipo di arma, la sequenza dei colpi da esplodere, il momento del colpo di grazia, l’abbandono del revolver. E poi tutti gli accorgimenti per non lasciare traccia: la distanza da cui sparare per non sporcarsi con il sangue della vittima (“sbrizzarsi”), l’abbigliamento, i guanti in lattice per non lasciare impronte, il nascondiglio per evitare il test del guanto di paraffina, il tipo concime da utilizzare per togliersi ogni residuo di polvere da sparo addosso.

Il piano è pronto. Scorrerà il sangue. Non manca il self control a Gianni Nicchi. Fa parte del “gruppo di fuoco”, ma ha le qualità di colui che è destinato a comandare. Il giovane non mostra nessuna preoccupazione, nessuno scrupolo, per ciò che si accinge a compiere.

Quando Rotolo lo incalza con i suggerimenti, lui manifesta sicurezza e preparazione. In alcuni momenti anticipa i consigli. Conosce i metodi violenti. Sa come si "organizza la violenza”. Gianni pensa e si muove come un boss del gotha di Cosa Nostra.

È cresciuto in fretta. Classe 1981, Nicchi è già protagonista nelle dinamiche della organizzazione. Lo abbiamo visto con Nicola Mandalà nel viaggio a New York per riallacciare i contatti con le famiglie consorelle oltreoceano. Il compito si presentava estremamente delicato, per i rapporti tra i corleonesi e gli Inzerillo. Ma Rotolo non ha dubbi, bisogna affidarsi alla intraprendenza del giovane pupillo.

Nicchi e Mandalà trattano grossi quantitativi di cocaina sulla rotta Palermo – New York. In una conversazione con la fidanzata Tiziana Messina, Mandalà parla di cinquecento chili da ricevere in un breve lasso di tempo. È un affare da milioni di euro. Nicchi coordina le operazioni in nome e per conto di Nino Rotolo, come riferiscono Francesco Campanella e Mario Cusimano. È lui ad incontrare più volte Sandro Mannino, Franco Inzerillo (u nivuro), Matteo Inzerillo, Vincenzo Marcianò e Salvatore Sorrentino, suo sodali in quel progetto assieme a Mandalà.

© Riproduzione riservata