VideoMondoL'allarme delle organizzazioni umanitarie «A Gaza non esistono più luoghi sicuri»
La situazione umanitaria nella Striscia è catastrofica. «Ci troviamo di fronte a un'emergenza senza precedenti, dove non c'è alcun rispetto per i civili che vengono sistematicamente colpiti. Le condizioni di vita sono inaccettabili: cibo, acqua e beni di prima necessità sono quasi introvabili; le disastrose condizioni igieniche causano infezioni letali, anche tra i bambini. Inoltre, è quasi impossibile portare i necessari aiuti alla popolazione: è consentito l'ingresso solo a 22 operatori umanitari a settimana, a fronte di 2.15 milioni di persone al limite della sopravvivenza». A lanciare l'allarme è una delle poche organizzazioni umanitarie italiane che in tutti questi 12 mesi è riuscita a rimanere costantemente sul campo per portare aiutare la popolazione, attraverso le parole di Giulio Cocchini, Emergency Coordinator Gaza di Cesvi