Cop26, c’è un primo risultato: il trattato di pace tra uomini e foreste
FILE - In this Aug. 23, 2020 file photo, fire consumes land recently deforested by cattle farmers near Novo Progresso, Para state, Brazil. The season of Brazilian forest fires has begun, and early data plus severe drought is sparking concern that nationwide destruction in 2021 will stay at the high levels recorded in the past two years, despite efforts to tamp down the blazes. (AP Photo/Andre Penner, File)
02 novembre 2021 • 19:28Aggiornato, 02 novembre 2021 • 20:43
114 paesi che coprono l'85 per cento dei suoli forestali globali - e tra questi anche luoghi di devastazione passata e presente come Brasile, Repubblica Democratica del Congo e Indonesia - hanno annunciato l'impegno di mettere fine alla deforestazione entro il 2030.
È uno dei punti di non ritorno che ci avvicinano al collasso e per questo è uno dei temi centrali di questo vertice.
Non c'è net zero né al 2050 né al 2070 se continuiamo a perdere 5 milioni di ettari a decennio (o 27 campi di calcio al minuto) come successo dal 2010 a oggi.
Giornalista specializzato in ambiente, per Domani cura la newsletter Areale, ha scritto il libro Italian Wood (Mondadori) e ha un podcast sulle foreste italiane (Ecotoni).