Cop26, abolire il superbonus per attuare la transizione ecologica
Nancy Pelosi, Speaker of the United States House of Representatives, center in red, and U.S. Rep. Alexandria Ocasio-Cortez, sixth left, and other US politicians pose for a group photo after arriving at the venue of the COP26 U.N. Climate Summit in Glasgow, Scotland, Tuesday, Nov. 9, 2021. The U.N. climate summit in Glasgow has entered it's second week as leaders from around the world, are gathering in Scotland's biggest city, to lay out their vision for addressing the common challenge of global warming. (AP Photo/Alberto Pezzali)
09 novembre 2021 • 19:57Aggiornato, 10 novembre 2021 • 11:53
A guardarlo da Glasgow, il conflitto in corso sul super ecobonus del 110 per cento per la riqualificazione edilizia mostra tutti i limiti di un Paese che non ha ancora deciso di fare sul serio rispetto alla transizione ecologica.
Ha senso pagare tutto a tutti, a fronte di una riduzione dei consumi che può essere anche di meno del 30 per cento e per finanziare impianti a metano fossile?
Dei 760 mila alloggi di edilizia sociale in Italia almeno la metà ha bisogno di investimenti urgenti di manutenzione. Le famiglie che vi abitano sono costrette a una spesa per il riscaldamento superiore di circa il 10 per cento per l’inefficienza delle strutture.
È vicepresidente nazionale di Legambiente dal 2011. Dal 1999 è responsabile nazionale dei settori energia, trasporti e urbanistica. Dopo la Laurea in Architettura all’Università di Roma “La Sapienza” e il Dottorato di ricerca in urbanistica, ha insegnato nelle Università di Roma e Pescara.