Gli ambientalisti brasiliani sono in rivolta: il paese è entrato nell’Opec+, mira a estrarre sempre più petrolio (già oggi è il settimo produttore mondiale) e punta ai pozzi petroliferi nel delicato estuario amazzonico. Inoltre è lacerato tra la responsabilità di organizzare la delicatissima Cop30 a novembre e la tentazione di sfruttare le sue immense riserve fossili
Verde ma non troppo: Lula ha trasformato il Brasile in un petrostato


26 febbraio 2025 • 19:12Aggiornato, 26 febbraio 2025 • 19:12