Prorogata fino al 31 dicembre 2022 la norma, adottata come misura antipandemica, che sospendeva il rientro in carcere per le ore notturne. «Potrà così proseguire il reinserimento nella società», è il commento del Garante per i detenuti, che ricorda la necessità di misure strutturali per diminuire il sovraffollamento carcerario
I detenuti in semilibertà potranno dormire presso il proprio domicilio, senza dover tornare in carcere. È stata prorogata dalla Camera fino al 31 dicembre, nell’ambito del decreto Milleproproghe, la norma già disposta durante la pandemia.
- Il detenuto «potrà così proseguire il loro reinserimento nella società» è stato il commento su Twitter del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Mauro Palma.
- «Valutando positivamente l'emendamento al decreto Milleproroghe e ringraziando il Parlamento», continua il tweet, il Garante nazionale ha ricordato «la necessità di misure strutturali per diminuire il sovraffollamento carcerario». Questo, precisa, «soprattutto per le persone che scontano pene brevi e per le persone che positivamente hanno vissuto negli ultimi due anni la situazione di semilibertà in licenza»
- Il Garante ha invitato anche a «una dovuta attenzione a chi, qualunque sia la sua minore o residuale posizione, è costretto al carcere perché privo di dimora stabile o comunque adeguata».
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