Ben trovati e Gutes neues! Sarà un anno parecchio rilevante per la Germania, in primis per le elezioni, poi per i difficili negoziati che seguiranno per formare un governo. Nella prima settimana dell’anno, a scaldare gli animi è stato però il testa-coda della ÖVP in Austria, che, dopo aver giurato che non sarebbe mai scesa a patti con l’estrema destra di FPÖ ha deciso di rimpiazzare il cancelliere Karl Nehammer ed aprire alle trattative con Herbert Kickl. 

Paura del contagio

In Germania, la vicenda austriaca non è passata inosservata. Tra sette settimane si vota anche a Berlino, e la Brandmauer, il muro di fuoco verso la destra, deve reggere. Vero è che i cristianodemocratici sono stati nella loro storia recente più coerenti nel rapporto con l’estrema destra dei popolari austriaci, che l’hanno già portata al governo anni fa, ma nonostante il grande vantaggio della Cdu su AfD, il timore è tangibile. Abbiamo approfondito tutto qui. 

Le regole del gioco 

Intanto è cominciata la fase calda della campagna elettorale. Nel corso della settimana sono in programma i congressi di quasi tutti i partiti necessari per chiudere il programma elettorale e incoronare gli Spitzenkandidat e i candidati cancellieri. Nonostante il moltiplicarsi di interviste e duelli tv (da che dovevano essere soltanto due tra Merz e Scholz sono diventati quattro, con altre due serate dedicate a un confronto a quattro anche con Weidel e Habeck), l’esito del voto sembra già scritto. La vittoria della Cdu è telefonata, resta il dubbio sul partner di coalizione che sceglieranno i cristianodemocratici.

Un sondaggio di oggi quota la Spd al 17 per cento, insieme al 32 per cento dell’Union ci si ritrova a un passo dal 50 per cento. I Verdi non sembrano ancora beneficiare particolarmente dall’inizio della campagna elettorale: le rilevazioni li collocano attualmente al 12 per cento. Fortissima AfD, che sfiora il 20 per cento dei consensi. A seconda di quale sarà alla fine la coalizione di maggioranza, rischia di concretizzarsi uno scenario molto difficile: attualmente infatti BSW, FDP e Linke sono sotto la soglia del 5 per cento. La Linke ha schierato tre grandi vecchi (Gregor Gysi, Dietmar Bartsch e Bodo Ramelow, uniti nella cosiddetta Operation Silberlocke, operazione “ricciolo argentato”) per conquistare tre mandati diretti che le sarebbero necessari per rientrare comunque nel Bundestag, ma resta da vedere se alla fine la strategia andrà a dama. 

Quel che è certo è che, anche se i Verdi non dovessero partecipare al governo, la principale forza di opposizione sarebbe AfD. A cui si aprirebbero praterie al primo attrito tra i partner di maggioranza, sul modello austriaco. Certo, la cooperazione tra Cdu e Verdi, più volte nell'aria ma mai concretizzata a livello federale, sembra sempre più improbabile. Il merito principale è di Markus Söder. Dopo aver impallinato la candidatura di Armin Laschet (Cdu) nel 2021, anche quest’anno il governatore della Baviera, una volta persa la candidatura a cancelliere, non riesce a stare lontano dalla scena politica. Prima di Natale si era improvvisato cantante di un pezzo natalizio, una mossa totalmente in linea con il suo ego ipertrofico. Ma Söder è così, alterna momenti pop in cui vuole mostrarsi simpatico a dichiarazioni feroci contro i suoi avversari politici. Che, in questo momento storico sono i Verdi: il successo dell’estrema destra austriaca, sostiene il governatore, è il risultato di una collaborazione innaturale tra popolari ed ecologisti.

Bisogno di botti? 

I festeggiamenti di Capodanno hanno riproposto un annoso dibattito sull’opportunità di vietare i botti. In Germania la tradizione dei fuochi d’artificio – che si possono esplodere soltanto tra il 29 dicembre e il primo gennaio – è molto sentita e ogni Sylvester si torna a discutere se sia il caso di limitarne l’impiego. Soprattutto a Berlino, la situazione peggiora di anno in anno, soprattutto per quanto riguarda le aggressioni alle forze dell’ordine in servizio. Anche nel 2025, il primo dell’anno i berlinesi si sono infatti svegliati in un panorama di devastazione. Nella notte del 31 si sono registrati cinque morti, ma pompieri, soccorritori e polizia sono dovuti intervenire in decine di occasioni, anche a rischio di essere attaccati, com’è successo per esempio a Colonia: ci sono stati anche parecchi danni materiali, con razzi volati su balconi e dentro appartamenti e altri botti che hanno danneggiato cassonetti e macchine. Nella capitale quest’anno è piaciuta in particolar modo la Kugelbombe, letteralmente bomba a sfera, con cui sono state danneggiate parecchie facciate, rotto vetri e reso inabitabili 36 appartamenti. 

Il sindacato della polizia – che chiede più protezione per gli agenti, spesso attaccati da chi non deve temere poi conseguenze concrete per il sovraccarico dei tribunali – ha presentato una petizione per vietare i fuochi artificiali privati che ha già raccolto oltre 1,5 milioni di firme. L’istanza è sostenuta da parecchie altre associazioni, oltre che da parte della politica. Il governo per ora non ha intenzione di procedere in quella direzione, anche per la difficoltà di distinguere i vari esplosivi e decidere quali vietare.

La ministra dell’Interno Nancy Faeser è però a favore di un divieto limitato per zone, che permetterebbe alle autorità cittadine di intervenire direttamente sul posto e permettere allo stesso tempo a tutti di festeggiare. A spingere per un intervento è soprattutto il governo regionale di Berlino: la ministra dell’Interno del Land Iris Spranger vorrebbe, al contrario, che l’esecutivo federale lasciasse a disposizione per l’impiego di fuochi artificiali solo alcune zone della città. Per il momento, però, Faeser si è limitata a chiedere punizioni più dure per chi esagera a Capodanno e per chi fornisce materiale illegale per festeggiare. Sembra però improbabile che, a poche settimane dalle elezioni anticipate, il Bundestag possa prendere una decisione a questo proposito. 

Pessima compagnia

Segnaliamo anche l’ottimo quanto inquietante lavoro della redazione di STRG_F, che ha indagato per mesi su un gruppo Telegram di 70mila membri, dedicato interamente a scambiarsi consigli su come abusare al meglio donne, possibilmente sedate con combinazioni di farmaci o altri prodotti chimici. I redattori hanno seguito il gruppo per oltre un anno, registrando ogni consiglio su come anestetizzare le donne e visualizzando tutte le “prove” di chi aveva messo in pratica le raccomandazioni degli altri. Gli utenti, che spesso migrano dal gruppo originario a nuove formazioni per non essere rintracciabili, caricano contenuti di tutti i tipi: dai video che mostrano donne in difficoltà a vere e proprie dirette degli stupri. Che, secondo le indicazioni dei membri del gruppo, riguardano anche sorelle, madri, compagne e mogli. 

Nei documenti compaiono poi gli oggetti che i membri del gruppo hanno voluto utilizzare durante gli atti con le partner incoscienti: molti utenti manifestano soddisfazione per il fatto che la partner rimanga inconsapevole di quanto le accade. STRG_F ha anche documentato un caso in cui un uomo tedesco “offriva” sua moglie perché fosse abusata, esattamente come faceva Dominique Pelicot. In Germania gli abusi sessuali su persone incoscienti sono penalmente perseguibili, e i giornalisti a un certo punto della ricerca hanno segnalato il caso alla polizia, individuando anche singoli utenti con i loro nomi reali. Ma le indagini giudiziarie sono appena iniziate

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