Umana Spa, società controllata dal presunto blind trust del sindaco di Venezia, ha finanziato il Coraggio Italia con 95mila euro. Poi vengono con 50 mila euro lo stesso sindaco e la società Locapal che ha ottenuto ad agosto 2020 un affidamento diretto dal comune di Venezia da circa 120 mila euro.
- Umana Spa, società controllata dal presunto blind trust del sindaco di Venezia, ha finanziato il Coraggio Italia con 95mila euro.
- Poi vengono con 50 mila euro lo stesso sindaco e la società Locapal che ha ottenuto ad agosto 2020 un affidamento diretto dal comune di Venezia da circa 120 mila euro.
- Ora però la commissione per la trasparenza ha bocciato lo statuto del partito che tra le altre cose dà a Brugnaro presidente un enorme potere.
Il primo finanziatore del partito presieduto da Luigi Brugnaro, Coraggio Italia, è la società Umana Spa, cioè l’agenzia interinale fondata da Luigi Brugnaro.
Questo è quanto rivela la sezione trasparenza del sito del partito fondato dal sindaco di Venezia assieme al presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, che aspira dopo i risultati delle elezioni regionali a diventare un punto di riferimento dell’area di centrodestra non sovranista.
I sospetti dell’antiriciclaggio sulla campagna elettorale di Brugnaro
Oggi Umana Spa è parte del gruppo LB Holding, la holding che ha in mano le partecipazioni di tutte le società del sindaco di Venezia e che Brugnaro ha creato per mettersi al riparo dalle accuse di conflitto di interesse. Le quote della LB Holding sono state affidate a un “blind trust”, una dicitura che in Italia dal punto di vista legale non significa nulla visto che non esiste legge che lo regola, ma che nel caso specifico significa che le partecipazioni di Brugnaro sono affidate a uno studio legale newyorchese.
Evidentemente però Umana Spa nonostante il “blind trust” fa scelte molto chiare dal punto di vista politico: ha versato a Coraggio Italia 50 mila euro ad agosto e 45 mila euro a settembre per un totale di 95 mila euro, poco sotto la soglia che la legge del 2019 sul finanziamento ai partiti ritiene ammissibile per le erogazioni liberali di privati, tra l’altro detraibili fino a 30 mila euro. Una scelta molto poco in linea con gli obiettivi del blind trust.
Non è la prima volta, del resto, che le aziende di Brugnaro finanziano le iniziative politiche di Brugnaro. Le società del gruppo Umana avevano già finanziato i due comitati elettorali per le elezioni comunali del 2020, pur non dichiarandole in maniera specifica nei loro bilanci.
Gli altri finanziatori
Il secondo finanziatore di Coraggio Italia è lo stesso Brugnaro, con 50 mila euro versati in quattro tranche, a pari merito con la ditta Locapal Srl che ha finanziato Coraggio Italia con 30mila euro ad agosto e 20 mila a settembre.
Locapal è sponsor della squadra di basket di Brugnaro, la Reyer, e ad agosto del 2020 ha ottenuto un appalto in affidamento diretto dal comune un appalto dal valore di circa 120 mila euro, per il riordino del polo nautico del parco di San Giuliano.
Un altro finanziatore è Lorenzo Speziali, astro nascente del partito in Calabria, avvocato e prima imprenditore con il cementificio di famiglia Cal.me Spa, scelto da Gaetano Quagliariello come presidente della sua fondazione Magna Carta: a settembre ha donato al suo partito 15 mila euro.
Tuttavia Coraggio Italia che oggi può contare su 24 deputati, sette senatori e ha la possibilità di interloquire con il presidente del consiglio Mario Draghi in nome del suo appoggio al governo e, nei prossimi mesi, di influire sulle scelte del Quirinale, si è vista bocciare lo statuto dalla commissione parlamentare per la trasparenza. Secondo l’agenzia Adnkronos il movimento starebbe già correndo ai ripari, per potere utilizzare oltre alle ergoazioni liberali anche il finanziamento del due per mille.
Lo statuto al momento dà al grande finanziatore Brugnaroche ne è presidente moltissimi poteri. Per dare una idea la parola «presidente» è citata 179 volte in appena 34 pagine.
Il presidente incarna i valori del partito, propone la nomina dei suoi tre vicepresidenti, del tesoriere, del segretario, coordina il rapporto con le articolazioni territoriali,convoca assemblea, congresso e direzione nazionale, ma è anche il garante delle minoranze, decide sui limiti di spesa del partito, sull’utilizzo del simbolo, sulle candidature nelle liste elettorali, anche l’adesione di nuovi movimenti al partito deve passare dalla proposta del presidente, nomina le figure tecnico operative, può agire in maniera straordinaria senza limiti di spesa. Come dargli torto se i soldi sono i suoi.
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